Photoshop, tecniche essenziali – 13
Selezionando Finestra > Pennelli sulla barra dell’applicazione, si aprirà il Pannello pennelli (figura 5), che ci permetterà di creare e gestire singoli pennelli o intere librerie.
si visualizzerà il menu a scomparsa delle opzioni del pannello (figura 6), tra cui:
# Nuovo pennello predefinito per creare un nuovo pennello (figura 7);
# Solo testo ed altre opzioni per la visualizzazione delle anteprime dei pennelli nel pannello, ad esempio con icone grandi (figura 8);
# Carica pennelli ed altre opzioni per caricare librerie di pennelli, salvarle o ripristinare quelli della libreria predefinita;
# Pennelli effetti speciali ed altri già inclusi nell’apposita cartella di installazione del programma, che possiamo intercambiare con la libreria predefinita o una personalizzata (figura 9).
Come possiamo vedere, qualsiasi immagine, per quanto complessa, può essere utilizzata come pennello o, per la precisione, per definire la punta di un pennello.
Per regolare il tipo di tratto del pennello, invece, dovremo utilizzare le impostazioni nel Pannello pennelli (figura 10).
Detto questo, ecco come dobbiamo procedere per creare un pennello la cui punta sia rappresentata da uno dei fiori della nostra figura per gli esempi:
1 selezioniamo una parte dell’immagine di massimo 2500 x 2500 pixel (sarà convertita in scala di grigio) e scegliendo il tipo di contorno del pennello (netto o sfumato) tramite Sfuma (figura 11);
2 scegliamo Modifica > Definisci pennello predefinito, assegniamo un nome al pennello e clicchiamo su OK (figura 12);
3 regoliamo il diametro principale e le impostazioni del tratto del pennello nel Pannello pennelli (figura 13a, 13b, 13c, 13d, 13e, 13f, 13g, 13h);
4 infine, con il pennello appena creato, coloriamo sull’immagine usata per gli esempi per controllare il risultato finale (figura 14).
Se ci soddisfa, ricordiamoci di salvare il set di pennelli che contiene quello personalizzato, per non rischiare di perderlo alla chiusura del programma.
Strumenti di pittura secondari
Utilizzando la stessa immagine di prima per gli esempi (figura 1), in questo capitolo analizzeremo i restanti strumenti di pittura.
Altri strumenti di pittura
Gli strumenti di pittura secondari sono:
Pennelli storia
Il Pennello storia ci permette di applicare una copia dell’’istantanea o stato selezionato nel pannello Storia nella finestra dell’’immagine corrente (figura 2). Per selezionare l’istantanea o stato dobbiamo cliccare sul quadratino a sinistra di essi nel pannello Livelli
Il Pennello artistico storia usa i dati di un’istantanea o di uno stato selezionato per dipingere con tratti che simulano pennellate artistiche (figura 3).
(impostazione della grandezza dell’area coperta dai tratti e quantità di essi).
Creazione e gestione delle sfumature – I
In questa parte del capitolo tratteremo in modo più approfondito le sfumature, dette anche gradienti.
Sfumature di tipo omogeneo
nella barra delle opzioni per aprire la finestra di dialogo Editore sfumatura (figura 1).
Da qui, possiamo gestire e modificare le sfumature predefinite o crearne di nuove, ed impostare l’aspetto delle anteprime e sostituire la libreria (o set) corrente
Detto ciò, vediamo passo passo come si procede per creare una nuova sfumatura:
1 per prima cosa, scegliamo una sfumatura predefinita, cambiamo il suo nome (in questo caso, in “esempio sfumatura omogenea”) e clicchiamo sul tasto Nuovo per salvarla nel set predefinito;
2 la nuova sfumatura avrà le stesse caratteristiche di quella scelta nel precedente passaggio, ma potremo modificare le sue interruzioni opacità e colore, ed anche i suoi punti intermedi (cioè i punti in cui i colori si miscelano esattamente al 50%);
3 ad esempio, impostiamo l’interruzione opacità di sinistra al 50%, e quella di destra allo 0% (figura 2);
4 dopodiché, aggiungiamo una quarta interruzione colore e cambiamo i colori a nostro piacimento (figura 3);
5 quindi spostiamo il punto intermedio delle interruzioni di opacità al 60% (figura 12) e clicchiamo nuovamente sul pulsante Nuovo per salvare le modifiche;
6 infine, applichiamo la nuova sfumatura sull’immagine che abbiamo usato per gli esempi di questa lezione (figura 4).
Creazione e gestione delle sfumature – II
Sfumature con disturbo
Oltre a quelle omogenee, è anche possibile applicare sfumature con disturbo selezionando la voce Disturbo per quanto riguarda l’opzione Tipo sfumatura nella finestra di dialogo Editore sfumatura (figura 6). Anche in questo caso possiamo regolare i colori e la trasparenza della sfumatura, anche se in maniera differente (figura 7). Una volta scelte le impostazioni desiderate, salviamo la libreria con la nuova sfumatura cliccando sul tasto Salva. Infine, applichiamo la nuova sfumatura all’immagine per gli esempi (figura 8).
Stili di sfumatura
Le sfumature che abbiamo applicato per gli esempi di quelle personalizzate sono di tipo lineare; vediamo ora quale sarebbe stato il risultato applicando sfumature di tipo diverso:
# sfumatura radiale (figura 9a e 9b);
#sfumatura angolare (figura 10a e 10b);
# sfumatura riflessa (figura 11a e 11b);
# sfumatura a rombi (figura 12a e 12b).
Usare i pattern
Adesso tratteremo i Pattern, cioè le immagini usate per riempire un livello o una selezione.
I pattern si possono utilizzare con gli strumenti Secchiello, Timbro con pattern, Pennello correttivo e Toppa). Oltre a quelli predefiniti, in Photoshop è possibile creare nuovi pattern e salvarli in librerie.
Creare un pattern
Per creare un pattern, procediamo in questo modo:
1 apriamo un documento e selezioniamo con lo strumento Selezione rettangolare l’area che desideriamo usare come pattern, impostando l’opzione Sfuma su 0 pixel ed evitando di selezionare una porzione di immagine troppo grande (figura 1);
2 selezioniamo Modifica > Definisci pattern nella barra dell’applicazione e nominiamo il pattern all’interno della finestra di dialogo Nome pattern (figura 2);
3 infine, selezioniamo lo strumento Secchiello, Pattern e quindi il nuovo pattern nella barra delle opzioni (figura 3), ed applichiamo il pattern su un’immagine (figura 4a e figura 4b).
Metodi di fusione
L’ultimo argomento che tratteremo in questo capitolo sarà il Metodo di fusione, vale a dire il modo in cui i pixel di un’immagine sono influenzati da uno strumento di pittura o modifica.
Possiamo specificare ciò nella barra delle opzioni, tramite un menu a tendina (figura 1); qui sotto potete vedere vari esempi di metodi di fusione utilizzando lo strumento Pennello con il colore rosso (figura 2a, 2b e 2c).
Grafica vettoriale e panoramica degli strumenti
Disegnare con Photoshop significa creare forme e tracciati avvalendoci della grafica vettoriale. Possiamo disegnare pulsanti, barre di navigazione, illustrazioni e qualsiasi cosa ci venga in mente. A questo scopo abbiamo a disposizione strumenti come la Penna, lo strumento Tracciato a mano libera e lo strumento Forma personale.
Grafica vettoriale e Photoshop
La grafica vettoriale si differenzia da quella raster (chiamata anche bitmap) per la capacità di mantenere inalterata la risoluzione: possiamo scalare e modificare le nostre creazioni senza perdere la qualità. Tutto questo è possibile perché la grafica vettoriale utilizza linee e curve (vettori), primitive geometriche definite da equazioni matematiche: una linea partirà da un punto iniziale con determinate coordinate e terminerà in un punto che coordinate differenti. Se la ingrandiamo noteremo l’assenza di artefatti visivi perché la linea risulterà sempre visualizzata al massimo della risoluzione.
La grafica bitmap, al contrario, definisce gli oggetti con dei punti (pixel): una linea sarà composta da un numero definito di pixel; se proviamo ad ingrandirla noteremo i singoli punti che la formano. Qui sotto il dettaglio di un cerchio di 25px di raggio (figura 1) creato con grafica vettoriale e ingrandito del 500% (figura 2); di seguito lo stesso cerchio disegnato in bitmap e ingrandito del 500% (figura 3):
Lo svantaggio maggiore che presenta la grafica vettoriale se confrontata alla bitmap è la non immediatezza di apprendimento; richiede infatti un minimo di studio e applicazione, svantaggio che diventa relativo se la voglia di imparare è maggiore della frustrazione che può sopraggiungere agli inizi.
Panoramica degli strumenti
Come abbiamo visto in precedenza abbiamo tre strumenti base che ci permettono di disegnare con Photoshop:
# Strumento Penna;
# Strumento Penna a mano libera;
# Strumento Forma Personale;
Possiamo selezionarli dalla barra degli strumenti (figura 4) oppure richiamarli con i tasti di scelta rapida. Per la Penna premiamo P; se vogliamo cambiarla con lo strumento Penna a mano libera Shift + P; la Forma Personale richiamiamola con il tasto U.
(A) non sono propriamente strumenti per disegnare ma ci aiuteranno a modificare le forme e i tracciati.
Ogni strumento sulla barra ha dei sottomenu; per renderli visibili clicchiamo e teniamo premuto il tasto del mouse sull’icona dello strumento che ci interessa (figura 5):
Quando disegnamo possiamo decidere tre modi diversi per realizzare forme o tracciati. Queste modalità sono richiamabili dalla barra in alto (figura 6) dopo aver scelto lo strumento Penna o Forma Personale:
La prima opzione è Livelli forma: consente di creare una forma su un nuovo livello. La seconda è Tracciati: grazie ad essa possiamo disegnare il contorno di una forma che potrà successivamente essere trasformato in selezione, riempito con un colore o tracciato. La terza opzione è Riempi pixel: selezionabile unicamente con lo strumento Forma Personale attivo, disegna una forma direttamente sul livello attivo (ricordate che questa forma non sarà vettoriale bensì raster, soggetta perciò a problemi di risoluzione se ingrandita).
Strumento Penna e Tracciati
, richiamabile dal menu degli strumenti tenendo premuto lo strumento di default Penna o la combinazione di tasti Shift + P.
La prima ci consentirà di disegnare forme e tracciati con grande precisione, la seconda la useremo come se stessimo disegnando a mano libera.
Disegnare tracciati
Impariamo a disegnare linee con lo strumento Penna.
(ci consentirà di disegnare solo il contorno della figura). Spostiamoci sul documento e clicchiamo più volte in punti diversi (figura 1). Ogni volta che clicchiamo creiamo un Punto di ancoraggio. Se premiamo il tasto Shift e poi clicchiamo vedremo che la linea tracciata sarà perfettamente dritta (figura 2):
Possiamo aggiungere o eliminare i punti di ancoraggio. Per far questo dovremo selezionare lo strumento Aggiungi punto di ancoraggio oppure Elimina punto di ancoraggio dal menu che appare tenendo premuta l’icona Penna sulla barra degli strumenti (figura 3):
, andiamo sul punto di ancoraggio che vogliamo cancellare e clicchiamo (figura 6):
Se vogliamo cancellare l’ultimo punto di ancoraggio creato premiamo il tasto Canc.
ci servirà nel caso in cui volessimo convertire le linee dritte in curve e viceversa.
Disegniamo 2 segmenti con 3 punti di ancoraggio (figura 7). Selezioniamo lo strumento Converti punto di ancoraggio, clicchiamo e teniamo premuto il secondo punto di ancoraggio, spostiamo il puntatore a destra. Vedremo che il punto di ancoraggio si trasformerà in una curva e avrà 2 maniglie ai lati (figura 8):
Con il tasto Ctrl ancora premuto o con lo strumento Selezione Diretta allunghiamo e accorciamo le maniglie ai lati dei punti di ancoraggio. Vedremo la forma della curva cambiare ampiezza (figura 10):
Se ruotiamo le maniglie modifichiamo il tracciato della curva (figura 11):
Tenendo premuto il tasto Alt e selezionando una delle due maniglie; noteremo che non si muoveranno più assieme ma avremo il controllo solamente su una di esse rompendo così la loro connessione (figura 12):
Una volta capito il funzionamento dei tracciati possiamo colorare le nostre linee. Dopo aver completato il tracciato clicchiamo l’aletta Tracciati che troviamo nella finestra dei Livelli (figura 13):
Vediamo una miniatura del tracciato che abbiamo disegnato. Clicchiamo col tasto destro su Tracciato di lavoro, si aprirà un menu (figura 14). Clicchiamo ora Traccia Tracciato; si aprirà una nuova finestra (figura 15):
Da qui possiamo scegliere lo strumento che traccerà il tracciato. In base ad esso, al tipo di colore in primo piano che abbiamo selezionato e alla grandezza della punta il tracciato verrà colorato. Se desideriamo avere all’inizio e alla fine del tracciato un effetto simile alla pressione manuale spuntiamo l’opzione Simula pressione. Qui sotto l’esempio di un tracciato disegnato con la penna (figura 16) e colorato con un pennello (figura 17):