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Data 23 ottobre 2016

RAM

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                      RAM

 

 

 

La RAM, acronimo dell’inglese Random Access Memory ovvero memoria ad accesso casuale, è un tipo di memoria volatile caratterizzata dal permettere l’accesso diretto a qualunque indirizzo di memoria con lo stesso tempo di accesso.

La memoria ad accesso casuale si affianca ad altre tipologie di memoria come la memoria ad accesso sequenziale e alla memoria ad accesso diretto. Per le sue caratteristiche viene utilizzata come memoria primaria nei più comuni computer.

Il tipo di memoria ad accesso casuale più comune attualmente è a stato solido, a lettura-scrittura e volatile, ma rientrano nel tipo di memoria ad accesso casuale la maggior parte dei tipi di ROM (memoria a sola lettura), la NOR Flash (un tipo di memoria flash), oltre a vari tipi di memorie informatiche utilizzate ai primordi dell’informatica e oggi non più utilizzate come ad esempio la memoria a nucleo magnetico.

L’acronimo RAM (non il termine “memoria ad accesso casuale”) ha anche una seconda accezione più ristretta, ma attualmente più diffusa, che identifica le schede fisiche che vengono installate negli odierni computer (vedi moduli DIMM, SIMM, SO-DIMM, etc..)

 

La memoria RAM ( Random Access Memory ) è una delle componenti della memoria centrale del computer insieme alla cache e alla ROM. È conosciuta anche come memoria diretta. La RAM è una memoria ad accesso casuale utilizzata nei computer per registrare dati e informazioni in modo temporaneo e volatile.

 

A cosa serve la RAM?

E’ la memoria di lavoro di un computer. Nel computer la RAM è utilizzata per registrare temporaneamente i dati in memoria. Ad esempio, il caricamento di un programma in esecuzione. Si tratta di una memoria volatile. Allo spegnimento del computer le informazioni registrate nella memoria RAM vengono automaticamente cancellate.

 

Cosa significa memoria volatile?

Una memoria volatile si distingue, quindi, da altre tipologie di memorie fisse del personal computer (es. hard disk) in cui i dati registrati permanentemente e possono essere recuperati anche dopo lo spegnimento e la riaccensione dell’elaboratore.

 

Altri tipi di memoria volatile oltre la RAM

Altre forme di memoria volatile oltre alla RAM sono la memoria ad accesso sequenziale e la memoria ad accesso diretto i cui tempi di accesso sono però notevolmente più lunghi rispetto a quelli della memoria ad accesso casuale (RAM). La tecnica della memoria ad accesso casuale può essere utilizzata, oltre alle memorie volatili, anche sulle memorie a lettura-scrittura e alle memorie a stato solido.

 

Come si misura la capacità di memoria della RAM?

La capacità di memoria della RAM si misura in Byte. Ogni byte equivale a un carattere. Ad esempio, la parola “memoria” è composta da 7 caratteri e necessita di 7 byte per essere memorizzata. Attualmente la capacità di memoria RAM dei personal computer sono misurate tramite multipli del byte, come il megabyte MB ( milioni di byte ) e il gigabyte GB ( miliardi di byte ).

 

Come funziona la RAM?

Una memoria RAM è suddivisa in celle di memoria o locazioni di memoria. Ogni singola cella è associata univocamente a un indirizzo di memoria che la identifica nelle operazioni di lettura e di scrittura. Gli indirizzi di memoria sono numerati in ordine crescente, quindi l’ultima cella coincide quasi sempre con la capacità complessiva di memoria del computer.

 

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Nelle celle elementari sono registrati i dati ossia i byte. L’unità di misura di ogni cella di memoria è il KiloByte KB pari a 1024 byte. In genere, nella RAM sono registrati i software in esecuzione nel computer e i dati su cui deve essere effettuata l’elaborazione.

 

Quando il processore legge un dato dalla memoria centrale non modifica il dato nella locazione di memoria. Vicersa, quando un dato viene scritto in una locazione non libera, il dato precedentemente registrato nell’indirizzo di memoria viene sostituito.

 

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La memoria RAM ha una velocità di accesso molto più elevata rispetto al disco fisso ( memoria di massa ). Quindi, la disponibilità dei dati temporanei nella RAM rende molto più veloce l’esecuzione dei programmi rispetto all’utilizzo delle memorie di massa.

Generalmente, la memoria RAM viene utilizzata per l’esecuzione dei calcoli e la memorizzazione dei risultati intermedi. La memoria di massa, più lenta ma permanente, viene utilizzata per la lettura dei dati iniziali e per la scrittura del risultato finale dell’elaborazione.

 

Quali tipi di di RAM esistono?

Esistono diverse tecnologie di memoria RAM. Una tecnologia molto utilizzata è la DRAM ( Dynamic RAM ) in cui la memoria è aggiornata continuamente tramite operazioni di refreshing. Una memoria DRAM è suddivisa in moduli di memoria ( schede di memoria ) dette DIMM da installare sulla scheda madre del computer. Un’altra tecnologia è la SRAM. In passato erano utilizzate le schede SIMM.

 

Dove si trova la memoria RAM sul computer?

La memoria RAM è un componente hardware di un personal computer ed è situata sulla scheda madre del computer. È un dispositivo fisico inserito a scatto sulla scheda madre del computer. In genere la memoria RAM è costituita da moduli intercambiabili SIMM oppure DIMM, in modo da poterla modificare ampliandone le capacità. La scheda di memoria RAM e la scheda madre (motherboard) devono essere tra loro compatibili.

 

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Come sono fatti i moduli o schede RAM?

I moduli della memoria RAM sono realizzati mediante la tecnologia dei semiconduttori. Si presenta come una scheda di memoria rettangolare a 30, 72, 168 o 184 pin. La memoria RAM è caratterizzata da una capacità di memorizzazione (es. 1 GB, 2 GB, 4 GB, ecc.) e dalla tecnologia di memorizzazione utlizzata (DIP, SIPP, SIMM, DIMM, DDR DIMM). Nella seguente immagine  si può vedere un esempio di scheda di memoria RAM:

 

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Sulla scheda madre sono presenti due o più slot dove è possibile inserire i moduli ( o banchi ) delle schede di memoria RAM. Si può inserire un solo modulo o diverse combinazioni di moduli. Ogni modulo ( o banco ) ha una quantità di memoria misurata in Byte ( es. scheda di memoria da 4 GB = 4 miliardi di byte ). La somma dei moduli determina la capacità di memoria RAM complessiva del computer:

 

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Ad esempio, due schede da 4 GB determinano una capacità RAM complessiva di 4+4 = 8 GB. La capacità di memoria di ogni singolo modulo può anche essere differente ( es. 8+4 ) purché la combinazione delle schede sia una di quelle previste sulla configurazione della scheda madre.

 

Cos’è l’espansione della RAM?

La memoria RAM è una caratteristica tecnica espandibile del computer. I moduli possono essere sostituiti con altri di capacità superiore. L’espansione di memoria consiste in un’operazione di sostituzione di un modulo ( banco ) della memoria RAM.

Ad esempio, sostituendo un modulo da 4GB con uno da 8 GB, raddoppia la capacità di memoria RAM del computer. Si parla di espansione o upgrade quando un modulo viene sostituito con un altro di capacità superiore.

Ogni scheda madre è compatibile con un apposita tecnologia, dimensione e formato di schede di memoria ( DIMM, SIMM, ecc. ), le quali devono essere inserite rispettando le combinazioni previste dalla motherboard. Non è possibile installare un tipo di memoria RAM diverso da quello indicato.

 

Esempio1.

Se la scheda madre riconosce schede di memoria di dimensione da 4GB a 16GB, non è possibile installare le schede da 32GB anche se sono dello stesso tipo.

 

Esempio2.

Se la scheda madre permette soltanto la combinazione di due schede 4 GB + 4 GB e 8 GB + 8 GB, non è possibile installare una combinazione 4 GB + 8 GB se non è prevista dalla scheda madre.

 

Come si sostituisce la memoria RAM?

La memoria RAM di un computer può essere sostituita. La sostituzione delle schede deve essere effettuata sempre con il computer spento e scollegato dall’alimentazione elettrica. L’operazione non necessita di alcuna configurazione software, viene riconosciuta automaticamente al momento dell’accensione del computer.

È consigliabile far effettuare la sostituzione a un centro di assistenza o comunque a un tecnico in quanto esistono diverse memorie RAM (DIP, SIPP, SIMM 30 pin, SIMM 72 pin, DIMM, DDR DIMM) e ogni computer è compatibile soltanto con una specifica tipologia di memoria RAM. È necessario acquistare una memoria RAM compatibile con la motherboard ( scheda madre ) del computer.

 

Come rimuovere o inserire una scheda?

Di per sé l’operazione di sostituzione è abbastanza semplice. Le memorie RAM non sono saldate alla scheda madre, sono semplicemente agganciate alla scheda madre tramite dei meccanismi a scatto. A volte le schede di memoria potrebbero anche essere fissate tramite viti:

 

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Come si accede agli slot di memoria?

I computer notebook dispongono di uno sportello di accesso agli slot di memoria che solitamente è situato sotto il piano del computer. Nel caso dei computer fissi è, invece, necessario togliere il case esterno per poter accedere alla scheda madre.

 

Cos’è il dimensionamento della RAM?

La memoria RAM è una delle caratteristiche tecniche da tenere in debita considerazione nella configurazione di un computer. Quando la memoria RAM è troppo limitata, a parità di altre condizioni, il computer diventa molto lento nell’esecuzione dei software. La quantità di memoria RAM sottodimensionata costringe anche il processore più potente a prolungate attese prima di scrivere i dati nelle locazioni di memoria disponibili ( libere da altri dati ).

Se per caso, però, la rimanente quantità di memoria RAM non dovesse bastare ai vari programmi in esecuzione, verrà in automatico utilizzata una parte (chiamata memoria virtuale o, semplicemente, swap) dell’hard disk che, essendo molto più lenta rispetto alla classica memoria RAM, causerà un drastico calo delle prestazioni del computer (se questo fastidioso problema capita troppo spesso, bisogna semplicemente aggiungere ulteriore memoria RAM).

 

Cosa significa DDR?

DDR è l’abbreviazione di Double Data Rate, cioè di doppia velocità dei dati, e, in poche parole, è uno standard che permette di raddoppiare le prestazioni rispetto al vecchio standard che veniva precedentemente utilizzato (chiamato Single Data Rate o, semplicemente, SDR). Oggigiorno, però, in commercio esistono per lo più memorie DDR3/DDR4 che si differenziano dalle precedenti, cioè dalle DDR2 e/o dalle DDR, solamente per quanto riguarda il numero di pin, presenti sotto al modulo di memoria stesso, i quali consentono di attaccare fisicamente la memoria RAM alla scheda madre:

 

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Che differenza c’è tra DDR, DDR2, DDR3 E/O DDR4?

La differenza tra una memoria DDR, DDR2, DDR3 e/o DDR4 consiste, in primo luogo, nell’effettiva velocità di funzionamento e, in secondo luogo, nella tensione con cui il modulo di memoria deve lavorare. Infatti:

 

– una memoria DDR a 200 MHz ha una frequenza di clock di 100 MHz, una frequenza del bus di I/O di 100 MHz, una velocità di trasferimento di 200 MT/s, una banda passante di 1,6 gigabyte al secondo per canale (da cui il termine PC-1600) e una tensione di 2,5 volt;

– una memoria DDR2 a 400 MHz ha una frequenza di clock di 100 MHz, una frequenza del bus di I/O di 200 MHz, una velocità di trasferimento di 400 MT/s, una banda passante di 3,2 GB/s per canale (da cui il termine PC2-3200) e una tensione di 1,8 V;

– una memoria DDR3 a 800 MHz ha una frequenza di clock di 100 MHz, una frequenza del bus di I/O di 400 MHz, una velocità di trasferimento di 800 MT/s, una banda passante di 6,4 GB/s per canale (da cui il termine PC3-6400) e una tensione di 1,5 V;

– una memoria DDR4 a 1600 MHz ha una frequenza di clock di 200 MHz, una frequenza del bus di I/O di 800 MHz, una velocità di trasferimento di 1600 MT/s, una banda passante di 12,8 GB/s per canale (da cui il termine PC4-12800) e una tensione di 1,2 V.

 

Che cosè la Latenza?

La latenza esprime il ritardo tra l’inoltro di una richiesta in lettura alla memoria e l’istante in cui il dato è pronto per l’uscita (quindi, in poche parole, più è bassa questa latenza e meglio è). In genere viene rappresentata mediante il valore di CL (ovvero di CAS latency) ma, oltre a questo, esistono però anche i valori di Row Address to Column Address Delay, Row Precharge Time e Row Active Time (tutti comunemente misurati in nanosecondi). In ogni caso, se ad esempio devi scegliere tra due moduli di memoria uguali in tutto e per tutto tranne che nella latenza, dovrai preferire quello dotato di un CL minore.

 

Che cosa significa  DUAL, TRIPLE o QUAD CHANNEL?

Il dual, triple o quad channel è una tecnologia che viene implementata, rispettivamente, per raddoppiare, triplicare o quadruplicare la velocità di trasferimento dei dati tra la memoria RAM ed il northbridge della scheda madre. Per poter avvalersi di questa tecnologia, previo possesso di una scheda madre compatibile, bisogna però utilizzare rispettivamente due, tre o quattro moduli di memoria RAM uguali in tutto e per tutto.

 

Che cosa significa  ECC?

Sul mercato esistono delle memorie dotate di una tecnologia chiamata Error Correction Code (ovvero ECC) che, sebbene siano più costose e poco più lente rispetto alle classiche memorie RAM, hanno l’indubbio vantaggio di poter utilizzare dei particolari sistemi per rintracciare e correggere eventuali errori contenuti nell’informazione memorizzata (le memorie che invece non utilizzano l’ECC vengono semplicemente dette non-ECC). A che cosa serve questa tecnologia? Serve a eliminare, o quanto meno ridurre, le cosiddette Blue Screen of Death (molto note in ambiente Windows) e solitamente viene impiegata nei sistemi server o nelle meno diffuse workstation (ma può benissimo essere utilizzata anche nei comuni PC desktop).

 

Che cosa significa  BUFFERED?

Le memorie di tipo buffered, chiamate anche memorie registered, sono delle memorie dotate di un particolare registro che viene posizionato tra i moduli DRAM e il cosiddetto controller di memoria. A che cosa serve questo registro? Serve a ridurre il carico elettrico sul controller di memoria in maniera tale da rendere un sistema con più moduli di memoria più stabile di quanto non sarebbe altrimenti (in commercio esistono però per lo più moduli di memoria di tipo unbuffered, che sono privi, cioè, di questo particolare registro).

 

Che cosa significa  XMP?

Per aumentare le prestazioni nel trasferimento dei dati da e verso la memoria RAM, la Intel ha sviluppato una tecnologia chiamata Intel Extreme Memory Profile (ovvero XMP) che consente appunto di ottenere delle prestazioni migliori, rispetto alle specifiche standard della memoria, senza fare alcun overclock ma semplicemente attivando nel BIOS della propria scheda madre, previa compatibilità della stessa, questo particolare profilo prestazionale (sappi comunque che sul mercato è possibile trovare anche delle memorie dotate della tecnologia AMP, che in pratica ha la stessa funzione della tecnologia XMP solamente che quest’altra è stata sviluppata da parte della AMD).

 

Quale memoria  RAM comprare?

Per sapere quale e quanta memoria RAM supporta il tuo computer, puoi scaricarti un ottimo programma gratuito chiamato CPU-Z:

 

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In aggiunta a questo programma, sul sito della Kingston (che, insieme alla Corsair, alla Crucial, alla Geil, e alla G.Skill, sono secondo me i migliori produttori di memorie in commercio), è presente questo pratico strumento che ti aiuta nel trovare la memoria più adatta al tuo computer (sia facendo una semplice ricerca in base al tipo di sistema/dispositivo usato, come desktop, notebook, server, eccetera, sia in base alla tipologia di memoria che vorresti utilizzare). Sul sito della Crucial è presente invece quest’altro strumento che ti consentirà di sapere delle utili informazioni riguardo al tuo sistema (come il tipo di memorie compatibili e la dimensione massima che è possibile installare). Per usare questo strumento basterà semplicemente mettere prima una spunta a fianco la voce Accetto i termini e condizioni e successivamente cliccare su scansione sistema. Una volta eseguito il file chiamato CrucialITScan.exe, verrà quindi avviata una breve scansione del sistema, dopodiché verrà aperta automaticamente una pagina contenente le memorie, e le unità a stato solido, consigliate per il proprio computer.

 

 

 

             MALFUNZIONAMENTO DELLA RAM

 

 

 

I problemi principali correlati all’utilizzo di banchi di memoria RAM danneggiati possono essere:

schermate blu (Blue Screen of Death)

messaggi di errore sempre diversi

blocchi o riavvii inspiegabili del sistema in uso

mancato avvio

impossibilità di caricamento di Windows

errori di STOP,BSOD

crash improvviso di drivers o programmi che hanno sempre funzionato bene

 

E’ possibile avviare dei test (SUI QUALI NON CI SOFFERMEREMO PER I MOTIVI CHE DIDO’ IN SEGUITO) sulla memoria RAM in modo da rilevare eventuali problemi hardware

(banchi danneggiati,errori di indirizzamento,problematiche legate alle cache),si possono scrivere in RAM lunghe sequenze di bit eseguendo moltepliciprove differenti.

La scansione approfondita della memoria può richiedere diverse ore di lavoro,per questo motivo è bene lasciare in esecuzione il test per esempio durante le ore notturne.

Si può anche controllare il processore e la cache L1/L2.

– qualora le impostazioni a livello BIOS dovessero apparire corrette,sarebbe bene provare un singolo banco di RAM alla volta.

– nulla esclude che più banchi siano affetti dallo stesso problema ma,solitamente,il “danno” è limitato ad un solo banco.

– tenete presente che un test per essere accurato può essere molto lungo!!!

– esistono delle utility che permettono di controllare lo stato di salute della ram,es.Mem Test86:

 

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– Tenete “d’occhio” la colonna “Errors”: se passati TUTTI i test si rimane a “0” il banco è “sano

– se il vostro pc è dotato di memorie ECCError Checking and Correcting – controllate anche la colonna ECC Errs

– A questo punto ,se avete ulteriori banchi, spegnete il pc , inserite il 2° banco al posto di quello appena testato e… buon divertimento

 

– Sappiate sin d’ora che frasi tipo “la mia RAM ha sempre funzionato bene” o “La mia RAM non ha mai avuto problemi” o ancora “Ma la mia RAM è nuova è arrivata OGGI (piuttosto che non ieri)” non sono giustificazioni accettabili sul perché la vostra RAM dovrebbe funzionare bene per forza.

 

– Anzi: è proprio uno di quegli elementi che si guastano improvvisamente e senza nessun accenno, sopratutto se subite spesso sbalzi di tensione a casa/ufficio e non siete protetti da un gruppo di continuità UPS oppure se il vostro alimentatore è di qualità scadente (in quest’ultimo caso non è necessario neanche uno sbalzo di tensione.

 

– Se verrà trovato anche un solo errore, la memoria è da cambiare, senza “se…” e senza “ma…”. Questo perchè anche un solo settore può destabilizzare il nostro sistema, inoltre se è un problema elettrico presto ne avremo molti, molti altri ad aggiungersi alle file dei settori guasti (che potrebbero causare anche danni agli Slot per la RAM della nostra scheda madre, se c’è un problema elettrico).

 

Il problema quindi potrebbe essere non strettamente collegato alla RAM.

Possibili cause:

impostazioni (timing e tensioni) aggressive che talvolta inducono le RAM a comportarsi come se fossero in qualche modo difettose.

 

 

IMPORTANTE

Tanti malfunzionamenti “inspiegabili” del vostro PC,in realtà possono essere dovuti alla RAM a causa di un ALIMENTATORE CHE E’ DA BUTTARE E NON DI UN  GUASTO DELLA STESSA!!!

 

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Montaggio di una RAM

 

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               Alimentatore

 

 

 

IMPORTANTE

 

La parte più pregiata, ovvero quella su cui proprio non si può, non si deve risparmiare, è l’alimentatore. Ci sono tante parti importanti, ma l’alimentatore proprio è la parte più importante per garantire la prestazione e la longevità del nostro sistema, proprio perché tutto è elettronico. E non contano solo i Watt: conta anche la qualità della corrente che eroghiamo. E spesso è un componente sottovalutato da chi si costruisce il primo computer, che preferisce investire i soldi in GPU, CPU, Cabinet all’ultimo grido o dischi supermega rapidi.

– Un alimentatore elettrico è un convertitore AC-DC, ovvero un apparato elettrico, semplice o composto, che serve a raddrizzare in uscita la tensione elettrica in ingresso (da alternata AC a continua DC) in modo da fornire energia elettrica adattandola all’uso di altre apparecchiature elettriche , modificando eventualmente anche i livelli di tensione e corrente, e dunque potenza, in uscita attraverso un trasformatore.

 

Le caratteristiche di un alimentatore sono:

– Potenza d’Uscita

– qualità della corrente fornita all’Uscita

– tensione fornita precisa e stabile

– certificazione 80 Plus

serve a garantire la stabilità della tensione in Uscita e la quantità di energia dissipata in calore sotto varie condizioni di carico dell’alimentatore.

spegnimento manuale

– spegnimento automatico

 

Esistono due approcci tecnologici profondamente differenti per la realizzazione di alimentatori:

 

1) Dissipativo o lineare

 

Si tratta di una tecnologia estremamente semplice ed economica, largamente usata ove la potenza richiesta sia limitata ed il costo rappresenti un limite.

E’ composto da:

– un trasformatore: provvede a ridurre (o in rari casi aumentare) la tensione proveniente dalla rete elettrica per avvicinarla al valore richiesto dal carico da servire.

 

– un raddrizzatore: trasforma la corrente alternata fornita dal trasformatore in corrente continua. Può essere a diodo singolo o a ponte di Graetz (dal nome del suo inventore, il fisico tedesco Leo Graetz).

 

– un filtro livellatore: livella la corrente unidirezionale pulsante uscente dal raddrizzatore in una corrente più uniforme e costante. Solitamente rappresentato semplicemente da un condensatore elettrolitico.

 

– un circuito elettronico stabilizzatore detto anche regolatore, che può spaziare da un semplice diodo zener ad un circuito integrato dedicato. Assicura che la tensione generata dall’alimentatore si mantenga costante nel tempo ed entro una stretta tolleranza rispetto al valore richiesto, al variare della tensione della rete elettrica e del carico applicato.

 

– I principali limiti di questi alimentatori risiedono nel basso rendimento energetico, che comporta, nel caso di elevate potenze gestite, un consistente sviluppo di calore, che deve essere smaltito per evitare danni all’apparato.

Un altro limite è nelleccessivo incremento di dimensioni e peso all’aumentare della potenza di un alimentatore analogico, considerando l’elevato peso che ha un grosso trasformatore di tensione.

 

 

2) Switching o “commutazione”

 

Possiedono circuiti più complessi rispetto ad un alimentatore tradizionale, ma hanno diversi vantaggi, tra cui un minore ingombro e peso a parità di potenza, un rendimento maggiore e quindi minore calore prodotto.

 

Inoltre presenta:

 

– sistemi di protezione contro sovraccarichi

– sistemi di protezione contro cortocircuiti

filtri che evitano che il segnale ad alta frequenza si propaghi verso il carico oppure ritorni verso la rete elettrica

Protezione sovracorrente

l’elettronica misura la corrente erogata e quando questa supera il limite fissato impostato,interviene con un brusco calo della tensione.

Protezione sovratemperatura e controllo raffreddamento

 

 

 

        Caratteristiche generali degli alimentatori

 

 

Sicurezza

questa non può non stare al primo posto. Nell’alimentatore circolano a piena potenza tutti i 220 volt del nostro sistema domestico e subire una scossa di questo tipo, è un rischio che suggeriamo di non correre. Un alimentatore scadente o “cinese”, non rischia solo di crearci danni, ma rischia in caso di picchi di tensione, di incendiarsi e/o di far saltare tutti i componenti del nostro curatissimo pc. Al di là della scossa che di per sè è rischiosa, se non vogliamo ricomprare ogni due mesi i nostri componenti dobbiamo scegliere un alimentatore (o PSU da Power Supply Unit, per i non addetti ai lavori) di qualità, perchè i chip e i dischi rigidi (sia HDD classici che SSD) sono particolarmente sensibili agli sbalzi di tensione.

Dalla presa elettrica di casa arriva la corrente alternata; l’alimentatore si occupa in primo luogo di trasformare la corrente alternata in corrente continua, in quanto tutti i componenti del computer utilizzano la seconda tipologia di corrente.

Ogni componente del PC, inoltre, necessita di un’opportuna e specifica tensione che viene fornita dall’alimentatore del computer.

– la scheda madre, ad esempio, riceve tre tipi di tensione (3,3 / 5 /12 Volt), mentre il

processore necessita di soli 12 Volt e il

disco fisso ha bisogno sia dei 12 Volt che dei 5 Volt.

 

Efficienza – Rendimento

“Come sarebbe che spendere 100€ per un alimentatore possa farmi risparmiare? ma non esiste” Quanti di voi addetti ai lavori, hanno sentito queste parole durante un preventivo? Ebbene si, un buon PSU vi farà risparmiare parecchio sulla bolletta:

Ora spieghiamo l’arcano. L’alimentatore è anche un trasformatore, che trasforma la corrente di casa a 220v in una corrente “leggera” a 12vcc che è quella che usano la maggior parte delle circuiterie del pc, dalla cpu alla gpu; durante questa trasformazione, a seconda della componentistica più o meno di qualità, parte di questa corrente è trasformata in calore. Il che significa che un alimentatore da 500W con efficienza all’80%,  erogherà 400W di corrente al massimo. Un  alimentatore “cinese” di bassa qualità, eroga solo 50-60% della corrente, e poi andate dal tecnico per schermate BSOD solo perchè la vostra pagatissima scheda video GTX690 non è ben alimentata nonostante l’alimentatore da 700W, che magari  eroga 350W al massimo delle sue capacità (resa del 50%) scaldando come un fornello (calore perso e corrente sprecata) e magari cuocendo qualcosa. E se non si fosse capito, usa 700W di corrente (quello che andrà nella bolletta sono 700W) per restituirvene solo 350W (quello che andrà nel vostro sistema). Se quindi necessitate di 400W ma la resa è dell’80% , vi basterà un alimentatore da 500W, che spreca pochissimo o ancora, un alimentatore più piccolo da 450W con una resa pari o superiore al 90% . Si può parlare di una differenza in bolleta all’anno che va dai 200€ ai 300€ a seconda del pc che avete in dotazione. E vi sembra poco?

Il rendimento di un alimentatore indica la quantità di energia assorbita dall’alimentatore che arriva direttamente ai componenti del computer. Buoni alimentatori hanno un rendimento minimo dell 80%; modelli più evoluti, sono siglati “80 Plus Bronze“,”80 Plus Silver“,”80 Plus Gold” e hanno un rendimento rispettivamente dell’ 82, 85 e 88 %

 

Rumorosità

di certo a 19€ non trovate un alimentatore come vi serve, e aver acquistato un cabinet sofisticatissimo con ventole da 140mm super-silent, non servirà a nulla se avete un PSU che urla come se aveste una Kawasaki montata sul vostro pc…

Un alimentatore operativo, ha anche il compito di rafreddare l’ambiente interno del case grazie alla rotazione delle ventole.

La rumorostà operativa di un alimentatore è direttamente properzionale con le sue prestazioni.

Alimentatori piu’ potenti, dispongono addirittura di 2 ventole di raffreddamento, necessarie per la maggiore produzione di calore.

Alcuni alimentatori lasciano la possibilità all’utente di regolare il numero di giri e quindi la rumorosità, attenzione però, se l’utente imposta una velocità di rotazione troppo bassa, durante le attività più impegnative il pc potrebbe surriscaldarsi.

 

Potenza

I normali alimentatori, quelli inclusi in PC destinati ad attività da ufficio, hanno una potenza di 250 Watt.

Se si utilizza il computer per giocare e si dispone di una scheda grafica ad alte prestazioni probabilmente serve un alimentatore più potente, da 450 Watt.

Se si vuole esagerare e montare una seconda scheda video in modo da ottenere il massimo delle prestazioni grafiche, è possibile che serva un modello di alimentatore da 500 o 650 Watt.

In mercato, esistono anche alimentatori da 1000 Watt ma raramente essi vengono utilizzati.

Se l’alimentatore del PC è sottodimensionato, il computer rischia di diventare instabile e di bloccarsi. I componenti hardware assorbono più potenza di quella erogata e l’alimentatore non è più in grado di garantire continuità di tensione.

in un trasformatore la Potenza fornita dal SECONDARIO,deve essere uguale alla potenza del PRIMARIO,quindi un trasformatore non fa altro che Trasferire la Potenza dal Primario al Secondario.

 

 Perdite di potenza

nel trasformatore sono dovute alla RESISTENZA del CONDUTTORE che costituisce gli avvolgimenti,questo determina una certa    CADUTA DI TENSIONE sul SECONDARIO a cui si rimedia facendo avvolgere il Secondario con una tensione leggermente più alta.

Questa perdita di potenza,produce calore che può danneggiare il trasformatore. E’ bene quindi, calcolare una DENSITA’ DI    CORRENTE per i conduttori non superiore ai 3A/mm2 di sezione del filo.

 

NON FIDATEVI MAI DEI TRASFORMATORI CINESI CHE SONO FATTI AL RISPARMIO,CIOE’ SONO SOTTODIMENSIONATI!!!

 

Dimensioni di un alimentatore

Le dimensioni di un alimentatore devono essere compatibili con lo standard del telaio del proprio PC. Solitamente lo standard più diffuso, è L’ATX versione 2.0. E’ buona norma verificare comunque le dimensioni dell’alimentatore da acquistare in modo da essere sicuri al 100% che si possa collocare perfettamente nel case.

 

Connessioni e lunghezze dei cavi

La dotazione di cavi differisce da alimentatore ad alimentatore. I modelli attualmente in commercio, devono possedere minimo sei unità di connessione per i dischi rigidi e masterizzatori.

Bisogna inoltre verificare che la lunghezza di tali cavi sia sufficiente per collegare i vari componenti hardware del proprio pc.

Alcuni alimentatori sono di tipo modulare, offrono quindi la possibilità di collegare solo i cavi che servono, in modo da evitare la presenza di cavi superflui e agevolare la circolazione dell’aria.

 

L’interruttore dell’alimentatore

Nella parte posteriore dell’alimentatore è presente un interruttore di accensione spegnimento. Esso serve a staccare definitivamente la corrente al computer anche quando è spento.

Se l’alimentatore non possiede tale pulsante, una soluzione potrebbe essere quella di di collegare il cavo di alimentazione principale dell’alimentatore ad una ciabatta, dotata di interruttore di accensione/spegnimento.

 

Stabilità di tensione

Un altro fattore importante è la stabilita’ di tensione. Se le tensioni sono instabili, il computer puo’ bloccarsi. Per questo motivo,in tutti gli alimentatori vengono costantemente regolate le tensioni di ingresso e di uscita.

Un alimentatore di buona qualità ha un sistema di protezione che ne causa lo spegnimento tempestivo in caso di sovratensione, surriscaldamento o guasto. Questa funzione protegge sia il corpo dell’alimentatore, sia tutti i componenti hardware collegati ad esso.

 

Prova del trasformatore a vuoto

 

occorre inserire il PRIMARIO nella rete per qualche ora,se tutto va bene,il NUCLEO del trasformatore NON deve superare i 30°C. Questo leggero riscaldamento deve essere riscontrato solo sul NUCLEO e MAI sugli avvolgimenti.

 

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  1. a) in FERRO-SILICIO sono i più comuni ed hanno un’INDUZIONE MAGNETICA (B) = 1 weber/m2

 

  1. b) in FERRO-SILICIO A GRANI ORIENTATI presentano un’INDUZIONE MAGNETICA di 1,2 weber/m2 e ci permettono di ridurre le DIMENSIONI del Trasformatore.

 

  1. c) in PERMALLOY ,ha un valore di INDUZIONE MAGNETICA ancora maggiore,fino a 2 weber/m2

 

Sono però molto difficili da trovarsi e costano molto,si usano solo per trasformatori speciali.

 

RICORDATEVI CHE I CINESI USANO SOLO LAMIERINI SCADENTI CON 1 WEBER/M2

 

–  Raddrizzatore

è un elemento importantissimo dell’alimentatore perchè se non produce una tensione continua perfettamente stabilizzata vi darà sempre prima o poi MALFUNZIONAMENTI DEL VOSTRO PC che forse NON riuscirete ad eliminare e penserete che siano dovuti a chi sa che !!!!

 

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Vi ricordo che gli alimentatori cinesi (ma non solo) usano :

– Trasformatori sottodimensionati

– Diodi scadenti

– Elettrolitici assolutamente inaffidabili

che dopo poco tempo vanno IN PERDITA e ciò vi procurerà dei notevoli MALFUNZIONAMENTI DEL VOSTRO PC!!!

 

Protezione contro i transitori

 

Data l’esistenza di INDUTTANZA e CAPACITA’ negli Alimentatori,si possono avere frequentemente notevoli PICCHI di TENSIONE (TRANSITORI) all’atto          della ACCENSIONE e dello SPEGNIMENTO dell’Alimentatore.

Queste tensioni transitorie possono superare le tensioni ammissibili per gli elementi rettificatori e quindi,possono danneggiarli provocando

il CORTOCIRCUITO.

Tali tensioni transitorie non si distribuiscono uniformemente nel caso che vi siano molti elementi rettificatori colegati  IN SERIE: le più alte tensioni transitorie       appaiono sugli elementi più lontani da massa.

Pertanto può avvenire che in una serie di elementi rettificatori,quando si hanno sovratensioni transitorie,un elemento alla volta vada in cortocircuito.

Questi transitori non costituiscono un problema quando i rettificatori utilizzano grandi aree di giunzione rettificatrici,come sono quelli al SELENIO e all’OSSIDO  DI RAME.

Invece l’area rettificatrice nei Diodi al GERMANIO ed al SILICIO,è molto piccola e allora per essi bisogna attuare sistemi di protezione contro i transitori.

 

Dimensionamento per tensioni superiori

 

Questa potrebbe essere una soluzione semplice ma un po’ costosa in quanto bisogna dimensionare i diodi per sopportare una tensione superiore a quella transitoria che normalmente è 4-5 volte superiore alla tensione di lavoro.

 

Resistorin in parallelo sui diodi

La Tensione di PICCO INVERSA deve essere distribuita ugualmente tra i diodi collegati in serie, collegando su essi delle resistenze da 500K.

 

Condensatori in parallelo

Devono essere messi su ciascun diodo condensatori da 10.000 Pf ceramici,che EQUALIZZANO ed assorbono i Transitori uniformemente lungo la serie.

 

Soppressore di Transitori R-C sul Secondario

Proteggono dalla brusca variazione della CORRENTE MAGNETIZZANTE del Trasformatore.

 

Accensione lenta dell’alimentatore

Quando l’Alimentatore viene acceso la prima volta,i CONDENSATORI FILTRO sono SCARICHI e costituiscono quasi un CORTOCIRCUITO sul Trasformatore d’alimentazione e sulla serie dei diodi. La corrente di carica di una serie di condensatori ad alta capacità,può superare la  massima corrente  di  picco ammissibile per i diodi,danneggiandoli.

Ricordiamo che la TENSIONE DI PICCO INVERSA deve essere distribuita in modo uniforme fra i vari Diodi,altrimenti può succedere che uno o più di essi possa andare incontro ad un cortocircuito della GIUNZIONE  che può portare ad un EFFETTO A VALANGA coinvolgendo anche tutti gli altri diodi.

 

Corrente ammissibile nel rettificatore

La corrente ammissibile in un rettificatore a semiconduttore dipende dalla TEMPERATURA DELLA GIUNZIONE . I costruttori indicano la corrente ammissibile per i rettificatori quando essi funzionano con normale circolazione d’aria e ad una determinata temperatura ambiente.

In questo modo si può essere certi che la Temperatura della Giunzione non oltrepassa il valore massimo specificato.

Però se si usa una ventilazione forzata si può aumentare la corrente ammissibile oltre il valore stabilito dal fabbricante.

 

Condensatori filtro

Condensatori elettrolitici

Sono formati da due elettrodi d’alluminio in contatto con una miscela conduttrice che agisce da elettrolita.

Questi condensatori sono polarizzati cioè l’ ANODO deve essere sempre connesso al Polo +.

Il DIELETTRICO dei condensatori elettrolitici non è perfetto e quindi questi condensatori presentano una CORRENTE DI FUGA molto maggiore rispetto a  quelli a carta.

La MASSIMA TENSIONE a cui possono essere sottoposti è intorno a 500-600v.

I condensatori elettrolitici possono essere collegati IN SERIE,il POSITIVO di uno deve essere collegato al NEGATIVO dell’altro.

Non è mai consigliabile collegare in serie condensatori elettrolitici di marche e caratteristiche differenti.

 

 

SE IL TUO ALIMENTATORE HA LE CARATTERISTICHE CHE TI HO METICOLOSAMENTE DESCRITTO,ALLORA PUOI DORMIRE TRANQUILLO,ALTRIMENTI O PRIMA O POI,ASPETTATI QUALCHE MALFUNZIONAMENTO “inspiegabile” SUL TUO AMATISSIMO PC!!!

 

 

CONCLUSIONE n.1

 

Penso che ormai avrete capito quante problematiche ci sono in un ALIMENTATORE,per cui ripeto ancora una volta,NON GUARDATE A QUALCHE EURO IN PIU’,ma acquistate un Alimentatore DI QUALITA’ e ben dimensionato per alimentare correttamente il vostro PC.

Lasciate perdere gli alimentatori cinesi,anche se costano meno perchè vi daranno un mare di problemi ai quali magari neppure penserete,ma invece sono proprio loro a causare tanti MALFUNZIONAMENTI

 

CONCLUSIONE FINALE

 

Se avete malfunzionamenti del vostro PC “probabilmente” imputabili ad un cattivo funzionamento della RAM,non dite al vostro tecnico di fare tutte le prove possibili per valutarne la funzionalità perchè come ho già detto,per essere ben fatte dovrebbero durare a lungo, molte ore,ed alla fine rimarrà sempre il dubbio a causa di incerte valutazioni.

 

Quindi se il vostro tecnico vi dice che ha impiegato 8 ore o più per valutare i test,addio a 100 € o più e forse alla fine vi dirà ugualmente che la RAM non è affidabile,quindi spenderete 100 €+ il prezzo delle nuove RAM.

 

Allora non perdete tempo e soldi,buttate le RAM e mettetele subito NUOVE con una minima spesa.

Se qualche problema rimane,valuteremo di nuovo con calma…

 

Forse fino ad oggi pensavi che l’Alimentatore fosse la cosa più stupida di tutto il tuo PC,spero di averti fatto cambiare idea – MEGLIO TARDI CHE MAI !!!!

 

 

1) Alimentatore modulare certificato 80 PLUS Bronze

 

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Prestazioni, affidabilità e praticità di un cablaggio modulare per sistemi di base ed aggiornamenti

 

Gli alimentatori CX Series sono una scelta eccellente per i sistemi dei computer desktop e i loro aggiornamenti, offrendo alta affidabilità, bassi livelli di rumore e la flessibilità di un cablaggio modulare.

 

Bassa rumorosità

Efficienza certificata 80PLUS Bronze e design intelligente della ventola consentono bassissimi livelli di rumore durante il normale funzionamento.

 

Installazione più rapida e struttura dal look imbattibile

Il sistema di cablaggio modulare ti consente di utilizzare solo i cavi di cui hai bisogno. Ti aiuta a risparmiare spazio e a ridurre l’ingombro per una struttura più ordinata ed un maggior flusso d’aria.

 

Affidabile e compatibile

La CX Series Modulare è testata per i più severi standard fornendo installazione e funzionamento semplici e agevolati.

 

Ottimo look

Le finiture nere opache, i cavi con guaina nera e i connettori di colore nero danno al tuo sistema un look high-tech.

 

Tecnologia e controllo qualità firmati

Ogni alimentatore  è progettato dal team di ingegneri californiani . La stessa cura impiegata per la progettazione e il collaudo dei nostri rinomati alimentatori ad alta potenza è destinata alla CX Serie Modulare, per fornirti affidabilità e sicurezza a prescindere dal budget a tua disposizione.

 

Sistema di cablaggio modulare

Dal momento che i cavi di alimentazione periferici non sono collegati direttamente con l’alimentazione, è possibile collegare solo i cavi di cui hai bisogno per una configurazione esatta di schede PCI-E e dispositivi di storage. Il resto dei cavi possono rimangono nella confezione e non nel case del PC dove potrebbero incrementare l’ingombro ed interferire con il flusso dell’aria.

 

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Ventola di grande diametro, con controllo termico

Una volta installata la PSU, non dovrai più preoccupartene. Impiegare una ventola con controllo termico rende la CX Serie Modulare ancora più silenziosa e l’ampio diametro ne riduce la rumorosità anche in caso di elevato carico del sistema.

 

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Specifiche

 

QUANDO INSTALLATE UN ALIMENTATORE CONTROLLATE SEMPRE PRIMA LE SPECIFICHE

non fidatevi MAI delle chiacchiere che vi vendono!!!!

 TI FACCIO PRESENTE CHE SI POSSONO ANCHE INSTALLARE, PER AVERE IL MASSIMO DELLE PRESTAZIONI E DELLA AFFIDABILITA’ ,DEGLI ALIMENTATORI ESTERNI SUPERTECNOLOGICI !

 

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