TV TERRESTRE – 5
– Gli Amplificatori a “larga banda” risultavano molto validi quando su tutta la rete nazionale si captavano le sole 3 emittenti RAI,oggi che esistono una infinità di emittenti private,solo con gli amplificatori “monocanale” è possibile realizzare impianti idonei a riceverle tutte bene.
– con la proliferazione delle emittenti televisive attualmente in atto,si è raggiunta una completa saturazione della banda UHF e di conseguenza sono aumentati i problemi.
– se diversi anni fa era possibile realizzare un perfetto impianto televisivo utilizzando un solo amplificatore a larga banda,oggi se si adotta tale tecnica senza controllare rigorosamente il livello captato da ogni singola antenna è molto facile che si verifichino dei fenomeni di modulazione incrociata,perchè difficilmente tutti i segnali giungeranno sull’antenna con la stessa intensità.
– come vedi,l’antenna di sinistra capta i canali n. 25-32-35
– l’antenna di destra capta i canali n. 38-40-42-56
– l’amplificatore a larga banda guadagna 30 dB
– se noi infiliamo tutti questi segnali così diversi dentro all’amplificatore ,poichè tutti saranno amplificati di 30 dB,all’uscita dell’amplificatore ci ritroveremo con dei segnali esageratamente diversi, infatti i valori finali saranno di 94-102-130-100-95-76-80 dB
– è evidente che la qualità delle immagini sarà altamente disturbata,
– allora per vedere bene, tutti questi segnali andrebbero equalizzati, cioè portati tutti ad uno stesso livello o quasi,
– per fare ciò,tale impianto andrebbe modificato come in Fig. 297
– in questa figura diamo una prima indicazione in modo generico,in seguito vedremo più dettagliatamente
– i segnali che giungono in antenna vanno così modificati:
CH = 25 64 dBµV si può considerare nella norma
CH = 32 72 ” pure nella norma
CH = 35 100 ” è troppo alto,quindi va attenuato
CH = 42 46 ” troppo basso,quindi va amplificato
CH = 56 50 ” troppo basso,quindi va amplificato
CH = 38 70 ” nella norma
CH = 40 65 ” nella norma
– quindi come vedi nella Fig.297:
canali 25 – 32 li mandiamo ad un Filtro Passa canale che li lascia passare inalterati, perchè i loro valori sono nella norma
canale 35 lo mandiamo ad un Filtro Passa canale e subito dopo lo mandiamo ad un Attenuatore che ne possa ridurre l’intensità,perchè il suo valore è troppo alto
canali 42 – 56 li mandiamo ad un Filtro Passa canale dal quale passano ad un Preamplificatore che Guadagna 20 dB per aumentarne il valore,perchè il loro valore è troppo basso
canali 38 – 40 li mandiamo ad un Filtro Passa canale che li lascia passare inalterati perchè il loro valore è regolare
– infine i canali 25 – 32 – 35 vengono riuniti tutti insieme mandandoli dentro ad un Miscelatore,il quale poi entrerà nell ‘INGRESSO b.4a (Banda 4) dell’Amplificatore a Larga banda,
– anche i canali 42 – 56 – 38 – 40 vengono riuniti tutti in un Miscelatore il quale andrà poi nell’ INGRESSO b.5a (Banda 5) dell’Amplificatore a Larga banda,
A questo punto riassumiamo i valori dei segnali che entreranno all’interno del Preamplificatore a larga banda il cui Guadagno è di 30 dB,che saranno quindi:
CH 25 = 64 dBµV va bene così
CH 32 = 72 ” va bene così
CH 35 = 100 dBµV lo devo attenuare a 68 dBµV
CH 42 = 46 ” 46 + 20 = 66 dBµV
CH 56 = 50 ” 50 + 20 = 70 dBµV
CH 38 = 70 ” va bene così
CH 40 = 65 ” va bene così
quindi sono: 64 – 72 -68 – 66 – 70 – 70 – 65 dBµV
– quindi i segnali USCENTI dal Larga banda saranno:
64 + 30 = 94 dBµV
72 + 30 = 102 ”
68 + 30 = 98 ”
66 + 30 = 96 ”
70 + 30 = 100 ”
70 + 30 = 100 ”
65 + 30 = 95 ”
– alla fine potremo anche regolare un po’ il segnale in USCITA agendo sulla regolazione dei piccoli potenziometri che sono posti sul pannello anteriore.
– come si vede nella Fig.301,l’ultimo INGRESSO che rimarrà libero,se non si dovranno aggiungere degli altri moduli (vedi modulo di sinistra) dovrà essere chiuso da un carico resistivo da 75 ohm e lo stesso dicasi per la prima uscita di destra (vedi modulo a destra) che non viene utilizzata.
– questo carico resistivo è costituito da uno spinotto al cui interno è inserita una resistenza antiinduttiva da 75 ohm,oppure da due resistenze da 150 ohm poste in parallelo,in modo da ottenere sempre un valore ohmmico di 75 ohm,Fig.302
– se i segnali provengono tutti dalla stessa direzione,potremo usare una sola antenna a “larga banda”
– utilizzando dei Moduli monocanale constaterete che si potrà realizzare velocemente e con minori complicazioni qualsiasi impianto.
– Infatti,una volta collegati tutti i moduli usando gli appositi ponticelli di collegamento, Fig.304-305, sarà sufficiente applicare sull’ ULTIMA USCITA, Fig. 306 un Misuratore di campo,tarare i vari trimmer attenuatori presenti su ogni modulo e cercare di ottenere per ogni canale un segnale che abbia all’incirca gli stessi dBµV.
DISTURBI SULL’IMMAGINE
– accade spesso ad impianto ultimato,che sulle immagini di “una sola emittente” tra le tante che si ricevono in modo perfetto,risultino sovrapposte rigature trasversali o l‘immagine di un’altra emittente.
Questo difetto si presenta quasi sempre quando le prese TV non risultano disaccoppiate induttivamente o quando esiste una emittente molto potente che trasmette su un canale, 9 volte superiore a quello che si sta ricevendo.
– internamente ad ogni televisore è presente uno stadio OSCILLATORE necessario a generare una FREQUENZA LOCALE che servirà a convertire la frequenza captata in una terza frequenza il cui valore risulterà equivalente a quello su cui sono sintonizzate le Madie Frequenze inserite nel ricevitore.
Questo stadio oscillatore può essere considerato come un piccolo trasmettitore, pertanto se il segnale riuscirà ad entrare nella linea di distribuzione,disturberà inevitabilmente qualsiasi televisore collegato sulla stessa linea.
Canali incompatibili
ESEMPIO
– se nella vostra zona si riescono a captare le emittenti che trasmettono sui seguenti canali:
canale 24
canale 28
canale 33 ( incompatibile)
canale 41
canale 49
canale 51
canale 53
canale 60 (incompatibile)
canale 64
canale 67
sommando a questi numeri il numero 9, potrete sapere se esistono dei canali incompatibili:
24 + 9 = 33 incompatibile
28 + 9 = 37
33 + 9 = 42
41 + 9 = 50
49 + 9 = 58
51 + 9 = 60 incompatibile
53 + 9 = 62
60 + 9 = 69
64 + 9 = 73 fuori gamma
67 + 9 = 76 fuori gamma
– quindi nella vostra zona scoprirete che sono presenti due canali incompatibili:
il 24 = disturbato dal canale 33
il 51 = disturbato dal canale 60
– per ricevere senza disturbi i due canali 24 e 51 vi è un’unica soluzione, cioè convertirli in banda VHF
– oppure possiamo anche convertire indifferentemente i canali 33 e 60,
– eseguendo degli impianti TV,potrete trovarvi in zone in cui possono essere presenti anche 5-6 canali incompatibili ,ma questo non significa che occorra convertirli tutti in banda VHF
ESEMPIO
36 (36 + 9 = 45) incompatibile
41 (41 + 9 = 50) incompatibile
42 (42 + 9 = 51)
43 (43 + 9 = 52)
45 (45 + 9 = 54) incompatibile
50 (50 + 9 = 59) incompatibile
54 (54 + 9 = 63)
59 (59 + 9 = 68)
– quindi ci sono 4 canali incompatibili: 36-45, 41-50, 45-54, 50-59
– se di questi convertiamo solo il 45 ed il 50, vedremo che tutti gli altri risultano perfettamente compatibili:
36 + 9 = 45
41 + 9 = 50
42 + 9 = 51
43 + 9 = 52
45 convertito in VHF
50 convertiti in VHF
54 + 9 = 63
59 + 9 = 68
CONSIGLIO
una volta convertiti tutti i canali incompatibili in banda VHF,per evitare contestazioni del cliente vi consigliamo di memorizzare nella TV dell’utente i canali ricevibili ,escludendo tutte le frequenze immagine.
– supponiamo di ricevere questi canali nella zona:
canale 22
canale 25
canale 27
canale 33
canale 35
canale 43
canale 48
canale 51
canale 53
canale 64
se mettiamo la ricerca automatica sul televisore,verrà memorizzato un numero maggiore di emittenti rispetto a quello reale:
canale 22
canale 24 (immagine del canale 33) 24+9 = 33
canale 25
canale 26 (immagine del canale 35) 26+9 = 35
canale 27
canale 33
canale 34 ( immagine del canale 43) 34+9 = 43
canale 35
canale 39 (immagine del canale 48) 39+9 = 48
canale 42 (immagine del canale 51) 42+9 = 51
canale 43
canale 44 (immagine del canale 53) 44+9 = 53
canale 48
canale 51
canale 53
canale 55 ( immagine del canale 64) 55+9 = 64
canale 64
– Come si può notare,i canali 24-26-34-39-42-44-55 sono solo delle frequenze immagine,cioè segnali molto deboli.
– Quindi se l’utente per ricevere il canale 53 si sarà involontariamente sintonizzato sul canale 44 (53-9), lo riceverà male.
– se invece provvederete personalmente a memorizzare nella televisione o nel telecomando i soli canali ricevibili, escluderete tutte le frequenze immagine e così facendo,vi ritroverete memorizzate solo 10 emittenti e non 17 come in precedenza:
Tasto 1 = canale 22
Tasto 2 = canale 25
Tasto 3 = canale 27
Tasto 4 = canale 33
Tasto 5 = canale 35
Tasto 6 = canale 43
Tasto 7 = canale 48
Tasto 8 = canale 51
Tasto 9 = canale 53
Tasto 10 = canale 64
– l‘utente saprà che per ricevere tutte le emittenti ricevibili dovrà premere i tasti da 1 a 10 e non farà caso se premendo i tasti del telecomando da 11 a 99 incontrerà altre identiche emittenti che si vedono in modo imperfetto.
I convertitori di canale
ESEMPIO
– ammettiamo di dover realizzare un impianto in una zona in cui i canali ricevibili risultino io seguenti:
VHF canale G
UHF canale 41
UHF canale 52 incompatibile
UHF camale 55
UHF canale 58
UHF canale 61 incompatibile
– dalla Tabella 14 dei canali incompatibili scopriamo che il canale 52 può essere disturbato dal canale 61:
52 + 9 = 61
perciò uno dei due canali andrà necessariamente convertito in gamma VHF.
AMPLIFICATORI MONOCANALE
Anche se tanti sono i modelli reperibili in commercio,con le tre versioni che chiameremo A-B-C,li rappresenteremo tutti. L’unica differenza che potrete riscontrare sarà la dimensione , la forma o il colore.
MODELLO A
– pertanto quando acquisterete queste resistenze di chiusura,controllate con un tester se risultano internamente isolate per evitare inutili cortocircuiti.
MODELLO B
MODELLO C
Qualche utile consiglio
– per ottenere IMMAGINI OTTIME, è opportuno che tutti i segnali automiscelati presenti sull’USCITA del modulo,non risultino mai inferiori ai 75 dBµV
– è consigliabile tarare i segnali UHF in modo da ottenere in uscita un segnale che risulti almeno 5-6 dBµV maggiore rispetto al segnale VHF, per compensare l’attenuazione del cavo coassiale
ANTENNA ROTATIVA
– molti si chiedono se non sia possibile applicare alla loro antenna UHF un ROTORE, essendo convinti che in tal modo sia possibile non solo direzionarla meglio sull’emittente desiderata,ma anche captare tante altre emittenti ruotandola in ogni direzione.
Purtroppo come adesso spiegherò,un’antenna TV ROTATIVA non serve a nulla,perchè anzichè migliorare la ricezione la “peggiora”
ANTENNE
FILTRI ATTIVI DI CANALE
– faccio presente che di questi moduli di potenza a LARGA BANDA se ne possono reperire due versioni:
1) con un unico ingresso VHF + UHF ed un solo trimmer di regolazione (fig.350),che agisce contemporaneamente per attenuare sia il segnale VHF + UHF
2) con due ingressi separati,uno VHF ed uno UHF con due trimmer di regolazione ,uno per la sola UHF e uno per la sola VHF (fig. 351)
– I moduli con ingressi VHF-UHF separati permettendoci di dosare separatamente il livello d’uscita del segnale VHF e quello dell’ UHF,risultano idonei in tutti i casi in cui il segnale VHF giunge con livelli notevolmente superiori rispetto a quello UHF o viceversa
ANTENNE
PROVE PRATICHE TV
– attenzione quando andate a comprare dei componenti perchè alcune Case costruttrici potrebbero anche chiamarli diversamente,per esempio:
Derivatori = Distributori
Divisori = Partitori
UN PO’ DI PRATICA
Mi è piaciuto molto!
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