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Data 8 giugno 2021

L’UOMO (uomo e donna)

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L’UOMO  (uomo e donna)

 

Come definiresti l’uomo,in generale,  inteso come uomo e donna?

 

Definizione sommaria

– l’uomo è un essere cosciente e responsabile dei propri atti,capace di distaccarsi dal mondo organico oggettivandolo e servendosene per i propri fini e come tale soggetto di atti non immediatamente riducibili alle leggi che regolano il restante mondo fisico.

– Dal punto di vista biologico, uomo è il termine con cui sono indicate tutte le specie di mammiferi primati ominidi appartenenti al genere Homo e in particolare,l’unica specie vivente Homo sapiens, caratterizzata da stazione eretta,pelosità ridotta,mani con pollice opponibile che consente la presa di precisione,grande sviluppo del cervello e del neurocranio,che sovrasta la regione facciale; si differenzia inoltre da tutte le altre specie animali per la complessità del linguaggio simbolico articolato,per l’alta capacità di astrazione e di trasmissione di informazioni per altra via che non sia l’ereditarietà biologica (trasmissione culturale).

L’uomo si distingue dalle bestie perchè dotato di ragione, l’uomo aspira al dominio della natura.

Le caratteristiche anatomiche che differenziano maggiormente Homo sapiens dalle specie ad esso affini e le conseguenze sulla sua biologia e comportamento si concentrano principalmente sul grado di sviluppo del sistema nervoso, inteso come massa e complessità, e sulla sua organizzazione neurale.

Gli umani hanno un cervello molto strutturato e sviluppato, molto grande in proporzione alle dimensioni dell’individuo (quoziente di encefalizzazione), con notevoli doti di neuroplasticità, capace di un pensiero sviluppato sotto forma di creatività, ragionamento astratto, linguaggio e introspezione.

La specie umana manifesta il desiderio di capire e influenzare il mondo circostante, cercando di comprendere, spiegare e manipolare i fenomeni naturali attraverso la  scienza, la filosofia, la mitologia e la religione. Questa curiosità naturale ha portato allo sviluppo di strumenti tecnologici e abilità avanzate; H. sapiens è l’unica specie ancora vivente che comunica attraverso la scrittura simbolica, utilizza il fuoco, cuoce i propri cibi, si veste, ed usa numerose tecnologie.

Gli esseri umani possiedono anche un marcato apprezzamento per la bellezza e l’estetica che, combinato col desiderio di auto-espressione, ha condotto a creative innovazioni culturali quali le arti, comprensive di tutte le discipline musicali, figurative e letterarie.

 

Sistema nervoso centrale

Il cervello umano è il centro del sistema nervoso umano e caratterizza meglio di qualsiasi altra caratteristica anatomica le particolarità della specie. Pur non essendo volumetricamente il maggiore nel mondo animale e neppure nella linea evolutiva ominide, e non possedendo il migliore rapporto volume/massa corporea, esso ha la stessa struttura generale di altri mammiferi ma è in generale maggiore del previsto sulla base della dimensione del corpo degli altri primati. Stime per il numero di neuroni del cervello umano ne ipotizzano un numero di 80-120 000 000 000. La maggior parte dell’espansione proviene dalla corteccia cerebrale, in particolare i lobi frontali, che sono associati alle funzioni esecutive come l’auto-controllo, pianificazione, ragionamento e pensiero astratto. La porzione della corteccia cerebrale dedicata alla visione è inoltre notevolmente ampliata, e diverse aree corticali svolgono ruoli specifici nel linguaggio, una competenza, a questo livello di complessità, unica.

Il cervello umano adulto pesa in media circa 1,5 kg  in circa 1 130-1 260 centimetri cubi con notevole variabilità individuale.

 

In questa definizione, probabilmente non te ne sei neppure accorto,ma c’è un po’ di  confusione, ovvero,tutto quello che ho detto,nella sua globalità corrisponde al vero,ma se analizziamo tutte queste definizioni con la lente di ingrandimento ,troviamo delle falle e delle contraddizioni  ENORMI,perchè?

 

Vediamo di chiarire un po’ meglio.

1) Uomo come materia

Non ci vuole molto a capire che l’uomo,come tutti gli altri animali è fatto di materia: elettroni,neutroni,protoni, quark,atomi,molecole ,muscoli,nervi,ossa,ecc. Nessuno lo metterebbe mai in dubbio!

 

2) Sentimenti

Nella definizione generica di UOMO, abbiamo parlato anche dei sentimenti e dei vari atteggiamenti mentali,ne abbiamo parlato in un modo talmente banale,come se fosse tutto scontato e chiaro,MA NON E’ COSI’!

Vediamo perchè.

L’uomo è fatto anche di “sentimenti”

Ma che cosa sono i sentimenti e dove risiedono ?

Vediamo quali sono i sentimenti più comuni.

 

SENTIMENTI UMANI

I principali sentimenti umani sono i seguenti.

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DOMANDA

 

Nella definizione generale,abbiamo parlato di alcune caratteristiche dell’UOMO ,con semplicità,come se tutto fosse estremamente chiaro  e comprensibile,ma purtroppo non è così.

 

Ma qual’è il quesito fondamentale a cui dobbiamo cercare di rispondere?

Vediamo un po’

 

Risulta chiaro ed evidente che l’UOMO è formato da 2 componenti:

 

1) il CORPO formato indiscutibilmente da MATERIA, elettroni,neutroni,protoni,quark, atomi ecc.

 

2) i SENTIMENTI, ma che cosa sono i sentimenti? Se te lo chiedessi,sono sicuro che mi risponderesti con semplicità,cioè i sentimenti sono quelli che ho menzionato nell’elenco,stop.

 

La tua risposta sarebbe semplice,ma solo in parte vera perchè incompleta!

 

Ovvero,i sentimenti sono quelli che ho elencato (e altri),ma la domanda a cui non sapresti rispondere è : ma dove risiedono i sentimenti?

 

Sono sicuro che mi daresti una seconda risposta sbagliata e cioè mi diresti che i sentimenti risiedono nel CERVELLO!

Ma sei sicuro?

Vogliamo vedere se è vero?

Proviamo ad entrare un po’ più dentro al Cervello stesso e andiamo alla ricerca di questi fantomatici SENTIMENTI

Quando  nel corpo umano vogliamo cercare qualcosa,dobbiamo fare una autopsia,lo dobbiamo aprire,mettere dentro le mani e gli occhi e magari se non basta dobbiamo osservare la materia al microscopio.

Proviamo a fare la stessa cosa per cercare i SENTIMENTI,prendiamo il CERVELLO,lo apriamo,cerchiamo in tutti gli angoli,ma,cerca cerca,purtroppo, non riusciremo mai a trovare i SENTIMENTI

 

Alcuni studenti in medicina o anche dottori ,da sempre, erano soliti usare (a sproposito) una battutaccia semplice e sprezzante per spiegare  una cosa che invece semplice non era e tutto per i soliti motivi ideologici,essi dicevano ” ho messo tante volte gli occhi dentro ai pazienti o ai cadaveri,ma non ho mai trovato l‘Anima!

Ebbene,queste persone,non sono certamente degne di appartenere al genere umano!

 

Quindi mi dirai: ma i sentimenti ci sono quando siamo vivi e non da morti, cerchiamo di capire un po’ meglio.

Il CERVELLO è fatto da MATERIA ,quindi una deduzione LOGICA (secondo alcuni) dovrebbe essere che i SENTIMENTI DEVONO ESSERE PRODOTTI DALLA MATERIA stessa.

Ma sarà proprio così?

Vediamo di analizzare un po’ meglio il problema.

Questa volta,per non commettere errori,mettiamo gli occhi dentro al cervello DA VIVO.

 

In decine e decine di anni di ricerche abbiamo studiato piuttosto bene il funzionamento del cervello attraverso ricerche di fisiologia,elettrochimiche,anatomiche,ecc.

E siamo anche andati alla ricerca dei SENTIMENTI,ma studiando il Cervello vediamo che cosa abbiamo trovato.

 

Il Cervello è formato da NEURONI che sono come dei fili elettrici che conducono la corrente ,ovvero,non si tratta proprio di corrente elettrica come quella che usi tu nella tua casa,ma diciamo qualcosa di simile.

Possiamo andare a vedere un po’ meglio perchè noi siamo molto curiosi!

Allora vediamo ,cercando di far capire a tutti come ciò possa accadere.

 

L’argomento è molto complesso,ma se lo riduciamo all’osso,TUTTI possono capire.

 

Io sono molto contento se TUTTI CAPISCONO, vorrà dire che non ho parlato al vento.

Qualunque azione che decidiamo di fare : alzare un braccio anzichè l’altro,camminare,saltare,correre,mangiare ,parlare,ecc. si può fare perchè il nostro cervello invia degli ordini ben precisi a tutti i muscoli del nostro corpo in modo selettivo,quindi se decido di correre il mio cervello invierà degli impulsi elettrici attraverso il sistema nervoso ai muscoli delle gambe,se decido di cantare il mio cervello manderà degli impulsi elettrici alle corde vocali ,ai muscoli del faringe,della laringe ecc. e così via

 

Mi pare che la cosa sia abbastanza comprensibile in via generale.

Ma diventa molto più complessa se andiamo ad analizzarne tutti i particolari.

Non voglio certamente farti studiare la fisiologia per capire,altrimenti te ne andresti subito a mangiare una pizza e avresti ragione

Ma come ti ho promesso,cercherò di illustrarti il funzionamento del cervello in modo molto semplice, ma sempre andando alla ricerca dei SENTIMENTI

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Come vedi,il cervello umano è suddiviso in molte zone,ognuna delle quali esplica una determinata funzione,quindi c’è una zona che è adibita alla vista, un’altra a ricevere i suoni,un’altra al gusto,un’altra al tatto, ecc.

Ma la domanda è: qual’è la zona adibita a creare i SENTIMENTI??

Da quando esiste la scienza,purtroppo, nessuno è mai riuscito a trovarla

Ci sono anche stati molti equivoci a confondere le idee, ma soprattutto ci sono stati dei tentativi di truffa ,come spesso accade, per motivi IDEOLOGICI.

Ti sembrerà strano a prima vista, ma questa è la verità,capirai più avanti perchè.

 

ESMPIO

Ti faccio un esempio molto significativo,quando ci arrabbiamo,attiviamo tutta una serie di muscoli,da quelli della faccia a quelli del corpo che ci mostrano chiaramente che siamo molto arrabbiati.

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Come vedi da queste immagini, queste persone sono molto arrabbiate,ma c’è un problema.

1) nelle aree cerebrali corrispondenti a questi muscoli ci dovrebbe essere un “SENTIMENTO DI RABBIA” che le attiva e che quindi stimola i muscoli corrispondenti

2) alcuni studiosi hanno provato a stimolare artificialmente queste aree e ovviamente,hanno provocato l’attivazione dei muscoli facciali corrispondenti che hanno prodotto questa espressione di rabbia

3) ma il soggetto non provava rabbia!

Perchè?

Cioè ,io posso anche stimolare artificialmente queste aree e determinare tutta quella mimica che dovrebbe esprimere un sentimento di rabbia,ma se chiediamo al soggetto interessato se è arrabbiato,risponde di no.

E’ evidente che qualcosa non torna!!

 

Prima di poter trarre delle conclusioni, dobbiamo fare un altro passaggio che cercherò di mostrarti nel modo più semplice possibile per non annoiarti troppo,ma purtroppo si deve fare

 

Nel CERVELLO umano (e non solo), si creano delle reazioni elettrochimiche che si propagano a tutto il sistema nervoso per portare i segnali stimolatori ai vari muscoli dell’organismo per poter determinare una qualunque attività motoria del nostro corpo.

Fra queste reazioni elettrochimiche cerebrali,vi sono anche quelle che avvengono in quelle zone  che attivano i muscoli facciali della rabbia

 

Trasmissione dell’impulso nervoso

Il prossimo passo indispensabile è il seguente: dobbiamo andare a vedere in che cosa consistono queste reazioni elettrochimice

Ti mostrerò adesso,necessariamente,dei piccoli schemi che ti aiuteranno a capire meglio di che cosa stiamo parlando,non ti impressionare perchè cercherò di spiegarteli in un modo molto semplice,quasi elementare

1-potenziale di membrana a riposo-

In questo disegnino è mostrato in modo molto semplice come avviene la propagazione di un segnale elettrochimico all’interno del Cervello e non solo.

Affinchè un segnale elettrochimico si propaghi da un punto ad un altro di più neuroni cerebrali,occorre,per così dire che ci sia una spinta allo spostamento delle cariche elettriche  che formano quel segnale stesso.

Il neurone è più semplicemente rappresentato da una semplice resistenza elettrica che è collegata fra 2 punti,il segnale elettrico parte da un punto,in questo caso è stato rappresentato semplicemente da una batteria,quindi parte dal polo positivo e va al polo negativo,per fare questo occorre che ci sia una differenza di potenziale fra il positivo e il negativo del generatore (batteria) cioè -70 mV (millivolt)

Quindi il segnale elettrico sale dal polo positivo,attraversa le resistenze ,passa dall’altro lato e ritorna al polo negativo della batteria

Semplice no?

A questo punto incominci a farti una certa idea del funzionamento

Ma adesso che hai capito questo meccanismo perfettamente,passiamo all’immagine successiva

2-potenziale-di-membrana-a-riposo

In questa immagine viene mostrato molto semplicemente il cosiddetto Potenziale di membrana a riposo.

Che cosa vuol dire in parole povere?

Vediamo se riesco a spiegartelo

Non impressionarti perchè è molto semplice

Vuol dire semplicemente che,una cellula per funzionare correttamente deve avere un potenziale di membrana,cioè la differenza fra le cariche elettriche positive e negative che si trovano all’interno e all’esterno della cellula,nella giusta proporzione ,altrimenti gli impulsi elettrici che si devono formare e propagare ,non si formano e si creano dei malfunzionamenti per cui non funziona più nulla.

Come vedi,in una cellula ci devono essere delle concentrazioni ben precise di ioni sodio (Na+),potassio (K+) e cloro (Cl-)   fra interno ed esterno della cellula stessa. Queste concentrazioni vengono mantenute da una Pompa (nera) detta Sodio-Potassio.Si vede anche nella figura che l’esterno della cellula è POSITIVO (+) mentre l’interno è NEGATIVO (-).

Sono sicuro che,hai capito perfettamente

Ma andiamo avanti

3-potenziale-d'azione

Cercherò di spiegarti in modo semplice anche questa immagine.

Anche in questa immagine possiamo vedere in modo schematico,tramite una rappresentazione che fa uso di circuiti elettrici di paragone,per spiegare come avvengono i flussi ionici all’interno della cellula,in particolare con riferimento agli ioni  Sodio (Na+), Potassio (K+) e Cloro (Cl). Come vedi,il flusso di questi ioni è rappresentato come se fosse una corrente che passa attraverso a delle resistenze elettriche e che va dal polo positivo della batteria al suo polo negativo.

La differenza di potenziale che si viene a creare è indicata dagli strumentini in alto dove sono riportati i relativi valori : +20, -75 che rappresentano la differenza di potenziale che si viene a creare fra il polo positivo e negativo della batteria.

Questi circuiti sono chiamati equivalenti perchè rappresentano con schemi elettrici ciò che avviene realmente nella cellula per via elettrochimica.

Semplice no??

Hai capito perfettamente

Ma andiamo avanti

4-potenziale-d'azione

Non ti impaurire perchè anche questi schemi sono molto sempli

Essi fanno vedere quali sono i flussi ionici di Sodio,Potassio e Cloro  nelle cellule ,in particolare,come vedi, i flussi avvengono  fra l’esterno e l’interno delle cellule,attraverso le membrane cellulari.

Come si vede,a seconda delle situazioni,si creano delle differenze di potenziale (+ e – ) fra l‘interno e l’esterno della cellula.

Alcuni ioni entrano nelle cellule,mentre altri escono.

Le curve superiori rappresentano l’andamento nel tempo (ascisse,msec) dei potenziali  di membrana  (mV ordinate) che si vengono a creare.

Facile no??

Sono certo che hai capito perfettamente

Ma vediamo il prossimo schema

5-propagazione-dell'impulso

Anche questo schema è molto semplice

Ci fa vedere come si propaga l’impulso nervoso attraverso un NEURONE,

Ebbene,un impulso nervoso si propaga in un neurone in quanto si vengono a creare delle differenze di potenziale elettrico fra l’interno e l’esterno delle cellule.

Gli strumentini sopra indicano appunto i valori di potenziale che esistono all’interno e all’esterno delle cellule: -75 mV (millivolt) e +1 mV , se non ci fossero queste differenze di potenziale,l’impulso nervoso non si potrebbe propagare.

Nelle curve inferiori sono rappresentati semplicemente i potenziali intra ed extracellulari (ordinate, mV) in funzione del tempo (ascisse, msec)

Semplice no?

Sono certo che hai capito perfettamente

Ma andiamo avanti

6-trasmissione sinaptica

Non ti impressionare perchè anche questa immagine è molto semplice.

Cercherò di spiegartela con parole elementari ,ovviamente e non in modo rigorosamente scientifico,il chè sarebbe un po’ più complicato!

Attraverso le diramazioni dei Neuroni si propaga l’impulso nervoso,ad un certo punto questo impulso deve passare dal neurone alla cellula successiva ,come vedi nel disegnino in alto.

 

Come vedi,nei “sacchettini” chiamati bottoni sinaptici,ci sono delle sostanze che vengono liberate e vanno a variare il potenziale fra esterno ed interno della cellula inferiore (+ e -)

Quando questa differenza di potenziale arriva ad un livello soglia,allora anche nella cellula inferiore nasce un impulso nervoso e così,con questo meccanismo l’impulso nervoso si può propagare da una cellula all’altra.

Come abbiamo già visto, nelle curve inferiori sono semplicemente rappresentate la variazione dei potenziali  (mV ordinate) e delle correnti (ordinate) in funzione del tempo (ascisse, msec)

Sono certo che hai perfettamente capito

Ma ancora

7-trasmissioine-sinaptica

Quando un impulso nervovo giunge a livello del bottone sinaptico,determina la liberazione di un neurotrasmettitore nella fessura sinaptica (vescichette verdi)

Quindi abbiamo un passaggio di Sodio,Potassio,Cloro attraverso la mambrana della cellula sottostante.

A seconda delle quantità di questi ioni,si viene a creare una Differenza di potenziale fra interno ed esterno della cellula che determinerà un flusso di ioni i quali potranno trasmettere oltre l‘impulso nervoso che così si potrà propagare ulteriormente.

Facile no?

Sono sicuro che hai capito perfettamente

Ancora

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In questa figura si può facilmente vedere come l’impulso nervoso si può propagare facilmente da un neurone ad un altro.

Attraverso i meccanismi che ho descritto in precedenza,un impulso nervoso che arriva da un neurone,entra in contatto con un altro neurone e con i meccanismi descritti prima,fa sì che l’impulso passi al secondo neurone e così via (dal neurone marroncino al neurone rosa).

In questo modo un impulso nervoso si può propagare a tutto il sistema nervoso.

Semplice no?

Sono certo che hai capito perfettamente

 

RIFLESSIONE

– abbiamo visto come nascono e si propagano gli impulsi nervosi all’interno del CERVELLO e del Sistema Nervoso in generale.

questi  impulsi nervosi,sono quelli responsabili di tutte le nostre azioni,ovvero sono quelli che ti fanno camminare,correre, parlare,mangiare,ecc.

– abbiamo inoltre studiato attentamente come avvengono tutte le reazioni elettrochimiche che danno origine a questi impulsi,le abbiamo analizzate,abbiamo studiato i potenziali elettrici,le strutture cellulari,abbiamo messo i nostri occhi dentro a tutto questo,siamo andati a fondo per capire tutto ciò.

 

– tuttavia, come un guerriero sconfitto in battaglia,abbiamo dovuto chiederci MA DOVE STANNO I SENTIMENTI??

– li abbiamo cercati ovunque ma, NON LI ABBIAMO TROVATI!!

– forse siamo stati disattenti?

– Assolutamente NO

– e allora??

– e allora la VERITA’  è molto più nascosta di quanto avevamo supposto!

 

– ma noi ,poichè i SENTIMENTI esistono chiaramente,siamo testardi e quindi vogliamo trovarli a tutti i costi,ma come?

– studiando la struttura del CERVELLO  e di tutti i suoi meccanismi di funzionamento,che cosa abbiamo scoperto???

 

TUTTE le reazioni elettrochimiche che sono alla base di tutti i nostri comportamenti corporali , sono formate solo ed esclusivamente da  MATERIA: elettroni,neutroni,protoni,quark,atomi,molecole  e niente altro.

Come chiunque può facilmente capire, la materia,essendo materia,non può contenere nè dare origine ai SENTIMENTI.

Ma allora dove stanno i SENTIMENTI?

E’ evidente che dovremo cercare in un’altra direzione.

 

Psicologia

In psicologia con il termine Sentimento  si intende uno stato d’animo ovvero una condizione cognitivo-affettiva  che dura più a lungo delle emozioni e che presenta una minore incisività  rispetto alle passioni.

Per sentimento genericamente si indica ogni forma di affetto: sia quella soggettiva, cioè riguardante l‘interiorità della propria individuale affettività, sia quella rivolta al mondo esterno. Quando il termine viene usato nel significato di “senso (sentimento)   di sé” esprime la coscienza della propria esistenza come complesso dei moti spirituali e corporei.

Ebbene,questa definizione sembra spiegare molto,ma in realtà non spiega NULLA!

Vediamo perchè.

– nella definizione vengono usate le seguenti parole:

 

– … stato d’animo … condizione cognitivo-affettiva … emozioni … passioni

– … affetto … interiorità … individuale affettività … coscienza … moti spirituali

Ebbene,come ti ho fatto chiaramente vedere,dalle reazioni elettrochimiche che avvengono nel nostro CERVELLO,queste reazioni sono formate solo ed esclusivamente da MATERIA : elettroni,neutroni,protoni,quark,atomi,molecole ecc…

 

Credo che anche un “minus abiens” riesca a capire che dalla Materia non può nascere nulla di quello che la definizione psicologica usa con estrema disinvoltura!

– … stato d’animo … condizione cognitivo-affettiva … emozioni … passioni

– … affetto … interiorità … individuale affettività … coscienza … moti spirituali

Tutte queste attività mentali non essendo attività materiali,credo che non serva una grande intelligenza per capire che non possono essere prodotte dalla materia che produce invece le reazioni elettrochimiche del cervello,come ho mille volte detto: elettroni,neutroni,protoni,quark,atomi,molecole ecc…

 

 NESSUNO, fino ad oggi,è mai riuscito a dimostrare come un SENTIMENTO possa nascere da una reazione elettrochimica! E statene certi che, NESSUNO CI RIUSCIRA’ MAI!

 

In questo argomento (e non solo)  le teorie evoluzioniste-materialiste-atee, sono ormai state sconfitte su tutti i fronti ,chi non lo capisce neppure adesso,dopo  100 anni e più,vuol dire che,al posto del cervello ha solamente segatura!

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Filosofia

CARTESIO

Nella filosofia moderna con Cartesio il sentimento viene incluso tra le passioni definendolo come “passione spirituale”, nel senso che esso non ha a che fare con la materialità del corpo ma è un moto dell’anima che diviene oggetto passivo di una forza che la sovrasta.

Possiamo dire che Cartesio è il primo filosofo che individua la soluzione del problema. Esso definisce il sentimento come:

... passione spirituale che non ha a che fare con la materiamoto dell’animaoggetto passivo di una forza che la sovrasta

 

– Quindi Cartesio ha capito che: i sentimenti sono qualcosa di spirituale che non hanno nulla a che fare con la materia, pur non sapendo al tempo, neppure lontanamente ,quali fossero le reazioni elettrochimiche che avvenivano nel Cervello.

– Egli fa riferimento esplicito all’anima,che è altra cosa dalla materia da cui si distingte nettamente e dice che l’anima è un oggetto passivo di una forza che la sovrasta.

In queste definizioni c’è evidentemente un riferimento chiaro ed esplicito al TRASCENDENTE, l’Anima secondo Cartesio è qualcosa di “trascendente” e non solo ,dice anche che l’anima è un oggetto passivo di una forza che la sovrasta.

Quindi,come vedi,  Cartesio si riferisce chiaramente a due entità trascendentali: lAnima e una forza che la sovrasta.

Certamente Cartesio con “forza che la sovrasta”  si riferisce implicitamente  all’ESSERE pur non nominandolo.

L’unico punto,a mio parere,non condivisibile è la definizione dell’anima come “oggetto passivo“, in quanto se fosse così non potrebbe disporre del “libero arbitrio!”.

 

Blaise Pascal

In Blaise Pascal il sentimento, chiamato “sentire del cuore“, esprime una vera e propria facoltà conoscitiva distinta e in un certo modo superiore sia alla semplice percezione sensibile che alla razionalità. Infatti il sentimento permette di cogliere intuitivamente cosa siano il tempo, lo spazio, il movimento, il numero cioè le basi stesse dell’attività razionale e logica-matematica. Afferma Pascal: c’è un ordre du coeur (ordine del cuore), una logique du coeur (logica del cuore).

 

In Pascal  ci sono solo delle definizioni che non chiariscono  in nessun modo se si riferiscono alla MATERIA oppure al TRASCENDENTE .

Egli dice:

sentire del cuore, è evidente che al suo tempo la scienza era solo all’inizio e quindi non si sapeva neppure come funzionasse esattamente l’anatomia del corpo,quindi sono anche comprensibili molte inesattezze. Possiamo dire con sicurezza,per tutto ciò che ho spiegato prima che, il cuore non ha nessun sentire,ma è semplicemente un organo come tutti gli altri.

– … facoltà conoscitiva … percezione sensibile … razionalità … intuitivamente … logica matematica ,  la materia non ha nessuna:  facoltà conoscitiva,percezione sensibile (come autocoscienza),razionalità, intuito, logica matematica, quindi anche qui,Pascal  ci dovrebbe dire a che cosa si riferisce.

E’ del tutto evidente che tutte queste proprietà non potendo appartenere alla materia, come ho dimostrato, possono appartenere solamente al Tracsendente, ma questo Pascal non lo dice.

ordre du coeur (ordine del cuore), logique du coeur (logica del cuore), sono evidentemente delle definizioni insignificanti.

 

Leibniz

Anche Leibniz parla del sentimento, della razionalità, degli affetti, della felicità mentale, ma non fa il minimo accenno per chiarire se tutte queste facoltà derivano dalla MATERIA o dal Trascendente.

Il suo sforzo filosofico ,riguardo a questi argomenti,è quindi stato molto modesto.

 

I sentimentalisti

I filosofi chiamati “sentimentalisti”, per la particolare attenzione dedicata al concetto di sentimento, si sviluppano in Inghilterra seguendo le teorie del caposcuola Shaftesbury (1671-1713), il quale assegna un valore morale al sentimento, considerato un atteggiamento innato in cui convergono anche il bello e il vero.

Le teorie di Shaftesbury, riprese da Joseph Butler (1692-1752) e Francis Hutcheson (1694-1746) , vengono completate da David Hume che però rifiuta l’eccessivo ottimismo di tipo neoplatonico dei sentimentalisti. Pur attribuendo al sentimento un valore conoscitivo, secondo Hume è nella morale che questo esplica la sua azione maggiore. Tutte le nostre attività razionali e morali hanno una comune origine negli atteggiamenti sentimentali.

Purtroppo anche Hume non ci spiega che cosa sia esattamente il sentimento!

Le concezioni di Hume hanno avuto sviluppo e approfondimento in David Hartley (1705-1757) che ha indagato l’origine fisiologica dei sentimenti di piacere e dolore e in Adam Smith relativamente alla sua teoria della “morale della simpatia“.

– I Sentimentalisti considerano il sentimento come un atteggiamento innato, quindi,  poichè non può derivare dalla Materia è evidente che, deve appartenere al Trascendente

Hume dice che: tutte le nostre attività razionali e morali hanno una comune origine negli atteggiamenti sentimentali. Questa definizione è molto riduttiva  e dequalificante ,ma tuttavia ancora una volta,anche Hume non ci dice la cosa più importante e cioè se i sentimenti nascono nella Materia o nel Trascendente.

 

Hartley  ha indagato sull’origine fisiologica dei sentimenti che naturalmente non ha trovato. In particolare ha indagato sul dolore e sul piacere,è evidente che a quei tempi,ancora erano molto poco conosciute l’anatomia e la fisiologia, oggi sappiamo da dove partono gli stimoli dolorosi e in quali aree cerebrali arrivano.

Ma Hartley certamente si sarà accorto che,dando una martellata su un dito,da lì nasce il dolore, anche se non sapeva come facesse ad arrivare al cervello. Tuttavia,l’errore fondamentale che ha fatto Hartley non è quello di capire,giustamente,che il dolore parte dal dito,ma quello di non capire che per sentire il dolore occorre una qualità innata che non può appartenere alla materia e cioè l’autocoscienza e questa non è una facoltà materiale ma appartiene solo ed esclusivamente al Trascendente.

 

Adam Smith per quanto riguarda la sua teoria della “morale della simpatia” è puramente folclore.

 

L’analisi kantiana

 

Kant parla di “indagine razionale”

Egli dice che il Sentimento è una forma affettiva riconducibile unicamente all’intimità del soggetto,in quanto soggetto senziente .

Kant parla del sentimento del bello e del sublime,che non si basano sulla percezione sensibile delle cose esterne ma sul modo soggettivo di come queste vengono da noi  valutate.

 

Analizziamo un po’ quello che dice Kant.

– anche Kant ci dà molti spunti di riflessione

– osserviamo bene le parole che usa Kant nella sua descrizione:

 

– indagine razionale

– egli dice che il Sentimento è una forma affettiva riconducibile unicamente all’intimità del soggetto,in quanto soggetto senziente .

Quindi:

l’indagine razionale,il sentimento, la forma affettiva, l’intimità del soggetto,il soggetto senziente, non possono  essere attributi della materia,come ho ampiamente dimostrato,ma,solo ed esclusivamente del Trascendente.

e ancora:

– egli dice che: il sentimento del bello e del sublime, non si basano sulla percezione sensibile delle cose esterne ma sul modo soggettivo di come queste vengono da noi  valutate.

cioè vuol dire che il sentimento in generale e non solo il sentimento del bello e del sublime non si basano sulla percezione sensibile delle cose esterne ,cioè sulla materia, ma sul modo soggettivo (che non può essere dovuto alla materia) di come queste cose vengono da noi valutate e quindi,necessariamente,il modo soggettivo deve necessariamente appartenere al Trascendente.

 

– infine Kant parla di un sentimento morale, che ha il fondamento di sè in se stesso. Questa affermazione è indubbiamente ancora molto più precisa e netta,in quanto riconosce che la morale non ha il suo fondamento nella materia ma solo in se stessa e quindi può derivare solo dal Trascendente. Non solo ,ma il sentimento morale è rappresentato dal “rispetto di sè” in obbedienza alla legge morale.

 

Il sentimento nel Romanticismo

Nell’età romantica il sentimento diventa la facoltà di cogliere l’infinito sia in senso lirico (Friedrich Schlegel, Friedrich Hölderlin) che religioso: «La religione è sentimento e gusto dell’infinito» Il sentimento dell’infinito si coglie nella poesia, prima forma del desiderio dell’uomo di conquistare quell’infinito che è Dio.

– come si vede, nel Romanticismo il sentimento diventa la facoltà di cogliere linfinito in tutti i sensi e che è Dio stesso.

E’ evidente che nel Romanticismo,il sentimento si può cogliere unicamente nel Trascendente.

– Il sentimento viene visto da Schelling  come una particolare intuitiva dote dell’artista e del genio, assolutamente libera e potenziatrice della loro naturale ispirazione e creatività.

– quindi,anche per Schelling il sentimento ha origine Trascendentale.

 

– Secondo Hegel  solo la funzione mediatrice della ragione è capace di cogliere il vero . Quindi anche per Hegel  la ragione non ha origine empirica ma metafisica.

 

Schopenhauer  attribuisce al sentimento della pietà una funzione etica.

– Per Henri Bergson solo il sentimento è in grado di attingere, al di là degli schemi della realtà prodotti dall’intelletto scientifico, la vera essenza della realtà,che deve quindi trovarsi solo ed esclusivamente nel Trascendente.

 

 

Il sentimento nella prospettiva fenomenologica-esistenziale

– Hussert, Max Scheler, Soren Kierkegaard, Heidegger, Jean Paul Sartre,

sono autori che hanno parlato del sentimento solo da un punto di vista fenomenologico ma non sostanziale,quindi sono,da questo punto di vista,degli autori del tutto insignificanti.

 

CONCLUSIONE

Abbiamo analizzato il CERVELLO in tutte le sue parti,ne abbiamo studiato il funzionamento,abbiamo visto che il Cervello funziona solo attraverso delle reazioni elettrochimiche che sono formate esclusivamente da MATERIA ordinaria: elettroni,neutroni,protoni,quark,atomi,molecole,ecc.

Abbiamo cercato i SENTIMENTI nel cervello,dovunque ed in ogni modo,ma MAI NESSUNO è riuscito a trovarli!

E allora,dove sono i SENTIMENTI?

La funzione del cervello è solo quella di ricevere tutti gli stimoli sensoriali che gli arrivano dai recettori periferici,tatto,udito,vista ecc. ma,una volta arrivati al cervello rimarrebbero solo ed unicamente delle reazioni elettrochimiche senza alcun significato.

Perchè allora noi riusciamo a “sentire” il dolore, “vediamo” un oggetto, “sentiamo” un suono, ecc., tutto questo è possibile unicamente in quanto siamo dotati di autocoscienza“!

 

Ma che cos’è l’Autocoscienza?

Facciamo una rapida escursione su come è stata interpretata l’Autocoscienza nel corso dei secoli.

Definizione

L’Autocoscienza è definita come l’attività del pensiero con cui l’ io diventa cosciente.

E questa definizione,che apparentemente può anche sembrare semplice, esprime dei concetti molto impegnativi.

 

attività del pensiero

domanda: ma che cosa è il pensiero? Abbiamo già detto che nessuno ha mai trovato i sentimenti, ma possiamo anche dire che nessuno ha mai trovato il PENSIERO nel nostro cervello,ma allora dove si trova ,come possiamo conoscerlo,vederlo,renderci conto di che cosa sia questa attività misteriosa “il pensiero“,del tutto paragonabilòe ai “sentimenti”

Ebbene,rinunciamo all’impresa perchè,purtroppo non potremo MAI sapere che cosa sia realmente il PENSIERO.

Quando noi usiamo le attività del pensiero come: io voglio,io credo,io desidero,ecc. senza rendercene conto acquistiamo il concetto di “io”,attraverso questa attività misteriosa del pensiero,arriviamo a dire io,io voglio,io credo,io amo, ecc, quindi il pensiero nella sua attività ci fa prendere coscienza di noi stessi facendoci dire io.

 

Vorrei che tu capissi una cosa,le reazioni elettrochimiche che si svolgono nel cervello e che ti ho ampiamente illustrate, NON potranno dire MAI : “io” perchè sono solo e unicamente MATERIA che non può avere la coscienza di sè.

Per così dire è “materia morta”!

 

L’autocoscienza è stata quindi la prima e unica forma di sapere certo e assoluto, essendo interiore e non acquisito dall’esterno, col quale  preservare la filosofia stessa dalle derive del relativismo e dello scetticismo.

 

Nell’antica Grecia

Gran parte delle riflessioni sull’autocoscienza presero spunto dalle filosofie elaborate nell’antica Grecia, in particolare da Socrate, Platone e Aristotele

 

Socrate

con Socrate per la prima volta il pensiero si sofferma sull’autocoscienza, ovvero sulla riflessione dell’anima umana su di sé,intesa come io individuale.

Quindi Socrate esprime un concetto fondamentale: “anima umana“,che non potendo derivare dalla materia inerme,deve essere necessariamente trascendente.

 

Platone

L’autocoscienza per Platone sembra non avere un oggetto ben definito ma, solo il conoscere se stesso,fenomeno strettamente legato alla  reminescenza delle idee,cioè di quei fondamenti eterni della sapienza che sono già presenti nella mente umana ma sono stati dimenticati all’atto della nascita: conoscere significa dunque ricordare,cioè diventare coscienti di questo sapere interiore che giace a livello inconscio dentro la nostra anima ed è perciò innato.

Gli organi di senso, per Platone, hanno solo la funzione di risvegliare in noi l’autocoscienza sopita, ma questa non dipende dagli oggetti della realtà sensibile, ed è perciò qualcosa di assoluto (da ab + solutus, ovvero etimologicamente “sciolto da”, indipendente). Nel diventare coscienti delle Idee, ci si accorge così della relatività e caducità del mondo terreno, nonché dell’impossibilità di fondare una conoscenza certa sulla base di dati acquisiti unicamente dall’esperienza, prescindendo cioè dalla libera autocoscienza del pensiero.

 

Questa di Platone direi che è una bella interpretazione dell’autocoscienza .

 

In pratica Platone dice che noi abbiamo un’anima (trascendente) che possiede già da prima della nascita delle idee eterne e che abbiamo dimenticato alla nascita,quindi conoscere vuol dire ricordare queste ideee interiori che stanno nella nostra anima a livello inconscio e quindi sono innate.

Gli organi di senso ci servono unicamente per risvegliare in noi l’autocoscienza sopita ma che tuttavia non dipende dagli oggetti sensibili,perciò è assoluta cioè svincolata dal mondo fisico.

Questa idea che gli organi di senso siano necessari per risvegliare in noi l’autocoscienza non mi sembra molto condivisibile per il semplice motivo che personalmente mi piace credere in una autocoscienza che sia tale sia prima che dopo la nascita,e che non debba essere risvegliata da nulla e da nessuno,solo così può essere veramente assoluta.

Ma una domanda nasce spontanea: sarebbe effettivamente possibile avere una autocoscienza svincolata dall’influenza del  mondo esterno?

Forse Platone aveva ragione.

A questo proposito devo dire che mi vengono molti dubbi in quanto tendo a credere convintamente che se noi non ci contrapponessimo al mondo esterno,non potremmo avere una rappresentazione di noi stessi (autocoscienza).

Quale sarà la verità?

Difficile a dirsi!

Per capire però se noi abbiamo una rappresentazione di noi stessi a prescindere dal mondo esterno ,potremmo fare un esperimento,che naturalmente non è possibile fare e cioè potremmo  isolare completamente un cervello in un vaso e nutrendolo artificialmente ,isolato completamente da ogni collegamento sensoriale col mondo esterno; questo cervello avrebbe ugualmente una rappresentazione di se stesso?

Nessuno può dirlo.

 

Solo così potremmo essere sicuri che l’autocoscienza è indipendente dal mondo esterno.

Certo è che questo interrogativo ci lascia molto destabilizzati,perchè effettivamente ci viene molto difficile capire come l’io in queste condizioni possa avere una autocoscienza di sè!

 

E ancora, se avesse una autocoscienza di sè come sarebbe? Come l’io rappresenterebbe se stesso?

Facciamo un esempio, se vedo una macchina davanti a me,ho pienamente consapevolezza di vedere quella macchina,per cui la guardo e dico: quella è una macchina diversa da me che sono qui che la guardo ,quindi io sono io e la macchina è la macchina, ma se ci pensiamo bene questa è una falsa rappresentazione dell’io perchè dicendo che io sono io,in realtà non so chi sono! L’unica rappresentazione che ho di me,è il mio corpo,ma IO non sono il mio corpo perchè l’autocoscienza,come ho detto mille volte non può trovarsi nella MATERIA!

Così posso guardare il mio corpo e dire nuovamente che io sono io,ma il mio corpo non può rappresentare il mio io,in quanto il mio io prescinde dal corpo,esiste anche senza il mio corpo!

Da quanto detto devo concludere che nessuno di noi può avere la rappresentazione esatta del suo io!

Per essere ancora più chiaro,io non sono il mio corpo,alto,basso,magro,biondo ecc. in quanto il mio esistere prescinde dal corpo.

Ma allora chi sono io???

Per avere la risposta a questa domanda purtroppo,dobbiamo aspettare di liberarci dal corpo e quindi da ogni rapporto col mondo esterno.

Certo è che l‘io ,cioè la consapevolezza di sè, NON si trova nel cervello,come ho spiegato ampiamente  e quindi è logico che, potremmo avere la sua rappresentazione reale solo nel Trascendente.

 

E’ altrettanto molto difficile per noi,se non impossibile,immaginare che tipo di rappresentazione del nostro “io” potremmo avere nel trascendente!

La rappresentazione del nostro “io” che abbiamo nell’immanente è solo apparetne,illusoria e non sostanziale!

 

 

Tralascio di sviluppare tutti i pensatori  successivi che si sono succeduti nel tempo,perchè li ritengo,da questo punto di vista, molto meno importanti e significativi .Farò solo un generico elenco.

 

 – Plotino – Anassagora – Parmenide – Agostino – Anselmo d’Aosta – Tommaso d’aquino – Alberto Magno – San Bonaventura – Nicola Cusano – Telesio – Tommaso Campanella – Cartesio – Spinoza – Leibniz – Kant – Ficht – Schelling – Hegel – Marx – Schopenhauer – Nietzsche – Freud – Heidegger – Jaspers – buddismo – Jung – Jacques Lacan

 

ULTIMA DOMANDA

Ma allora,i sentimenti,comprese tutte le altre facoltà mentali:

– autocoscienza

– linguaggio simbolico

– ragionamento astratto

– trasmissione culturale

– ragione

– creatività

– introspezione

– arti

– musica

– letteratura

– auto-controllo

– pianificazione ecc.

 

dove si trovano??

Questa è la nostra risposta

 

1) il nostro CERVELLO è semplicemente un  Hardware come quello di un PC, formato solamente da MATERIA  ordinaria,entrambi sono formati solo ed esclusivamente da: elettroni, neutroni, protoni, quark, atomi ecc. con la sola differenza che questi elementi,nell’Hardware di un PC si fermano nella loro organizzazione a livello di ATOMI, mentre nel CERVELLO si organizzano fino al livello di DNA, MOLECOLE, NEURONI.

 

– Materia ordinaria

In fisica classica, con il termine materia, si indica genericamente qualsiasi oggetto che abbia massa e che occupi spazio; oppure, alternativamente, la sostanza di cui gli oggetti fisici sono composti, escludendo quindi l’energia, che è dovuta al contributo dei campi di forze.

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La materia, ovvero tutto ciò che vedi e che ti circonda è formata da ATOMI.

L’ATOMO è costituito da particelle ancora più piccole, chiamate PARTICELLE SUBATOMICHE.

In un atomo è presente un NUCLEO intorno al quale ruotano delle particelle aventi carica elettrica negativa chiamate ELETTRONI.

Ebbene ,anche la struttura più piccola che forma la materia è costituita solo ed esclusivamente da:

elettroni,neutroni,protoni,quark, ecc.

 

DNA

L’acido desossiribonucleico (in sigla DNA, dall’inglese DeoxyriboNucleic Acid; meno comunemente, in italiano, anche ADN) è un acido nucleico che contiene le informazioni genetiche necessarie alla biosintesi di RNA e proteine, molecole indispensabili per lo sviluppo ed il corretto funzionamento della maggior parte degli organismi viventi.

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– questo è il DNA

– il DNA è una struttura a doppia catena,formata da Nucleotidi,che sono costituiti da tre componenti fondamentali,un gruppo fosfato, uno zucchero pentoso e una base azotata. Le basi azotate sono 4 : adenina, timina, citosina, guanina

Ebbene questa è la struttura più complessa mai realizzata dalla NATURA ed è quella che è alla base della nostra vita.

Qualunque essere vivente nasce da questa struttura.

Se noi andiamo ad analizzare nei minimi particolari questa struttura,ci accorgeremo che essa è formata solo ed esclusivamente da: elettroni,neutroni,protoni,quark,atomi ecc.

 

 

Molecole

In fisica e chimica, la molecola (dal latino scientifico molecula, derivato a sua volta da moles, che significa “mole”, cioè “piccola quantità”) è un’entità elettricamente neutra composta da due o più atomi uniti da un legame covalente.

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– ebbene,anche questa struttura è formata solo ed esclusivamente da: elettroni,neutroni,protoni,quark,atomi  ecc.

 

Neuroni

Il neurone è l’unità cellulare che costituisce il tessuto nervoso, il quale concorre alla formazione del sistema nervoso, insieme alle cellule della neuroglia e al tessuto vascolare. Grazie alle sue peculiari proprietà fisiologiche e chimiche è in grado di ricevere, elaborare e trasmettere impulsi nervosi sia eccitatori che inibitori, nonché di produrre sostanze denominate neurosecreti.

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– ebbene,questa è la struttura completa di un NEURONE in tutti i suoi particolari,se noi andiamo a guardare in profondità da che cosa è formato un neurone,vedremo ancora una volta solo ed esclusivamente:

elettroni,neutroni,protoni,quark,atomi, ecc.

 

– quindi,come ho detto all’inizio nella premessa, il nostro CERVELLO è formato solo ed esclusivamente da MATERIA,nulla più.

– ma a questo punto dobbiamo fare subito una grossa precisazione che distingue un Hardware di un PC dal nostro CERVELLO e come ho già detto all’inizio,consiste nel fatto che:

– l’Hardware di un PC  nella sua struttura materiale si ferma allo stadio di ATOMO,quindi si tratta di materia inorganica,che non può produrre niente,tale è e tale rimane

– il CERVELLO è invece formato da una materia che è molto più organizzata e che prende il nome di materia organica,la quale ha la capacità di produrre altre strutture viventi fino all’UOMO

Precisato tutto questo,dobbiamo fare un’altra differenza fondamentale fra un Hardware di un PC  ed il nostro CERVELLO che è la seguente.

 

2) nell’Hardware di un PC  scorrono solo ed esclusivamente correnti elettroniche,cioè fatte da elettroni.

Ho già mostrato nell’immagine dell’atomo che cosa sia un elettrone (vai a vedere sopra).

3) nel CERVELLO umano (e non solo), scorrono solo impulsi “elettrici” formati da “correnti” ovvero da flussi ionici,cioè fatti da ioni e non da elettroni (gli elettroni fanno parte degli Ioni).

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– per IONE si intende un atomo che ha assunto o perso una o più cariche elettriche

– nello Ione negativo,come vedi,è stato assunto 1 elettrone ed infatti ci sono 2 cariche elettriche positive nel nucleo ,mentre all’esterno ci sono 3 cariche negative

– nello Ione positivo è stato perso 1 elettrone,infatti all’interno ci sono 2 cariche positive mentre all’esterno è rimasta 1 sola carica negativa

 

 

– Dopo tutte queste premesse dobbiamo parlare di un elemento che è ancora più importante dell’ Hardware

– come sapete, se prendiamo un HARD DISK  vergine e lo mettiamo in un PC,non funziona nulla,cioè non potremo mai fare tutte quelle belle cose che normalmente facciamo con un PC, perchè?

– perchè, affinchè il PC  possa funzionare correttamente dobbiamo mettere un Software sull’HD,che contenga tutti i PROGRAMMI che poi ci faranno fare col PC quello che tutti conoscono: vedere immagini,scrivere,fare calcoli,modificare foto,parlare ecc.

 

ATTENZIONE

– se io adesso ti dicessi che il nostro CERVELLO è esattamente paragonabile ad un HARD DISK  e cioè che da solo non potrebbe fare assolutamente niente, forse rimarresti  sconcertato,incredulo, ti chiederesti: ma come? Non è possibile!

Quindi secondo te il nostro cervello può dire: io vedo,io parlo,io capisco,io amo,io odio,ecc… quindi,tu dici che il nostro cervello funziona eccome!

– purtroppo devo deluderti,ma non è esattamente così!

– cercherò di essere il più chiaro possibile con un esempio esplicativo

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– come vedi in modo molto schematico, nel cervello ci sono tante aree ognuna delle quali è adibita ad una certa funzione

– dalla periferia del nostro corpo partono tutti gli stimoli sensoriali che, attraverso le vie nervose,arrivano fino al cervello

 

Recettori sensoriali

– I recettori sensoriali si classificano in base alla provenienza dello stimolo:

 

Telecettori: sensibili a stimoli provenienti da lontano.

Esterocettori: sensibili a stimoli provenienti da fonti esterne vicine al corpo.

Interocettori: sensibili a fenomeni provenienti dall’interno dell’organismo.

Propriocettori: sensibili a stimoli provenienti dalle articolazioni, dai muscoli e dai tendini. Servono a sentire dove si trova il nostro corpo nello spazio.

 

Si possono classificare anche in base al tipo di stimolo a cui sono sensibili:

 

Chemiorecettori: ricevono stimoli chimici come, ad esempio, il gusto e l’olfatto.

Meccanocettori: ricevono stimoli come pressione, tocco e dolore. Il tatto e l’udito fanno parte di questa classe.

Termorecettori: ricevono stimoli termici.

Fotorecettori: capaci di captare l’energia luminosa come, ad esempio, la vista.

stato-acustici : percepiscono lo stato di equilibrio del corpo, stabiliscono l’orientamento del corpo nello spazio e percepiscono i suoni.

Elettrorecettori percepiscono intensità e variazioni del campo elettrico

 

Infine sono classificabili anche in base al loro adattamento sensoriale, cioè alla possibilità di far diminuire la frequenza di uno stimolo prolungato nel tempo.

 

Fasici o Dinamici: Si adattano facilmente. Ad esempio l’olfatto.

Tonici o Statici: Si adattano poco o per niente. Per esempio i termocettori.

Alcuni esempi di recettori sensoriali

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Ecc…

 

– Da tutti questi recettori e da altri,partono i vari stimoli che arrivano al cervello attraverso  vie nervose  specifiche.

 

PRIMA NOTA

– mettiti bene in testa che (come ho già più volte detto), da tutti questi recettori sensoriali partono solo ed esclusivamente degli stimoli rappresentati da reazioni elettrochimiche formate da: elettroni,neutroni,protoni,quark,atomi ecc… cioè MATERIA.

Spero che ti sia entrato bene nella testa!

“Repetita iuvant!”

 

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Vie nervose

– come vedi bene in questa immagine,dalle varie parti del corpo: Volto,arto superiore,tronco,arto inferiore,ecc… i vari stimoli seguono le vie nervose che portano al cervello in tutte le varie aree specifiche per riceverle.

 

SECONDA  NOTA

– mettiti bene in testa che (come ho già più volte detto), da tutte queste vie nervose passano solo ed esclusivamente degli stimoli rappresentati da reazioni elettrochimiche formate da: elettroni,neutroni,protoni,quark,atomi ecc… cioè MATERIA.

Spero che ti sia entrato bene nella testa!

“Repetita iuvant!”

 

Zone di ricezione cerebrali

– farò solo qualche esempio per farti capire meglio

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– ogni volta che guardi qualcosa,i raggi luminosi  (onde elettromagnetiche) ti entrano nell’occhio dove si convertono in reazioni elettrochimiche che arrivano   all’area 17 di Brodman  che è appunto l’area adibita a ricevere gli stimoli visivi.

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Corteccia uditiva

– questa zona del cervello rappresenta la parte adibita alla ricezione dei segnali acustici.

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– corteccia gustativa

quando mangi  i sapori vanno a finire in questa area cerebrale.

 

TERZA  NOTA

– mettiti bene in testa che (come ho già più volte detto), in  tutte queste aree specifiche cerebrali  arrivano  solo ed esclusivamente degli stimoli rappresentati da reazioni elettrochimiche formate da: elettroni,neutroni,protoni,quark,atomi ecc… cioè MATERIA.

Spero che ti sia entrato bene nella testa!

“Repetita iuvant!”

– penso che come esempi siano sufficienti a farti capire,anche se potrei farne altri.

 

Bene – DOMANDA

– alla fine di questo lungo percorso una domanda nasce spontanea: ma secondo te,è mai possibile che una reazione elettrochimica  formata solo ed esclusivamente da: elettroni,neutroni,protoni,quark,atomi ecc… ,cioè da MATERIA,che arriva in una certa zona cerebrale (pure MATERIA),per esempio gusto,vista,udito,ecc… possa far dire A QUESTA ZONA CEREBRALE,CIOE’ ALLA MATERIA: io vedo,io sento,io gusto,ecc…” cioè,se non hai ancora capito,te lo spiego meglio,una reazione elettrochimica formata da MATERIA può mai avere la consapevolezza di se’??”.

 

Una reazione chimica cerebrale è paragonabile a qualunque altro fenomeno naturale come l’alba,il tramonto,il caldo,il freddo ecc…, sono fenomeni naturali che NON hanno “coscienza di sè” ,avvengono e basta!

Ma quando ti arriva nel cervello una reazione elettrochimica,pura MATERIA, quindi inconsapevole di sè come mille altre reazioni chimiche che avvengono in natura  e tu dici: “io sento,io vedo,io tocco,io sento il sapore,ecc…,a quel punto vuol dire che nel tuo cervello esiste un’altra realtà,invisibile,che si chiama con un solo nome: AUTOCOSCIENZA.

– e questa  AUTOCOSCIENZA  non può appartenere a nessuna reazione elettrochimica ovvero alla MATERIA inerte!

– questa AUTOCOSCIENZA  rappresenta  ciò che fa funzionare il nostro cervello come un software fa funzionare un Hard Disk,

– questa AUTOCOSCIENZA rappresenta per noi il nostro “Software” ,non fa parte del cervello ma ,in qualche modo,lo influenza,è in rapporto con lui e si può chiamare in mille modi,lascio a te la scelta, io preferisco chiamarla ANIMA.

 

Ultima considerazione finale NECESSARIA

Tu sai bene che il MATERIALISMO si basa sulla dimostrazione scientifica di un qualunque evento naturale,ebbene,qualunque cosa succeda in natura,per essere considerata vera,DEVE essere DIMOSTRATA con un esperimento scientifico ripetibile in qualunque momento a conferma di quanto riscontrato.

Ebbene,ci sono scienziati materialisti che lavorano da decine di anni nel tentativo di dimostrare che da una reazione elettrochimica fatta da MATERIA  inerte possa  nascere la “consapevolezza di se ovvero più semplicemente l’autocoscienza“.

NESSUNO scienziato,fino ad oggi,ci è mai riuscito e statene certi che, NESSUNO ci riuscirà da qui all’ETERNITA’.

 

La loro è solo e soltanto  una arrogante PRESUNZIONE ,e se non riescono a capire questo dopo tanto tempo perso inutilmente,vuol dire semplicemente ed irrevocabilmente che sono solo dei “minus abiens!”

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