PRINCIPIO DI RECIPROCITA’
Rivolto in particolare ai MUSULMANI
Il principio di reciprocità, in diritto a livello internazionale, costituisce una figura di ritorsione e di dissuasione, e come tale venne assunto nella vigente codificazione italiana del 1942.
Oggi esso viene valutato come un principio di giustizia commutativa a livello internazionale, non disgiunto dal principio di premialità, quale stimolo e invito ad altri ordinamenti a modificare la loro legislazione in senso più liberale. La reciprocità, ancora oggi, può ispirare in ordinamenti stranieri, specie in quelli democratici, comportamenti virtuosi, mediante stimolo all’abrogazione di norme discriminatorie nei confronti dello straniero.
La norma è riportata nell’articolo 16 delle disposizioni preliminari al codice civile italiano,denominate anche disposizioni sulla legge in generale.
L’articolo 16 (Trattamento dello straniero) recita letteralmente:
« 1. Lo straniero è ammesso a godere dei diritti civili attribuiti al cittadino a condizione di reciprocità e salve le disposizioni contenute in leggi speciali.
- Questa disposizione vale anche per le persone giuridiche straniere. »
Tale norma condiziona la capacità giuridica dello straniero in Italia: essa infatti sottopone alla condizione della verifica positiva di pari trattamento del cittadino italiano, nello Stato estero di cui lo straniero sia cittadino.
Gli obiettivi della norma sono comunque di carattere pubblico, e si rinvengono chiaramente nella funzione della tutela, da parte dello Stato, dei propri cittadini all’estero.
Pertanto, affinché si possa concretamente verificare la reciprocità, è indispensabile l’esame della concreta applicazione di una normativa o della prassi dello Stato estero, per poter comprendere quale livello di discriminazione, ammesso che discriminazione vi sia, venga praticato dallo Stato estero nei confronti del cittadino italiano.
Poichè gli stati islamici se ne fregano di concedere gli stessi diritti che pretendono in Italia per i loro cittadini,agli italiani in quei paesi,come ad esempio:
– costruire chiese
– andare in minigonna
– andare a ballare
– fare il bagno in bichini
– andare in locali notturni a “peccare” ecc..
allora dico a questi signori islamici:
– state a casa vostra
– non potrete più costruire moschee in Italia,
– non potete andare in burkini
– non potete pregare dove vi pare: strade,sul piazzale della Coop,alla stazione o in qualunque altro luogo pubblico perchè noi non lo vogliamo e quindi
– VI RISPEDIAMO TUTTI A CASA – SENZA SE E SENZA MA
– E NON ROMPETECI I COGLIONI
La reciprocità di fatto implica non solo un confronto teorico tra le diverse legislazioni agli stessi fini di quanto ora detto, ma anche e soprattutto della prassi, mediante l’esame della concreta circostanza che non sussista effettiva discriminazione nei confronti dei cittadini del proprio Stato nell’altro Stato, nell’applicazione delle norme e delle prassi di quest’ultimo.
Ma che fanno Renzi ed Alfano??? Stanno facendo PROSTITUIRE l’ITALIA all’infedele musulmano!!!!
VERGOGNATEVI!
9) Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea – 7 dicembre 2000 – a Nizza e versione adattata il 12 dicembre 2007 a Strasburgo.
10) Trattato di Lisbona
I valori fondamentali dell’Unione Europea sono:
Dignità (art. 1-5)
Libertà (art. 6-19)
Uguaglianza (art. 20-26)
Solidarietà ( art. 27-38)
Cittadinanza (art. 39-46)
Giustizia (art. 47-50)
Caro Renzi ed Alfano fateli vedere anche ai vostri amici musulmani,ma soprattutto ficcategleli in testa !
o FORSE, PREFERITE TRASFORMARE GLI ” INFEDELI ITALIANI” IN ” FEDELI MUSULMANI” ??
Un saluto