ORECCHIO
POLITZER CRENOTERAPICO SOLFUREO
Accanto al cateterismo tubarico, la terapia delle ipoacusie rinogene utilizza anche la metodica del “Politzer crenoterapico solfureo“:
– Politzer perché si ispira ai principi fisici e fisiologici della manovra di Politzer: deglutizioni a narici chiuse con conseguente aumento della pressione dell’aria nel rinofaringe
– Crenoterapico solfureo perché viene realizzato utilizzando acqua solfurea.
Tecnica di esecuzione
Viene data al paziente una caramella o gomma da masticare per facilitare la salivazione o, meglio, acqua da bere a piccoli sorsi per rendere più numerosi gli atti di deglutizione. Il medico introduce un’oliva in vetro o in plastica, collegata con un tubo di gomma, che convoglia il gas solfureo dall’apparecchio erogatore nella narice del paziente. In seguito, stringendone le narici l’operatore invita il paziente a compiere un atto di deglutizione, osservando eventualmente in otoscopia la membrana del timpano. Durante questa manovra, per la contrazione dei muscoli peristafilini, il palato molle si tende, si innalza e si accolla alla parete posteriore del faringe; contemporaneamente l’ostio tubarico si dilata, specialmente nella sua porzione inferiore.
La dilatazione è tanto maggiore quanto più intensa è la contrazione dei muscoli peristafilini. Durante la deglutizione il gas solfureo, che continua a pervenire sotto pressione nella cavità nasale e rinofaringea, trova l’ostio tubarico dilatato e penetra attraverso la tuba nell’orecchio medio determinando uno spostamento verso l’esterno della membrana timpanica e della catena ossiculare. Il numero delle deglutizioni da effettuare durante ogni seduta varia in rapporto alle condizioni della membrana timpanica, alla tollerabilità individuale, all’entità della chinesiterapia che si intende praticare sia sulla muscolatura tubarica che sul sistema timpano-ossiculare.
Indicazioni e limiti del politzer crenoterapico
Una prima indicazione all’impiego di questa metodica è rappresentata da pazienti con alterazioni monolaterali o bilaterali delle fosse nasali che rendono impossibile o difficoltosa l’insufflazione con catetere come deviazioni o creste del setto, sinechie post-operatorie, voluminose ipertrofie dei turbinati, atresie coanali incomplete, etc. Una seconda indicazione è rappresentata dai bambini, spesso insofferenti alle manovre del cateterismo. Una terza indicazione è rappresentata dai soggetti con spiccata iperreflessia sia delle mucose sia di natura generale i quali, durante le manovre del cateterismo, possono compiere bruschi movimenti riflessi (istintivi ed improvvisi movimenti di difesa del capo, tosse, starnuti, conati di vomito, etc.) che possono determinare traumatismi da catetere.
I vantaggi del Politzer crenoterapeutico solfureo rispetto alla metodica dell’insufflazione timpanica sono:
– con questa metodica si evita l’introduzione di un catetere non sempre esente da effetti traumatizzanti o causa di reattività abnorme delle mucose
– il Politzer crenoterapico consente di realizzare una ginnastica muscolare (con aumento di tono dei muscoli peristafilini) che, ripetuta giornalmente per tutto il periodo della cura termale, può determinare un valido aumento di tono della muscolatura tubarica.
Le controindicazioni al Politzer sono quelle classiche della terapia inalatoria termale (processi ulcerativi, neoplastici, affezioni acute delle prime vie respiratorie, etc.). Per gli operati di otosclerosi l’impiego della terapia insufflatoria e del Politzer devono essere attentamente valutati individualmente.