MACCHINA VIRTUALE
GENERALITA’
In informatica il termine macchina virtuale (VM) indica un software che, attraverso un processo di virtualizzazione, crea un ambiente virtuale che emula tipicamente il comportamento di una macchina fisica (PC client o server) grazie all’assegnazione di risorse hardware (porzioni di disco rigido, RAM e risorse di processamento) ed in cui alcune applicazioni possono essere eseguite come se interagissero con tale macchina; infatti se dovesse andare fuori uso il sistema operativo che gira sulla macchina virtuale, il sistema di base non ne risentirebbe affatto. Tra i vantaggi vi è il fatto di poter offrire contemporaneamente ed efficientemente a più utenti diversi ambienti operativi separati, ciascuno attivabile su effettiva richiesta, senza sporcare il sistema fisico reale con il partizionamento del disco rigido oppure fornire ambienti clusterizzati su sistemi server.
In origine, il termine Virtual Machine indicava la creazione di una molteplicità di ambienti di esecuzione identici in un unico computer, ciascuno con il proprio sistema operativo. Lo scopo di questa tecnica era quello di dividere tra più utenti l’uso di un singolo computer, dando ad ognuno l’impressione di esserne gli unici utilizzatori, oltre ad avere vantaggi che le macchine reali non hanno (ad esempio il caso di dover riavviare la macchina: con macchine virtuali l’operazione è più veloce e c’è la possibilità di scegliere quali componenti attivare e quali no). Il software che rende possibile questa divisione è chiamato virtual machine monitor o hypervisor. Questo genere di virtualizzazione è particolarmente utilizzata nel campo dei mainframe e dei supercomputer. Esempi di virtualizzazioni di questo genere sono i sistemi operativi VM/CMS e OS/360 di IBM e Xen.
La virtualizzazione può essere vista in diversi modi:
# Paravirtualizzazione: la macchina virtuale non simula un hardware ma offre speciali API che richiedono modifiche nel sistema operativo;
# Virtualizzazione nativa (o totale): la macchina virtuale esercita una completa virtualizzazione dell’hardware, tramite un Hypervisor di tipo 1 o 2;
# Virtualizzazione non nativa: la macchina virtuale emula il software ed il sistema operativo scritti per un altro processore permettendogli di venire eseguiti, è possibile che siano incluse componenti hardware che necessitano di microcodice.
# Virtualizzazione a livello di sistema operativo: la macchina virtuale adotta una virtualizzazione a livello Kernel che permette a un server di virtualizzarne centinaia di altri.
Application virtual machine
Il significato più comune oggi è quello di un programma che emuli un calcolatore (di solito un calcolatore astratto, cioè a cui non corrisponde un calcolatore reale). I programmi applicativi sono scritti in un linguaggio compilato per questo calcolatore immaginario (cioè tradotti nelle sue istruzioni native) e, una volta compilati, eseguiti sulla macchina virtuale software, che può agire o come interprete o come compilatore “al volo” (compilazione just in time). Dal momento che si possono scrivere diverse macchine virtuali per diverse piattaforme, il programma compilato può “girare” su qualsiasi piattaforma su cui “giri” la macchina virtuale. L’Hypervisor, è il componente chiave per un sistema basato sulla virtualizzazione. Il Virtual Machine Monitor deve operare in maniera trasparente senza pesare con la propria attività sul funzionamento e sulle prestazioni dei sistemi operativi.
Un linguaggio moderno che fa uso della macchina virtuale è il Java: i programmi scritti in Java sono infatti compilati (cioè tradotti) nel linguaggio bytecode, che gira sulla Java Virtual Machine.
Progenitori delle macchine virtuali odierne si possono considerare sia la “macchina p“, cioè il calcolatore astratto per cui erano (e sono tuttora) compilati i programmi in Pascal nelle prime fasi della compilazione (producendo il cosiddetto P-Code), sia la “macchina S“, un altro calcolatore astratto (che però ebbe anche una realizzazione “concreta”, cioè hardware) per cui erano compilati i programmi in Simula nelle prime fasi della compilazione (producendo il cosiddetto S-code). L’Hypervisor alloca le risorse dinamicamente quando e dove necessario, riduce in modo drastico il tempo necessario alla messa in opera di nuovi sistemi, isola l’architettura nel suo complesso da problemi a livello di sistema operativo ed applicativo, abilita ad una gestione più semplice di risorse eterogenee e facilita testing e debugging di ambienti controllati.
Emulazione di sistemi operativi
Talvolta il termine Virtual Machine viene utilizzato per indicare l’emulazione di una piattaforma.
È possibile tramite appositi applicativi creare un “ambiente applicativo” tale da apparire come un “finto computer”, su cui si potrà installare un sistema operativo diverso da quello che equipaggia il vero elaboratore.
Gli usi possibili sono:
# la simulazione di piattaforme hardware ancora in fase di progettazione (è questo uno degli usi originari)
# l’emulazione di un sistema operativo diverso da quello realmente installato sul proprio hardware al solo scopo di utilizzare applicazioni sviluppate solo per quello emulato e non per il proprio
# operazioni di “consolidamento“. Passare cioè da avere x server fisici per x servizi, all’avere un unico server fisico con x istanze del sistema operativo, ognuna delle quali istanze può eseguire uno o più servizi.
Parallel virtual machine
Se nella sua accezione originaria il concetto di virtual machine indicava la suddivisione di un singolo computer tra più utenti, la potenza sempre crescente dei computer ha fatto sorgere l’esigenza inversa: far percepire come unica entità un sistema composto da molti computer distinti. In questo caso si parla di Parallel Virtual Machine. L’uso più classico di questa tecnologia è quello della creazione di cluster di centinaia, se non migliaia, di elaboratori per sostenere carichi di lavoro massicciamente parallelizzabili.
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CREAZIONE DI UNA MACCHINA VIRTUALE CON SUCCESSIVA INSTALLAZIONE DI WINDOWS 10
– abbiamo già scaricato Windows.10 in formato ISO da:
GOOGLE > THE PIRATE BAY > TORRENT
come ho già spiegato in altre occasioni (vedere)
– quindi abbiamo ottenuto il seguente File ISO:
– STACCARE CAVO INTERNET
– quindi inizio la creazione della MACCHINA VIRTUALE cliccando sulla relativa icona: VMware,quindi
– Apri
cioè apro l’icona VMware che è l’icona del software che ci permette di creare la macchina virtuale,
– cliccare sul quadrato: Create a New Virtual Machine, che consente di aprire il programma che ci fa fare la macchina virtuale,
– spuntare: Custom
– Next
– New Virtual Machine Wizard
sono gli step di installazione del programma
– Chose the Virtual Machine Hardwer Compatibility
vuol dire: scegli la compatibilità dell’ Hardware della macchina virtuale,
– Hardware compatibility: Workstation 12.0
compatibilità hardware da scegliere dalla tendina
– Workstation 12.0
è la versione del software,di default, compatibile,con:
Fusion 8 (che è per MEC)
Workstation 12.0, è la versione che si può installare su Windows,
– Limitations:
64 GB memory, posso inserire fino a 64 GB di RAM su Workstation 12.0
16 processors, posso usare 16 processori,
10 network adapters, posso usare 10 reti,
8 TB disk size, posso usare fino a 8 TB di H.DISC interno
– NEXT
– Guest Operating System Installation
ci chiede come vogliamo installare il sistema operativo,
– Install from
vuol dire, installa da:
– Installer disc
vuol dire installa da unità disco del PC: Unità DVD RW (D)
NON spuntare
– Installer disc image file (iso)
(immagine disco) e chiede il percorso: Browse… e quindi gli do il percorso da seguire,
Spuntare questa voce
– I will install the operating system later
vuol dire. installerò il sistema operativo dopo
– The virtual machine will be created with a blank hard disk
vuol dire che la macchina virtuale sarà creata con un H.D. vuoto
NON spuntare
– Browser…
– Download,
– il file che vediamo è la ISO di W 10,
– Tasto Dx,
– Estrai i file in Microsoft ……..
quindi crea una cartellina con lo stesso nome e contenente tutti i file della ISO
– quindi estrae i file ISO nella cartella,
– questa cartella che è stata creata contiene i file della ISO,
– Microsoft Windows.10.Multiple ……
– Tasto dx
– Apri
– Tasto Dx
– Apri
– seleziono la ISO,
– Apri
– NEXT,
– Guest operating system
vuol dire scegli il sistema operativo e quindi metto Microsoft Windows, (spuntare),
– Version
aprire la tendina e mettere: Windows 10×64,
– NEXT,
– Name the Virtual Machine
ci chiede che nome vogliamo dare alla Macchina Virtuale,
– Virtual machine name: Windows 10×64,
Windows 10×64 è di default,ma ci possiamo anche scrivere direttamente altro con la tastiera,
– Location
indica il percorso impostato di default,
– NEXT,
– BIOS
il BIOS è generalmente sui PC tradizionali (scheda madre,cip ecc…), (spuntare),
EFI, è per le macchine Apple,
– NEXT,
– ci indica il numero di default di processori: 1 e di cores: 1,
– ovviamente va bene così perchè il mio PC ne ha solo 1,
– NEXT,
– Memory for the Virtual Machine
ci chiede di impostare la RAM (memory), che lui consiglia a 2 GB, in particolare vediamo che ci consiglia:
– Minimo: 1024 MB = 1 GB,
– Raccomandata: 2048 MB = 2 GB,
– Massimo: 6368 MB = 6 GB,
– se mettiamo oltre 6 GB, il PC va in tilt,
– quindi imposto 2GB,
– NEXT,
– Network Type = Tipo di Rete
– Use network address translation (NAT) (spuntare)
mi dice che in questo caso si sfrutta l’ IP della macchina fisica,
– NEXT,
– LSI Logic SAS (raccomandato) (spuntare),
– NEXT,
– Select a Disk Type
scegli il tipo di disco,
– SCSI (raccomandato), è il disco della macchina virtuale (spuntare),
– NEXT,
– Create a new virtual disk
crea un unico disco che si trova dentro alla macchina ospitante,cioè al PC fisso, (spuntare),
– NEXT,
– Specify Disk Capacity
vuol dire:specifica la dimensione del disco,
– Maximum disk size (GB)
vuol dire massima dimensione del disco che di default ci da 60 GB,
– Allocate all disk space now (non spuntare),
se spunto qui,mi crea subito un disco virtuale da 60 GB,
– Split virtual disk into multiple files (spuntare)
vuol dire che divide il disco virtuale in più file,
– NEXT,
– Specify Disk File
– Windows 10×64 vmdk, cioè mi dà il nome finale del disco,
vm = VMware
dk = disk
– NEXT,
– Finish
FINE DELLA CREAZIONE DELLA MACCHINA VIRTUALE
MACCHINA VIRTUALE COME SI PRESENTA
– Cliccare su: Power on this virtual machine,
è come se cliccassimo sul pulsante del PC fisico,
– vediamo un’ingrandimento:
– cliccare su: Power on this virtual machine,
INIZIO INSTALLAZIONE DI WINDOWS 10
– Italiano,
– Avanti,
– Installa,
– avvio del programma di installazione,
– qui dobbiamo scegliere la versione che in questo caso è Windows 10 PROx64,
– la versione PRO possiede più funzionalità rispetto alla Home,
– Avanti,
– Accetto le condizioni di licenza (spuntare),
– Avanti,
– Personalizzata: installa solo Windows
cliccarci sopra,
– qui si crea una PARTIZIONE,
– Spazio non allocato unità 0
vuol dire che il Disco è tutto libero, 60 GB Dimensione,60 GB spazio disponibile,
– Nuovo (Clic),
creo la Partizione C,
– Applica,
– OK,
– Unità 0 Partizione 2, Dimensione 59.5 GB, 59.5 GB Spazio disponibile, Primario
questa è la Partizione creata da noi = Disco C,
– Unità 0 Partizione 1: Riservato per il sister, 500.0 MB Dimensione, 483.0 MB Spazio disponibile, Sistema,
questa è una piccola partizione che crea lui automaticamente da 500 MB,per esempio per fare il Ripristino del Sistema,
– Avanti,
– inizia l’Installazione di Windows 10,
possiamo vedere la percentuale di installazione,
– continua l’installazione,
– il sistema verrà riavviato fra 4 secondi,
– Fase preliminare,
– Personalizza (Clic),
– Disattiva tutto cliccando sui rettangolini bianco/blu,
– Avanti,
– Disattiva tutto
– Avanti,
– Disattiva tutto,
– Avanti,
– Disattiva tutto
– Avanti,
– Cliccare su: Appartiene a me,
– Avanti,
– cliccare su: Ignora,
– Ignora,
– mettere il nome,
– Avanti,
– Cliccare: NO,
– Mettere la spunta sul quadratino bianco,
– Cliccare NO,
– NON mettere la spunta nel quadratino bianco,
– Cliccare su: Non ora,
– mettere la spunta sul quadritino bianco,
– Cliccare su: Avvia l’installazione,
– vediamo la % di installazione,
– in questa fase sta installando il Crack,
– in Sistema possiamo vedere che il codice seriale è stato installato correttamente,
– Start
– Impostazioni,
– Cliccare: Aggiornato e sicurezza,
– Cliccare su: Opzioni avanzate,
– NON mettere le spunte sui quadratini vuoti,
– Cliccare su: Impostazioni di privacy,
– Disattivare ed Attivare come si vede in fig.,
– Attivare e Disattivare come si vede in fig.,
– Cliccare su: Scegli come recapitare gli aggiornamenti,
– Disattivato,
– spuntare: PC nella rete locale,
– Disattivare,
– Disattivare,
– Sistema e sicurezza,
– Cliccare su: Windows Firewall,
– Cliccare su: Attiva/Disattiva Windows Firewall,
– Disattiva,
– seguire le indicazioni,
– Modifica criteri di gruppo
cliccare qui per disattivare gli aggiornamenti automatici,
– Cliccare su: Install VMware Tools
e parte l’installazione dei DRIVER della Macchina Virtuale,
RIATTACCARE IL CAVO INTERNET
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