VARIATORE DI VELOCITA’ PER MOTORINI A CORRENTE CONTINUA
Questa realizzazione è stata studiata per variare la velocità dei motorini elettrici a corrente continua ad esempio per variare la velocità delle automobiline o dei trenini elettrici,credo quindi che questo progetto incontri interesse presso il modellismo.
Si può comunque anche modificare in progressione l’accensione di lampadine a basso voltaggio.
Come si vede dallo schema elettrico,questa realizzazione prevede l’impiego di un SCR,conosciuto anche come “diodo controllato” capace di sopportare una corrente di 2 ampere.
Ai capi del diodo verrà applicata una tensione continua prelevata da un raddrizzatore a ponte al quale è stata inviata una tensione di circa 25 volt 2 ampere per essere raddrizzata.
Quando il potenziometro R2 è regolato sul suo massimo valore resistivo la velocità del motorino è massima,mentre quando la sua posizione corrisponde al minimo di resistenza,la velocità viene ridotta quasi a zero.
E’ importante inserire tra il diodo SCR e l’uscita un diodo al silicio,indicato con RS5, (diodo anch’esso in grado di sopportare 2 ampere di corrente) che serve per isolare l’anodo dello SCR dalla capacità del condensatore elettrolitico di uscita C2 in maniera che quando il diodo è eccitato il condensatore non si scarichi attraverso esso.
La resistenza R1,da 15 ohm,60 watt,interposta tra il raddrizzatore ed il diodo controllato risulta indispensabile per evitare il sovraccarico del raddrizzatore a ponte.
Qualora non si riuscisse a trovare in commercio una resistenza di quel valore e quella potenza (la potenza indicata è quella minima quindi vanno bene tutte le resistenze a filo da 15 ohm e wattaggio uguale e superiore ai 60 watt) si può sempre ovviare collegando in parallelo 10 resistenze da 150 ohm 6 watt, oppure in serie 3 resistenze da 5 ohm,20 watt.
Come potete notare i transistor occorrenti alla realizzazione sono due,dei quali TR1 è un transistor al germanio PNP di tipo AC126 e TR2 un transistor al silicio NPN tipo BC107.
Unica raccomandazione è quella di provvedere il diodo SCR di una adeguata basetta di raffreddamento che si rivelerà necessaria se questo componente tenderà a riscaldare.
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