RELIGIONE – 4°
– La religione è quell’insieme di credenze, vissuti, riti che coinvolgono l’essere umano, o una comunità, nell’esperienza di ciò che viene considerato sacro, in modo speciale con la” divinità”, oppure è quell’insieme di contenuti, riti, rappresentazioni che, nell’insieme, entrano a far parte di un determinato culto religioso.
– Il termine” Religione” è collegato alla nozione si “sacro”
– la religione è per l’uomo la percezione di un “totalmente Altro” che dà luogo ad un comportamento sui generis.
– La religione elabora una spiegazione del destino umano e conduce ad un comportamento che attraverso miti,riti e simboli attualizza l’esperienza del sacro
– Le concezioni religiose si esprimono in simboli, in miti, in forme rituali e rappresentazioni artistiche che formano sistemi generali di orientamento del pensiero e di spiegazione del mondo, di valori ideali e di modelli di riferimento
– « Religio è tutto ciò che riguarda la cura e la venerazione rivolti ad un essere superiore la cui natura definiamo divina »
– la religione “rivelata” va intesa come un elemento che sottomette l’uomo per mezzo della paura e da cui il filosofo deve liberarsi: la vita umana giace sulla terra turpemente schiacciata dall’opprimente religione,che mostra il capo dalle regioni celesti,con orribile faccia incombendo dall’alto sui mortali.
– con la forza della Ragione,dobbiamo sciogliere l’animo dai nodi stretti della religione “rivelata”
– la religione è stata da sempre considerata come l’unica via di salvezza per l’uomo
– la “religione” venne collocata tra le “virtù morali” inserite nella “giustizia” in quanto essa rende a Dio l’onore e l’attenzione che gli sono “dovuti” esprimendosi con atti esteriori, come la liturgia o il voto, ed atti interiori, come la preghiera o la devozione
– Le Guerre di religione del XVI secolo provocarono l’abbandono dell’idea che il termine “religione” potesse essere sovrapponibile a quello di civiltà e ad incominciare dal XVII secolo, alcuni intellettuali avviarono una critica serrata al valore stesso della religione
– Vive forze si risvegliano e insorgono contro l’adattamento compiuto dopo le guerre di religione. Da allora la religione “rivelata” è vista come riguardante un’autorità oppressiva, la fede come una credenza poco ragionevole, anzi quasi irragionevole. Le intelligenze cominciano a preferire la civiltà alla religione.
– A partire dal XVII secolo, la Modernità attribuisce valore supremo alla razionalità affrontando con questo strumento conoscitivo anche l’alveo della religione che così viene sottoposto al suo esame.
Autori come John Locke (1632-1704) o Jean-Jacques Rousseau (1712-1778) utilizzarono la “ragione” per spogliare la religione dei suoi contenuti non giustificabili razionalmente.
Altri autori, come l’irlandese John Toland (1670-1722) o il francese Voltaire (1694-1778) furono propugnatori del deismo, una lettura decisamente razionalista della religione.
– Con David Hume (1711-1776) vi fu un rifiuto dei contenuti razionali della religione, nell’insieme considerata un fenomeno del tutto irrazionale, nato dai timori propri dell’uomo nei confronti dell’universo. Partendo dal giudizio di “irrazionalismo” della religione, in Occidente, con ad esempio Julien Offray de La Mettrie (1709-1751) o Claude-Adrien Helvétius (1715-1771), si affacciarono le prime critiche radicali alla religione che portarono all’affermazione dell’ateismo.
– In questo ambito Paul Henri Thiry d’Holbach (1723-1789) giunse a sostenere che:
« L’idea di un Dio terribile, raffigurato come un despota, ha dovuto rendere inevitabilmente malvagi i suoi sudditi. La paura non crea che schiavi […] che credono che tutto divenga lecito quando si tratta o di guadagnarsi la benevolenza del loro Signore, o di sottrarsi ai suoi temuti castighi. La nozione di un Dio-tiranno non può produrre che schiavi meschini, infelici, rissosi, intolleranti. »
– Il filosofo tedesco Ludwig Feuerbach (1804-1872) sosteneva che: la religione consiste di idee e valori prodotti dagli esseri umani, erroneamente proiettati su forze e personificazioni divine. Dio sarebbe quindi la costruzione di un Super uomo (uomo potenziato con attribuiti ideali dati dall’uomo stesso). È una forma di Alienazione (che non ha lo stesso significato attribuito da Marx), in quanto la religione estranea l’uomo da sé stesso facendogli credere di non essere in prima persona: l’uomo è sottomesso da sé stesso. La religione si trova ad essere dunque un rifugio dell’uomo di fronte alla durezza della realtà quotidiana.
– Karl Marx (1818-1883) affermò che: la Religione è «il gemito della creatura oppressa, l’animo di un mondo senza cuore, così come è lo spirito d’una condizione di vita priva di spiritualità. Essa è l’oppio dei popoli»
– Il Puritanesimo e il protestantesimo, ad esempio, furono all’origine del modo di pensare capitalistico .
– ANIMISMO
“Animismo” (dall’inglese animism, a sua volta dal latino anĭma) è il termine introdotto nello studio delle religioni primitive dall’antropologo inglese Edward Burnett Tylor (1832-1917),lo utilizzò per indicare quella prima forma di credenza spirituale (“anima” o “forza vitale“) che viene riscontrata in oggetti o luoghi.
– DEISMO
Il termine “Deismo” (dal francese déisme, a sua volta dal latino deus) fu coniato dal teologo calvinista svizzero di lingua francese Pierre Viret (1511-1571) che nella sua Instruction chrétienne del 1564 lo utilizzò per indicare un gruppo che si opponeva agli “ateisti”. Ma Viret descrisse questo “gruppo” come di coloro che pur credendo in un Dio unico e creatore rigettavano la fede in Gesù Cristo.
Il poeta inglese John Dryden (1631-1700), in Religio Laici del 1682 definì il “Deismo” come la credenza in un Dio creatore rifiutando qualsivoglia dottrina propugnata dalla tradizione e dalla rivelazione.
– ENOTEISMO
“Enoteismo” (dal tedesco henotheismus), fu il termine coniato dal Friedrich Schelling (1775-1854) per indicare un “monoteismo ” rudimentale sorto durante la preistoria della coscienza.
– MONOTEISMO
Il termine Monoteismo caratterizza quelle religioni che propugnano l’esistenza di una singola divinità.
– PANTEISMO
letteralmente significa che “tutto è Dio“, oggi il termine “Panteismo” occorre come termine tecnico-descrittivo per individuare quei credi religiosi, o filosofico-religiosi, che individuano una divinità che abbraccia ogni cosa, ovvero Dio che compenetra ogni aspetto e luogo dell’universo rendendo così sacro ogni aspetto dell’esistente, anche quello naturale.
– POLITEISMO
il termine fu coniato dal filosofo francese Jean Bodin e utilizzato in ambito teologico in opposizione a quello di “monoteismo”.
– Il mondo necessita di menti e di cuori aperti,non di rigidi sistemi,vecchi o nuovi che siano
– molti uomini credono in Dio solo perché non sanno liberarsi dagli insegnamenti appresi nell’infanzia: nell’uomo c’è il desiderio di credere in Dio per bisogno di sicurezza e di protezione.
– Possiamo constatare che, in ogni epoca, l’intensità della fede religiosa è andata di pari passo con inaudita crudeltà e scarso benessere.
– non bisogna soffocare la libera intelligenza con idee che uomini ignoranti ci hanno propinato per secoli
– È palese che alla base della religione c’è la paura poiché – ogni qualvolta accade una disgrazia – si rivolge il pensiero a Dio: guerre, pestilenze, naufragi e cataclismi promuovono la religione.
– La fede in una vita futura non nasce da argomenti razionali, bensì da emozioni. Fra queste, la più importante è la paura della morte, istintiva e biologicamente utile. Se davvero credessimo nella vita futura, il pensiero della morte non ci spaventerebbe affatto.
– La morale non è strettamente legata alla religione come pretendono le persone religiose. Direi, anzi, che certe fondamentali virtù si riscontrano più facilmente fra coloro che rifiutano i dogmi religiosi che fra coloro che le accettano.
– Il mondo non ha bisogno di dogmi; ha bisogno di libera ricerca.
– Con il progresso del sapere e della tecnica, la felicità universale può essere raggiunta; ma il principale ostacolo alla loro utilizzazione per tale scopo è l’insegnamento delle religioni “rivelate”
– La religione impedisce ai nostri figli di ricevere un’educazione razionale
– la religione ci impedisce di rimuovere le cause fondamentali delle guerre
– la religione ci impedisce di insegnare l’etica della collaborazione scientifica in luogo delle vecchie aberranti dottrine di colpa e castigo
– Forse l’umanità è alla soglia di un periodo aureo; ma per poterla oltrepassare sarà prima necessario trucidare il drago di guardia alla porta: questo drago è la religione “rivelata”.
– Se un filosofo è un uomo cieco, in una stanza buia, che cerca un gatto nero che non c’è, un teologo è l’uomo che riesce a trovare quel gatto.
– A prima vista, è sorprendente come la religione abbia avuto tanto successo, ma la sua estrema potenza è semplicemente dovuta alla forza della nostra fondamentale tendenza biologica, ereditata direttamente dai nostri antenati, a sottometterci ad un membro del gruppo onnipotente e dominatore.
– A tante sciagure ha potuto indurre la religione
– la religione “vera” dovrebbe essere UNA,eppure ne esistono un centinaio
– Ci sono persone buone che fanno cose buone e persone cattive che fanno cose cattive, ma se volete trovare gente buona che faccia cose cattive, rivolgetevi alla religione
– Considero le religioni “Rivelate” come un giocattolo per bambini, e ritengo che il solo peccato sia l‘ignoranza.
– Di tutte le religioni, quella cristiana è senza dubbio quella che dovrebbe ispirare più tolleranza, sebbene fino ad ora i cristiani siano stati i più intolleranti tra gli uomini.
– Dove sono coinvolte questioni religiose, gli uomini si rendono colpevoli di ogni sorta di disonestà e di illecito intellettuale
– I libri sacri di qualsiasi religione traggono il proprio valore non già dalla precisione storica, bensì dai sentimenti che possono destare in chi li legge; e l’uomo che, oppresso dal dolore, chiede i soccorsi religiosi, desidera non già una dotta dissertazione storica, della quale non capirebbe nulla, bensì parole di conforto e di speranza.
– La religione è la causa esplicita di milioni di morti avuti nel corso dei secoli
– La religione e il clero sono state e forse resteranno, ancora per lungo tempo, tra i più importanti nemici del progresso e della libertà.
– La religione è il più solido puntello del capitalismo e dello Stato, i due tiranni del popolo. Ed è anche il più temibile alleato dell’ignoranza e del male.
– La religione è la matematica dei poveri di spirito
– vivere religiosamente vuol dire : fare ciò che è giusto,dire la verità,amare il prossimo tuo come te stesso. Questo è tutto.
– La religione è un certo modo di effettuare i rapporti fra l’uomo e le forze sovrumane e misteriose da cui egli si considera dipendente.
– La religione è una spiegazione della vita umana attraverso il legame con quello Spirito misterioso, il cui governo sul mondo e sull’uomo viene riconosciuto dall’uomo e a cui l’uomo si sente legato.
– La religione è uno dei maggiori ostacoli che dobbiamo affrontare nel mondo d’oggi.
– La religione fu inventata dall’uomo, così come dall’uomo furono inventate l’agricoltura e la ruota, e in essa non v’è assolutamente nulla che giustifichi la credenza che i suoi inventori avessero l’ausilio di potenze più alte, terrene o d’altra natura. In alcuni suoi aspetti, essa è estremamente geniale, in altri di commovente bellezza, ma in altri ancora è così assurda da rasentare l’imbecillità.
– La religione impedisce ai nostri figli di ricevere un’educazione razionale; la religione ci impedisce di rimuovere le cause fondamentali delle guerre; la religione ci impedisce di insegnare l’etica della collaborazione scientifica in luogo delle vecchie aberranti dottrine di colpa e castigo.
– Le più importanti religioni della Terra si contraddicono a vicenda riguardo a molti punti. Non possono essere tutte perfette. E se fossero tutte sbagliate? È una possibilità,
– Le religioni desiderano un gregge duttile. È consueto considerare i fedeli come pecore e lodarli per la loro ubbidienza.
– Lo spirito religioso si adatta ad ogni nuova scoperta, dopo averla demonizzata di anatema, rettifica, riscrive, reinterpreta. […] La logica clericale macina ogni contraddizione e annulla la rimozione di ieri, ormai inservibile, con nuove e più sofisticate rimozioni
– Non esitiamo a dire che un bambino è cristiano o che è musulmano, quando in realtà sono troppo piccoli per comprendere argomenti del genere. Eppure non ci sogneremmo mai di dire che un bambino è keynesiano o marxista. Con la religione, invece, si fa un’eccezione
– Ogni religione è repressiva.
– Ogni religione monoteistica finisce col perseguitare gli altri, e ucciderli perché non li accetta. È accaduto in ogni periodo storico, e accade ancora oggi.
– Pensateci, la religione attualmente convince la gente che c’è un uomo invisibile che vive nel cielo e guarda quello che fai in ogni minuto di ogni giorno. E l’uomo invisibile ha una lista speciale di 10 cose che non vuole che tu faccia. Se farai anche solo una di queste cose ha pronto un posto speciale per te, pieno di fuoco e fiamme e fumo e tortura e angosce dove vivrai per sempre e soffrirai e brucerai e griderai fino alla fine dei tempi.
Ma lui ti ama.
– Se c’è un Dio, l’ateismo deve sembrargli una minore ingiuria che la religione.
– Se le religioni fossero molto chiare perderebbero, con l’andar del tempo, i credenti.
– Si dice che al mondo ci sia tanta religione per far si che gli uomini si odino, ma non abbastanza perché gli uomini si amino
– Tutte le chiese, tutte le comunità religiose mancano del contrassegno più importante della […] Verità. Essendo fondate su una fede rivelata ed essendo perciò legate ad una serie di specifici eventi storici, sono prive di validità universale. È sostanzialmente inutile ricercare tra le varie tradizioni religiose quale sia la religione vera: quel che importa è agire bene. Compiere il Bene, la Virtù, per amore del Bene stesso relativizza non tanto la verità bensì l’esistenza delle singole comunità religiose, le quali si presentano ormai più come un ostacolo che come una via al conseguimento dell’unica religione morale, la sola davvero uguale per tutti.
– Tutte le forme di religione organizzata si somigliano dal punto di vista sociale per alcuni aspetti. Ciascuna di esse pretende di essere l’unica custode dell’autentica verità. Ciascuna pretende di pronunciarsi in quanto suprema autorità su tutte le questioni etiche. E ciascuna ha richiesto, preteso, o ordinato allo Stato di sottoscrivere il suo specifico sistema di divieti. Nessuna Chiesa ha mai rinunciato alla rivendicazione di esercitare per diritto divino un controllo assoluto sulla vita morale dei cittadini. Se la Chiesa è troppo debole, ricorre a mezzi indiretti per trasformare il proprio credo e le proprie regole in legge. Se è forte, si serve della tortura
– Tutte le religioni coi loro dèi, i loro semidei e i loro profeti, i loro messia e i loro santi, furono create dalla fantasia credula degli uomini non ancora giunti al pieno sviluppo ed al pieno possesso delle loro facoltà intellettuali.
– Una religione è dannata e confessa la sua estrema impotenza il giorno in cui brucia il primo eretico.
Dire che dopo la morte non c’è nulla è un discorso veramente da minus abiens,per il semplice motivo che nessuno ha mai visto che cosa c’è dopo la morte e lo possa quindi raccontare! E’ un discorso che nessuno può fare,nè uno scienziato,nè un ignorante.
Come pure altrettanto stupido è dire che non c’era nulla prima della nascita,queste persone vogliono dire che noi non esistevamo,ed E’ VERO!!! Ma la domanda è: noi siamo solo MATERIA BRUTA o anche ALTRO??? Nessuno lo può dire con certezza,ma possiamo fare molti ragionamenti che ci aiutano a capire o almeno ad ipotizzare se noi siamo solo materia oppure anche altro! Quindi,forse non esistevamo prima della nascita,ma dopo??? E dopo vuol dire anche dopo la morte.
Chi pensa di dare facili risposte è un essere infimo che certamente non sa usare la RAGIONE mentre al suo posto usa solo la PRESUNZIONE.
Molti dicono che la croce è un simbolo della nostra cultura,ma in realtà è un simbolo che ha una tradizione di morte enorme.
Ma già ce l’aveva al tempo dei Romani perchè indicava un supplizio tremendo,infatti i primi cristiani non usavano la croce come simbolo,ma usavano il pesce,ci sono voluti molti secoli perchè questo simbolo diventasse il simbolo del cristianesimo,ma nel momento in cui Costantino disse che “in hoc signo vinces” cioè “ con questo segno vincerai“,in quel momento è diventato veramente un simbolo di morte e di conquista,infatti è stato usato durante le Crociate,le Guerre sante,dall’Inquisizione,dai conquistatori portoghesi e spagnoli durante la conquista del Sudamerica ecc.,fino ai tempi recenti da Franco a Pinochet.
Quindi è un simbolo che gronda sangue e quindi per quale motivo lo dobbiamo difendere?
Dire che la Religione è figlia dell’ignoranza,è sbagliato,perchè la religione può essere figlia sia dell’ignoranza che della scienza,perchè?
Perchè l’ignorante,e i tempi antichi ce lo dimostrano bene,credeva in tutto,vi erano dèi di tutti i tipi e per tutte le esigenze,l’ignorante credeva in tutto,o quasi e quindi anche in questa o quella religione.
E perchè la religione può anche essere figlia della scienza? Perchè se proviamo a ragionare correttamente ,senza falsità,andando fino in fondo alle cose,cercando di capire veramente che cos’è il mondo,l’universo,noi stessi,probabilmente la maggior parte delle persone scoprirebbe una Religione,ma che non è una religione rivelata,potremmo dire una religione UNIVERSALE che nasce dall’osservazione dell’universo e che ci porta verso un Dio di cui non sappiamo niente e che certamente non è antropomorfo.
Chi dice che lo “spirito” è collegato col corpo,per negare ogni forma di spiritualità trascendente,dice una grande falsità,perchè noi non sappiamo che cosa sia lo “spirito” di cui troppe volte si sente parlare a sproposito e specialmente dai filosofi materialisti che liquidano la questione con una battuta.
Tu non puoi parlare di ciò che non puoi conoscere,non puoi negare lo spirito perchè,se esiste appartiene ad un’altra dimensione e non certo alla materia,altrimenti non sarebbe spirito.
Alcuni filosofi che si ritengono illuminati parlano a sproposito di uno “spirito” collegato alla materia! Ma o sono o ci fanno,perchè per definizione lo spirito è altro dalla materia,e quindi non può esistere nessun colegamento fra i due. Se dici queste cose,o sei in malafede,o sei un minus abiens.
Non si può definire ciò che non conosciamo e che non appartiene alla nostra realtà fisica.
Ma per fortuna possiamo fare molti ragionamenti,perchè apparteniamo all’ “homo sapiens” e quindi possiamo e dobbiamo ragionare ,ma,nella giusta maniera e in buona fede.
San Paolo nella sua lettera ai Corinzi ha detto che il Cristianesimo è una fede paradossale,che si rivolge a quelli che Gesù chiamava i “poveri di spirito” e non si rivolge ai greci che cercano la sapienza.
Nel Vangelo secondo Giovanni,il primo finale al capitolo 20,perchè poi ce n’è un altro che probabilmente è postumo,Giovanni dice che : abbiamo scritto queste cose perchè voi crediate,quindi in realtà il fine era apologetico (che ha per fine la difesa di una fede),quel modo di parlare alla gente di allora,probabilmente era un modo convincente di presentare tali argomenti,probabilmente non lo sarebbe per noi,uomini moderni ,razionali,tecnologici.
Chi dice che la matematica è l’esempio di una VERITA’ con la V maiuscola SBAGLIA (dirò in seguito perchè).
Purtroppo dobbiamo riconoscere che le religioni sono molte e molto spesso in contraddizione fra di loro, al massimo UNA può essere vera!
Lo scienziato non pensa assolutamente di sapere tutto,infatti ogni giorno si trova di fronte a fenomeni che non comprende,quindi i fenomeni da spiegare sono molti,profondi e certamente di difficile spiegazione.
L’atteggiamento del credente è quello che,qualunque cosa succeda,la sua fede non viene toccata.
Lo scienziato dice che: quando mi trovo davanti a dei fatti che non riesco a spiegare,sono disposto a modificare la teoria.
Il problema,come spiegherò in seguito,non si risolve comunque modificando le teorie,perchè se analizziamo attentamente la realtà,arriviamo alla conclusione che ,alla fine del ragionamento,NON ESISTERA’ NEPPURE PIU’ NESSUNA TEORIA.
Solo uno scienziato MATERIALISTA si ostina a credere nelle teorie e a spostare sempre più in avanti l’asticella della VERTITA’,facendo finta di non sapere che a noi piccoli e fragili esseri umani,la “VERITA'” ci è negato conoscere.
Solo uno scienziato materialista e PRESUNTUOSO pensa che la VERITA’ sia raggiungibile con lo sviluppo della scienza,la sua mente è così piccola,che non si rende conto della sua illusione. Non si rende conto che le asticelle della conoscenza non si possono spostare in avanti all’infinito.
Quando sento uno”scienziato” che ragiona in questi termini,mi vengono i brividi e dubito veramente e sinceramente che sia un vero scienziato!
Il pensiero scientifico non può certamente essere presentato come un fatto dogmatico,ma neppure come una strada che possiamo percorrere semplicemente spostando sempre più in avanti delle bandierine,perchè questo,ripeto,non ci porterà MAI alla conoscenza della VERITA’.
I motivi per cui la gente crede,sono scollegati da ciò che effettivamente succede e anche i fatti a cui le persone credono di avere assistito,possono essere benissimo delle cose che inconsciamente ci trasciniamo dietro.
Quando la scienza stava nascendo con Galileo,subito la Chiesa ci ha messo lo zampino,dicendo che era tutto sbagliato.
La matematica è un prodotto dell’uomo che descrive la natura,perchè l’uomo si è evoluto all’interno di una certa natura e quindi ha capito quali sono le sue leggi.
Ma se analizziamo bene che cosa sia la matematica,ci accorgeremmo che essa sconfina inevitabilmente nel METAFISICO,(spiegherò in seguito il perchè).
La matematica si è evoluta da esseri che si sono adattati al modo in cui il mondo è fatto.
Parlare di “evoluzionismo” da un punto di vista puramente materialistico è una vera stupidaggine per il semplice motivo che se l’evoluzionismo è frutto del caso,avremmo l’ipotesi assurda che il CASO ha mantenuto nei secoli l’ORDINE del mondo ed in particolare della BILOGIA e della BOTANICA,ma NON PUO’ il CASO mantenere l’ORDINE PER CASO (perchè il caso muta continuamente),altrimenti non sarebbe CASO ma ORDINE,quindi l’ordine non può essere fine a se stesso,cioè non può avere in se stesso i principi che lo regolano,ma DEVE ESSERE OBBLIGATORIAMENTE prodotto da un DISEGNO INTELLIGENTE.
ATEISMO
L’ateismo è una posizione filosofica che nega l’esistenza di qualunque dio, opposta al teismo e al panteismo in generale, al politeismo e al monoteismo in particolare.
E’ la posizione più stupida ed IRRAZIONALE che una persona possa assumere.
(vedremo in seguito perchè)
AGNOSTICISMO
In generale il termine agnostico indica un atteggiamento concettuale con cui si sospende il giudizio rispetto a un problema, poiché non se ne ha, o non se ne può avere, sufficiente conoscenza. In senso stretto è l’astensione sul problema del divino.
L’agnostico afferma cioè di non sapere la risposta, oppure afferma che non è umanamente conoscibile una risposta e che per questo non può esprimersi in modo certo sul problema esposto. Nello specifico questa posizione è solitamente assunta rispetto al problema della conoscenza di Dio.
A mio parere questa posizione è molto più intelligente di quella dell’Ateismo,anche se,pur riconoscendo che non è possibile avere le prove dell’esistenza di Dio ,NON possiamo rinunciare ad ipotizzarne l’esitenza,almeno attrraverso dei ragionamenti che tendono a dimostrare l’esistenza di Dio sia da un punto di vista filosofico che scientifico.
Se metti insieme una “scienziata” che indaga “come va il cielo” (Margherita Hack) ed un vescovo che insegna “come si va in cielo“, la frittata è servita!
Dobbiamo chiederci se siamo figli di un Progetto,destinati ad una eternità,oppure come diceva amaramente Petrolini,se siamo campioni senza valore che l’ostetrica spedisce al becchino.
Sono due domande che ciascuno di noi, almeno qualche volta nella vita si pone e ognuno, spesso, ondeggia da una posizione all’altra.
Non è ovviamente una cosa di facile risoluzione.
Scienza e Religione possono convivere anche se operano su piani completamente diversi.
SCIENZA
La scienza procede sulla base di esperimenti e osservazioni da cui si cerca di ricavare le leggi generali che governano il nostro universo e quindi amche la vita.
FEDE
Quando si resta stupefatti davanti alla complessità della vita,ci chiediamo perchè il mondo sia così,come è possibile che esistano delle forme così complesse,come ad esempio il nostro cervello,che è molto più complesso di una galassia,quindi la risposta pù ovvia è quella di pensare ad un Essere superiore,cioè a Dio che ha creato il mondo .
Molti pensano che Dio sia un‘invenzione dell’uomo per spiegare tutto ciò che la scienza non sa ancora spiegare e che “forse”,anzi,CERTAMENTE non riuscirà mai a spiegare.
A tutti noi dispiace morire e quindi ci fa piacere pensare che ci sia un’altra vita dopo la morte.
Alcuni “scienziati” hanno fatto spesso delle osservazioni stupide, a mio parere,come ad esempio la Margherita Hack e cioè del tipo:
” pensiamo all’antichità,quando tutti i fenomeni naturali erano ancora misteriosi,come l’alternarsi del giorno e della notte,l’alternarsi delle stagioni,perchè la volta celeste si muovesse da est ad ovest,perchè c’erano le eclissi di sole o quelle di luna,l’apparizione delle comete ecc. Tutti i fenomeni naturali erano misteriosi e venivano spiegati con l’esistenza delle divinità. Poi pian piano,con le osservazioni e gli esperimenti,si è cominciato a capire la spiegazione di tutti questi fenomeni con il progresso della scienza,quindi l’immagine delle divinità è andata cambiando .
Tutto questo per la Hack è frutto del CASO!
Credere in Dio o no,è una questione di Fede,perchè non abbiamo modo di dimostrare scientificamente nè che Dio esiste nè che non esiste. Possiamo essere credenti,agnostici,atei,ciò è questione di fede. Gli argomenti razionali che si possono addurre per dimostrare l’esistenza di Dio,sono riflessioni che ognuno di noi può fare,sia per credere in Dio,sia per non crederci. Tredici miliardi di anni fa l’universo era una zuppa di particelle elementari,altissime temperature e densità e una fonte di energia che non sappiamo cosa sia stata,ha dato luogo all’espansione dello spazio ,ad una diminuzione di temperatura e densità,che ha permesso la formazione dei primi elementi,delle prime stelle,delle prime galassie,nelle stelle la formazione degli elementi necessari per formare i pianeti e su questi pianeti gli esseri viventi. Si può pensare che tutto questo sia nella natura della materia,di passare dalle forme più semplici alle forme più complesse,senza introdurre esseri soprannaturali.”
Per la Hack questa “zuppa” è nata per caso,non si sa come e da dove,poi ha prodotto l’universo così ordinato e perfetto,sempre per caso,fino a produrre la cosa più perfetta e mirabile dell’universo,cioè il cervello umano con la sua razionalità e tutte le sue facoltà intellettive. E brava Hack,personalmente mi auguro che nel mondo ci siano sempre meno degli “scienziati” come te! La Hack ha guardato sempre da fuori le stelle col telescopio,ma non è mai riuscita a vedere realmente ciò che era dentro di loro,ad interrogarsi sinceramente e con modestia sul “come” e “perchè”.….
Questo discorso,a mio parere non è neppure degno di essere preso minimamente in considerazione,anzi,è il frutto malato di una mente disturbata,perché?
1) credere in Dio o no,non può e non deve essere il frutto della Fede ma, al contrario, del Ragionamento filosofico e scientifico
2) La Hack stessa parla di una energia originaria di cui nulla sappiamo e da cui è nato l’universo,anzichè limitarsi a dire con semplicità che nulla sappiamo,dovrebbe al contrario almemo porsi qualche domanda, da dove possa essere arrivata,ma lei non si pone domande serie,parte da un punto sconosciuto,lo prende per buono e senza tanti problemi,come uno stupidino snocciola tutto un ragionamento fantastico!
3) essa dice che tutto quanto è avvenuto nella formazione dell’universo,è nella natura della materia,forse non ha capito (perchè non poteva) che la materia produce delle rezioni chimiche che hanno solo due possibilità per andare avanti:
a) il CASO,che essendo tale cambia continuamente e quindi non può produrre nei secoli un mondo così stabile ed in particolare la VITA
b) Un disegno intelligente,la vita non si crea e dura nei secoli per caso perchè il caso,come dice il nome cambia continuamente e quindi non può produrre forme stabili ed intelligenti di vita,ma solo il CAOS.
La RAZIONALITA’ ci permette di trovare un FINE dell’esistenza ?
Io rispondo di SI’,mille volte SI’
Fra la mente umana e l’Universo non c’è distinzione,la mente umana è il lavoro più raffinato del lavoro dell’universo,ma questo lavoro non è stato prodotto in modo autonomo dall’universo.
Come uomini di ragione,non di fede,sappiamo di essere immersi nel MISTERO,che la ragione non riesce a penetrare e che le varie religioni interpretano in vari modi.
La ragione produce certezze,la fede misteri,ma possiamo anche dire il contrario e cioè che la ragione debitamente esercitata,onestamente esercitata,la ragione che vuole vedere tutto,la tesi e l‘antitesi,questa ragione produce mistero,il sentimento di essere immerso nel mistero,es. Pascal,Kant ecc.
L’enigma della vita nello spazio e nel tempo è al di là dello spazio e del tempo,quindi l’enigma della vita ha una soluzione,è cioè al di là del tempo e dello spazio.
Questo al di là del tempo e dello spazio è semplicemente uno scardinamento della ragione,naturalmente non per cadere nell’irrazionalismo,nella misteriosità,ma semplicemente per prendere consapevolezza che il nostro rapporto col tutto non è formalizzabile,racchiudibile,catturabile dal pensiero umano.
Quindi è la ragione che pone il mistero,nel senso che gli elementi che la ragione fornisce all’elaborazione della costruzione intellettuale,non possono essere sintetizzati in una visione complessiva armonica,in un sistema,non si può dare quella prospettiva razionalista che dice: “ti dimostro che Dio c’è”,come per esempio ritiene il Concilio vaticano I,che ritiene che la ragione debitamente esercitata giunge inevitabilmente all’esistenza di Dio.
Io dico che l’esistenza di Dio non si può dimostrare,ma si possono fare dei ragionamenti che tendono a dimostrarne l’esistenza,non si può dimostrare l’esistenza di Dio per il semplice motivo che non esiste un tratto d’unione ,un collegamento tangibile fra l’Essere e le sue manifestazioni.
Naturalmente non voglio sminuire la ragione,ma voglio semplicemente far capire una cosa: siccome si parla del “senso della nostra esistenza“,la ragione non basta.
Che cosa significa “senso della nostra esistenza?“,normalmente si pensa alle celebri questioni : da dove vengo,chi sono,dove vado; c’è un detto medievale che dice: ” vengo,non so da dove; sono,non so chi; muoio non so quando; vado,non so dove; mi stupisco di essere lieto,ma in questa letizia c’è sempre un po’ di tristezza per non venire a capo di queste cose.
Questo detto rivive nelle tre domande che Kant pone nella Critica della ragion pura,dove dice che: alla fine,ciascuno di noi,se vuole capire il senso della propria esistenza,deve affrontare tre grandi domande:
1) Che cosa posso sapere?
2) Che cosa devo fare?
3) Che cosa mi è lecito sperare?
Queste tre cose insieme fanno quell’impasto che si chiama “vita di un uomo“, “esistenza umana“.
Io penso che la Ragione su nessuna delle tre sia conclusiva,non lo è ovviamente sulla speranza,cosa può dire la ragione sul destino che attende ciascuno di noi? Se ci sarà ancora una forma di vita dopo l’esistenza mortale,che fine faremo,che fine hanno fatto i nostri cari.
Ci sono elaborazioni delle religioni e tutte hanno questa ferma convinzione, che la morte non sia l’ultima parola,qualcosa continua.
Ma qui la ragione non arriva e neanche sull’Etica la ragione riesce ad essere conclusiva,pensiamo all’etica di Kant che volle giungere a fondare un’etica non più eteronoma,cioè bisogna fare il bene perchè lo dice il Papa,oppure l’Imperatore,o chissà chi altro,bensì autonoma,cioè bisogna fare il bene perchè è il bene stesso che si impone,per il senso di rispetto nei confronti del dovere.
Ebbene,Kant non può non fondare questa morale su due cose,che non hanno a che fare con la ragione:
1) il sentimento del rispetto nei confronti del dovere,
2) l’imperativo categorico
Io penso che non c’è etica senza l’emozione vitale di un uomo di trovarsi al cospetto di qualche cosa di più grande ed importante di sè,imperativo categorico,l’etica nasce da questa percezione del “dovere“,questa dimensione imperativa,non viene dalla ragione.
Che cosa posso conoscere? La ragione ovviamente fornisce dati,esattezze,ma quando poi si tratta di pensare queste esattezze e di dare un significato complessivo a loro,per giungere esattamente al significato complessivo della natura dell’universo,solamente all’interno del quale può prendere consistenza la domanda sul senso della mia vita,che mi è dato da qualcosa di molto più grande,dentro cui io sono inserito,ebbene,quando si tratta di capire il significato ultimo della natura,le esattezze che la ragione consegna,vengono interpretate diversamente da chi le produce,cioè dagli stessi scienziati.
In conclusione possiamo dire che la ragione consegna esattezze,ma quando si tratta di giungere a capire il significato complessivo,filosofico,di queste esattezze che vengono consegnate,ecco che la ragione non è in grado di chiudere il cerchio e lo dimostra il fatto che gli scienziati stessi si dividono.
Per finire posso dire che ciò che fa grande un uomo è qualcosa di diverso dalla ragione,noi non siamo solo ragione ma c’è anche la dimensione del sentimento e della volontà,la particolarità di ciascuno di noi,non è data solamente dalle cose che sa,ma è data dall’uso delle cose che sa e quindi entra in gioco la volontà ed è data dalla percezione di fondo della musica della vita,che rappresenta il sentimento.
E’ l’insieme di: intelletto,volontà e sentimento che si chiama coscienza ed un uomo alla fine si pesa in base alla coscienza,un’altra modalità di dire coscienza è di dire cuore.
Se gli scienziati non credessero che l’universo è ordinato,che cosa farebbero? Perderebbero solo del tempo.
Gli scienziati hanno una loro “spiritualità“,ma non è detto che abbiano una religiosità,Einstein diceva che:
– le idee più belle della scienza,nascono da un profondo sentimento religioso,in assenza del quale,resterebbero infruttuose,io credo che questo tipo di religiosità che attualmente si avverte nella ricerca,sia l’unica esperienza religiosa creativa della nostra epoca. Nella nostra epoca,votata in genere al materialismo,i soli uomini profondamente religiosi,sono gli scienziati.
– a proposito delle religioni tradizionali,Einstein diceva che l’uomo sinceramente convinto della portata della legge di causalità,non può arrendersi all’idea di un Essere che interviene nelle vicende umane,perciò la religione fondata sul timore,così come la religione sociale e morale non hanno presso di lui alcun credito. Un Dio che ricompensa e punisca per lui è inconcepibile.
Quindi questa è la posizione tipica dello scienziato,cioè una grande spiritualità cioè una comunione con l’universo,cioè cercando di capire una parte di questo ordine,sapendo che sarà sempre e soltanto una parte,ma anche una presa di distanza molto netta dalle religioni tradizionali.
Per darsi un’Etica l’essere umano non ha bisogno delle religioni tradizionali,infatti tutti quanti abbiamo visto dei religiosi avere dei comportamenti che definire etici sarebbe imbarazzante,come pure tante persone non credenti,che hanno una vita responsabile.
ANIMA
Alcuni pensano quanto segue.
Fino a quando pensiamo all’anima come una sostanza separata,pensiamo all’anima come ad una sostanza che scende dall’alto,in realtà non c’è nulla che scende dall’alto,ma c’è un lavoro dell’essere energia che procede dal basso,c’è un pezzo di materia che ad un certo punto diventa bios,vita e come è possibile questo passaggio dalla materia inanimata a qualcosa che vive,la materia è considerata come madre di tutte le cose e produce quindi anche la vita psichica,quindi è sempre questo pezzo di materia che si evolve fino a produrre la vita logica,fino allo stato di libertà che abbiamo noi esseri umani,rispetto alle determinazioni biologiche ed ambientali,cioè noi siamo un prodotto dei geni e dell’ambiente,ma noi possiamo giungere ad essere liberi rispetto a questo,nel bene e nel male,questo è il dramma della vita umana,cioè noi arriviamo ad essere liberi dalle determinazioni ambientali e biologiche e qui si dà quella particolare disposizione dell’energia che è la mente chiamata “spirito“,quindi anima spirituale,l’emergenza di questo tipo di spirito,cioè anima spirituale, è avvenuta circa 150.000 anni fa,o forse,avviene ogni volta che un uomo nasce alla vita.
Qualcuno ha recitato questo credo:
“credo in un solo dio,la natura,madre onnipotente,generatrice del cielo e della terra,di tutte le cose visibili ed invisibili,credo in un solo signore,l’uomo,plurigenito figlio della natura,nato dalla madre alla fine di tutti i secoli,natura da natura,materia da materia,natura vera da natura vera,generato non creato,della stessa sostanza della madre,credo nello spirito,che è signore e dà coscienza della vita e procede dalla madre e dal figlio e con la madre ed il figlio è adorato e glorificato ed ha parlato per mezzo dei profeti dell’intelletto,aspetto la dissoluzione della morte,ma non un’altra vita in un mondo che non verrà.
Questo è il credo di Odifreddi,che ci fa capire chiaramente quanto la sua testa sia sconclusionata.
Spiegherò in seguito perchè.
APPARIZIONI MISTICHE
Le apparizioni di Medjugorje,sono dello stesso genere di quelle di Lourdes,Fatima ecc., sentire delle voci o altro può essere molto pericoloso perchè può essere interpretato come malattia,per esempio schizofrenia,ma se si tratta di cose religiose,allora vengono prese come un fenomeno di santità. E’ molto curioso!
Quando si pensa di avere un’esperienza con l’aldilà,in realtà si sta interpretando qualcosa che succede nell’aldiqua,ovvero dentro la nostra testa.
Chi crede deve spiegare perchè crede,non basta dire che è un atto di fede,ma anche chi non crede deve spiegare perchè non crede,non basta dire che è una condizione naturale come camminare o farsi crescre la barba.
Inoltre il caso del cristianesimo,non è l’unico,ma queste” visioni” possono accadere con qualunque religione
DIO
Se uno scienziato non credesse che il mondo è retto da una “RAGIONE”,il suo lavoro sarebbe inutile e quindi ricerca testimonianze di questa Ragione in quelle che poi si chiamano LEGGI DELLA NATURA,della fisica,della biologia ecc. ,quindi uno scienziato non studia e non può studiare il CASO come sostiene l‘evoluzionismo e quella mente oscena della Hack; il caso non produce ORDINE nè FINALISMO,ma solo anarchia,quindi l’universo non potrebbe esistere come lo vediamo,ma sarebbe una massa informe di materia senza senso,figuriamoci se si potesse arrivare all’intelligenza umana!!
Il problema che molti non vogliono affrontare,riguarda ciò che rappresente questa “RAGIONE” ! La Ragione non può essere lì per caso,ma solo se sorretta da un disegno intelligente,possiamo chiamarla RAGIONE oppure più semplicemente DIO.
Gli scienziati atei insistono su un concetto paradossale se non addirittura ridicolo,come Odifreddi,sono credenti in quanto credono in DIO come RAGIONE,anche se non ovviamente in Gesuù Cristo,ma come fai a dichiararti ateo se comunque credi in un DIO come Ragione? Queste persone sono in completa contraddizione,chiamalo come vuoi,ma sempre di un DIO si tratta,la RAGIONE delle cose,finalistica, non può essere il frutto del caso,ma solo ed unicamente del DIO dell’universo.
BIBBIA
Leggendo la Bibbia non si può pensare che sia un libro divinamente ispirato,quando è pieno di assurdità,di falsità,di cose contro la scienza,contro l’etica e anche contro la ragione. Lo stesso S.Paolo ha detto fin dagli inizi che il cristianesimo è una fede paradossale,si rivolge a quelli che Gesù chiamava i poveri di spirito,non si rivolge ai greci che cercano la sapienza.
Nel Vangelo secondo Giovanni,egli dice che abbiamo scritto queste cose perchè voi crediate,quindi in realtà il fine era apologetico e forse per la gente di quell’epoca ciò poteva essere un modo convincente di farlo,non credo che sia convincente per gli uomini tecnologici di oggi.
Non ci sono testimonianze storiche dell’esistenza di Gesù Cristo contemporanee,le prime che si hanno,ad esempio Flavio Giuseppe,Svetonio,Tacito ecc., sono delle citazioni estremamente lontane e vaghe,sono 4 quelle che in genere si riportano,solo qualche decennio dopo i supposti avvenimenti,le uniche cose che dovremmo prendere come testimonianze storiche sono i Vangeli,ma i Vangeli non sono libri di storia,ma sono libri apologetici,se prendiamo i Vangeli come libri di storia,allora bisognerebbe spiegare per quale motivo quelli sono libri di storia che ci dicono la verità sui personaggi di cui si parla e non per esempio i libri di altre religioni o addirittura anche romanzi come l’Iliade.
L’Iliade parla di dei,ora se dicessi che credo in Giove,la gente si metterebbe a ridere,però l’Iliade è piena di fatti storici,tanto è vero che sono state ritrovate anche le rovine di Troia,questo però non vuol dire che devo credere agli dei ed agli eroi omerici.
L’atteggiamento del credente è che qualunque cosa succeda,la sua fede non viene toccata,mentre lo scienziato è sempre pronto a modificare la sua teoria se non riesce a spiegare la realtà.
Che cosa c’è dopo la morte?
La risposta stupida di Odifreddi è che non c’è niente, come non c’era nulla prima della nascita e c’è da fidarsi perchè lui lo sa!
Secondo Odifreddi la MATEMATICA è l’esempio di una VERITA’ con la V maiuscola,io dico che non c’è nulla di più falso! Spiegherò in seguito il perchè. Ad esempio dice che 2+2 fa quattro e quindi non possiamo metterci a fare una discussione su ciò. NON è così e spiegherò perchè.
Padre Pio
Alcuni dicono che una prova della veridicità del fenomeno di Padre Pio,è il fatto che anche oggi tante persone vanno ancora in pellegrinaggio a San Giovanni Rotondo,ma nello stesso modo possiamo osservare ad esempio che in India c’è il tempio più frequentato dell’intero mondo,mentre a S.Giovanni Rotondo ci vanno circa 6 milioni di persone all’anno,in quel tempio ci vanno ben 15 milioni di fedeli all’anno.
Dunque da ciò dovrei dedurre che il santo locale venerato lì è più veridico di Padre Pio? Sono entrambe espressione di una religiosità popolare e quindi i motivi per cui la gente crede sono scollegati da ciò che effettivamente succede ed anche i fatti a cui le persone credono di aver assistito,possono essere benissimo cose che inconsciamente ci trasciniamo dietro.