I blog di Alessioempoli

Data 1 dicembre 2017

L’UNIVERSO – 2

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             L’UNIVERSO – 2

 

 

TEORIA DELLA RELATIVITA’ GENERALE

 

EINSTEIN

 

ALBERT EINSTEIN (Ulma 14.03.1879 – Princeton 18.04.1955),nacque da genitori ebrei.

In una sua autobiografia Einstein cita un’episodio di quando era molto giovane,quando aveva 12 anni,egli dice che a quell’età ebbe una crisi religiosa  , si interessò di religione e si poneva le domande che si pongono molte persone e cioè chi siamo,da dove veniamo,dove andiamo e per un certo periodo della sua vita si diede risposte di tipo teologico e cioè che ci ha fatti Dio e quindi seguiamo i suoi disegni,la sua volontà. Egli dice che quella crisi della sua vita durò molto poco,e dopo gli si presentò davanti una via alternativa,che non era la via della religione ma quella della scienza. Da quel momento egli affrontò queste problematiche con la scienza.

 

E’ noto che i risultati scolastici di Einstein non fossero brillanti,detestava il sistema autoritario di insegnamento tedesco ed entrò ben presto in conflitto con i professori;quando cercò di essere ammesso al Politecnico di Zurigo,non avendo la regolare licenzia media,fu rifiutato e non riuscì nemmeno a superare gli esami di ammissione. Il direttore del Politecnico,tuttavia,rimase impressionato dalle capacità mostrate dal ragazzo nelle materie scientifiche e lo esortò a non rinunciare,l’anno successivo venne accettato al Politecnico e decise di dedicarsi alla fisica.

 

Nel 1900 dopo la laurea,venne assunto all’Ufficio Brevetti di Berna,un lavoro modesto che gli consentiva però di dedicare gran parte del suo tempo allo studio e infatti di lì a pochi anni fu in grado di pubblicare 3 articoli che segnarono il suo ingresso nel mondo scientifico,il primo di questi articoli conteneva un’esposizione completa della TEORIA DELLA RELATIVITA’ RISTRETTA ,il secondo sulla interpretazione dell‘EFFETTO FOTOELETTRICO gli valse il Premio Nobel per la fisica,ma la rivoluzione scientifica di Einstein era appena cominciata. L’anno successivo vinse il dottorato e cominciò la sua carriera universitaria. Undici anni più tardi,nel 1916 pubblicò un articolo intitolato : I FONDAMENTI DELLA TEORIA DELLA RELATIVITA’ GENERALE,frutto di oltre 10 anni di studio e che lui stesso considerò il suo maggior contributo scientifico. Intanto però era scoppiata la prima guerra mondiale,all’inizio degli anni 30 dovette rifugiarsi negli Stati Uniti,mentre in Germania i nazisti etichettavano la sua opera come “Fisica ebrea” in contrasto con la “Fisica tedesca o ariana”. Allora Einstein rinunciò alla cittadinanza tedesca e svizzera e naturalizzato americano rimase a Princeton fino alla morte.

 

Nel 1905 Einstein pubblicava la prima parte della Teoria della Relatività,una teoria che avrebbe cambiato per sempre la nostra visione del mondo ma che rappresentò anche l’inizio di un sogno,cioè quello di ricostruire in un’UNICA TEORIA tutte le leggi della natura.

 

 L’Universo secondo Einstein non poteva essere casuale,disarmonico e complicato oltre ogni limite,l’universo doveva mostrare nella sua natura più profonda, bellezza,semplicità ed eleganza. Ma Einstein morì senza poter vedere realizzato il suo sogno,successivamente molti scienziati ci hanno provato fino a giungere molto vicini al suo desiderio.

 

SPAZIO – TEMPO____________________________________________________

 

a) Il TEMPO nella concezione Classica era concepito come ASSOLUTO e spesso distaccato dal mondo fisico. Aristotele lo definiva come “la misura del movimento“.

 

b) Lo SPAZIO inoltre era regolato dalla Geometria Euclidea. In tale geometria,l’invariante fondamentale è la distanza fra due punti.

 

In parole semplici,nella Geometria Euclidea e nella Fisica pre-relativistica,la lunghezza di un oggetto non cambia quando questo si sposta o ruota nello spazio.

Schematizzando ancora di più possiamo dire che nella Concezione Classica di “continuum” le cose venivano viste così:

 

Lo SPAZIO è formato da un insieme di punti geometrici,quindi se consideriamo un punto A ed un punto B,fra loro ci sarà una certa Distanza D che non può variare.

Se consideriamo un punto A e un punto B ad una certa distanza fra loro ed andiamo da A a B con una velocità costante v,il Tempo  per passare da A a B rimarrà sempre lo stesso.

 

Einstein partendo dalle osservazioni dei suoi predecessori aderisce ad un programma classico che tuttavia arriverà a rivoluzionare  introducendo una concezione relativistica di SPAZIO-TEMPO.

 

 

– L’Universo è comunemente definito come il complesso di tutto lo spazio e di ciò che contiene, il che comprende tutta la materia e l’energia, i pianeti, le stelle, le galassie e il contenuto dello spazio intergalattico ed in particolare lo spazio-tempo.

 

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ACCELERAZIONE E GRAVITA’

 

Einstein aveva parlato di sistemi che devono muoversi uno rispetto all’altro con un MOTO RELATIVO UNIFORME,cioè con una VELOCITA’ COSTANTE,quindi senza accelerazioni. Però nella nostra vita le accelerazioni sono fondamentali,per esempio una macchina passa da una velocità zero ad una di crociera con una certa accelerazione,senza un trattamento delle accelerazioni la fisica di Einstein sarebbe stata incompleta.

 

Allora dopo il 1905 Einstein incominciò a pensare che cosa succede quando due sistemi che si muovono uno rispetto all’altro non hanno una velocità costante ma hanno una accelerazione.

Nel 1907 Einstein era seduto sulla sua poltrona e gli venne in mente un’idea che lui stesso descrisse come la più importante della sua vita.

L’idea è semplicemente questa: se uno cade da una finestra non dovrebbe accorgersi dell’effetto della gravità,questa idea della caduta libera fu poi ripresa con la Metafora dell’ascensore.

 

 

METAFORA DELL’ASCENSORE

 

se l’ascensore si stacca dalla corda e cadiamo ci sembrerebbe che la forza di gravità fosse scomparsa durante la caduta libera. Ciò perchè un’ACCELERAZIONE può provocare l’annullamento della gravità.

 

Al contrario quando l’ascensore parte,sentiamo una forza sulle nostre gambe che ci tira in basso,quindi l’ACCELERAZIONE che sta tirando in alto produce un effetto simile alla GRAVITA’ .

 

CONCLUSIONE: l’ACCELERAZIONE e la GRAVITA‘ sono due aspetti di qualcosa di più fondamentale.

 

MASSA INERZIALE

cioè il fatto che un corpo opponga resistenza quando vogliamo accelerarlo,per esempio se ci mettiamo a spingere una macchina ferma. Tanto più la macchina è pesante e tanto più si oppone alla nostra spinta.

 

MASSA GRAVITAZIONALE (PESO)

il peso invece misura la GRAVITA’,il peso è quello che misuriamo semplicemente sulla bilancia.

Einstein disse che la Massa Inerziale e la Massa Gravitazionale sono esattamente la stessa cosa.

 

Da quì partì la seconda rivoluzione che si chiama RELATIVITA’ GENERALE,in cui Einstein produsse una nuova teria della GRAVITA’ riducendo la Gravità alla GEOMETRIA.

 

EQUIVALENZA MASSA-ENERGIA

Einstein dice che c’è un’equivalenza fra MASSA ed ENERGIA,cioè l’energia è proporzionale alla massa moltiplicata per il quadrato della luce.

Tutti conoscono la formulina famosa: e=mc2

Si deduce facilmebnte che da una piccola quantità di materia può essere generata una grandissima quantità di energia (bomba atomica).

 

L’uso della teoria della Relatività generale

 

Una volta stabilita la predominanza della gravitazione nelle strutture cosmiche, per avere modelli accurati del passato e del futuro dell’universo bisogna avere una teoria anch’essa accurata della gravitazione dei corpi. La miglior teoria in merito è la teoria della relatività generale di Albert Einstein, la quale finora ha superato con successo ogni test sperimentale eseguito. Le previsioni cosmologiche effettuate con essa appaiono, con l’osservazione astronomica, corrette, così non vi sono ragioni per adottare una teoria differente.

 

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In altre parole,poichè il sole deforma lo spazio intorno a sè,l’onda radio inviata tra la Terra e la sonda,non può arrivare dall’una all’altra seguendo una linea retta,ma sarà deviata leggermente a causa della curvatura spazio-temporale.

 

 

ONDE GRAVITAZIONALI

 

– le stelle sono sferiche perchè la gravità attira verso il centro la massa del gas,mentre la pressione spinge questo gas verso l’esterno e questo delicato equilibrio dà una forma sferica alla stella.

– le onde gravitazionali sono ciò che è rimasto della grande esplosione del Big Bang

– le onde gravitazionali sono perturbazioni che viaggiano alla velocità della luce

 

 

 

LA NUOVA IDEA DI UNIFICAZIONE_____________________________

 

La TEORIA DELLA RELATIVITA’ GENERALE e la MECCANICA QUANTISTICA  sono INCOMPATIBILI fra loro.

 

Conciliare la teoria della Relatività GENERALE e la Meccanica Quantistica è esattamente il fine ultimo di STEPHEN HAWKING,in modo da riunire le due teorie in un’unica TEORIA DEL TUTTO.

 

La Meccanica Quantistica afferma che nello spazio non esiste il VUOTO,perchè tutto è riempito da coppie di particelle. Lo spazio ci appare vuoto alla vista ,ma le osservazioni a livello microscopico rivelano che non è così e infatti,è pieno di particelle virtuali che si originano e poi si annientano a vicenda. Nello spazio le onde di energia creano microparticelle,ciascuna delle quali ha un’antiparticella,una a carica NEGATIVA  ,l’altra POSITIVA,le coppie si distruggono reciprocamente al momento della collisione.

 

Einstein arrivò a concepire le tre dimensioni dello SPAZIO  e la dimensione unica del TEMPO come entità legate da un unico TESSUTO SPAZIO-TEMPORALE,sperava che comprendendo la GEOMETRIA DEL TESSUTO a 4 dimensioni,fatto da SPAZIO e TEMPO,potesse parlare di oggetti che si spostano sulla superfice spazio-temporale. Come in un tappeto elastico,il tessuto si inarca e si distende con il peso di pianeti e astri,la CURVATURA del TESSUTO SPAZIO-TEMPO crea ciò che noi percepiamo come GRAVITA‘.

 

 La Terra si mantiene in orbita non perchè è attratta dal Sole come diceva Newton,ma perchè segue la deformazione del tessuto spaziale prodotta dal Sole.

 

Einstein definì la FORZA DI GRAVITA’ come la CURVATURA che si forma nel Tessuto Spazio-temporale e chiamò questo nuovo concetto col nome di RELATIVITA’ GENERALE.

 

Ma Einstein non era ancora contento in quanto voleva raggiungere un obiettivo ancora più ambizioso e cioè voleva unificare la FORZA DI GRAVITA’ con l‘ELETTROMAGNETISMO.

 

L’Elettromagnetismo era una conquista recente,e ci eravamo già accorti che l’ELETTRICITA’ ed il MAGNETISMO erano in qualche modo legati fra loro. Se infatti andiamo ad esempio su una montagna durante un temporale,e teniamo una bussola in mano,possiamo vedere che al momento della scarica del fulmine,le particelle elettricamente cariche del fulmine creano un CAMPO MAGNETICO e  l’ago della bussola comincia a girare rapidamente.

 

Fu il fisico scozzese  JAMES CLERK MAXWELL (Edimburgo 13.06.1831 – Cambridge 5.11.1879) il primo a dimostrare che il CAMPO ELETTRICO e MAGNETICO si propagano attraverso lo spazio sotto forma di ONDE alla velocità costante della luce. Maxwell sviluppò 4 eleganti equazioni matematiche che unificavano Elettricità e Magnetismo in un’unica forza chiamata ELETTROMAGNETISMO.

 

Einstein pensava che unificando la sua teoria con quella di Maxwell,sarebbe arrivato alla EQUAZIONE UNICA per descrivere l’Universo intero.Perchè cercava la legge di unificazione dell’Universo,la risposta è che Einstein voleva veramente conoscere il PROGETTO DIVINO,voleva avere la visione totale.

 

Oggi l’obiettivo della TEORIA DELLE STRINGHE è unificare la conoscenza del tutto proprio come voleva fare Einstein.

 

Ma Einstein incontrò alcune difficoltà.

Si pensa che la GRAVITA’ sia una forza incontrastabile,ma rispetto all’elettromagnetismo la gravità è una forza MOLTO DEBOLE,a livello dei singoli ATOMI la forza di gravità è molto piccola

 

Secondo Einstein l’Universo è un sistema ordinato e prevedibile,ma NIELS BOHR (Copenaghen 7.10.1885 – Copenaghen 18.11.1962) non era daccordo perchè secondo lui a livello di ATOMI  e PARTICELLE il mondo è come il gioco delle PROBABILITA‘,cioè regna l’incertezza.

 

Secondo la MECCANICA QUANTISTICA si può solo PREVEDERE LA PROBABILITA’ con cui si verifica un evento.

 

L’idea che l’uomo possa calcolare solo la PROBABILITA’ che le cose risultino in un modo o nell’altro fu molto combattuta da Einstein,egli usava una frase tipica e diceva che “Dio non tira i dadi”,tuttavia un esperimento dopo l’altro dimostrò che Einstein aveva torto e che la Meccanica dei QUANTI descrive come funziona il mondo a livello delle PARTICELLE SUBATOMICHE.

 

Nel 1930 la ricerca di Einstein sull’Unificazione si era arenata,mentre la FISICA QUANTISTICA svelava i segreti dell’ATOMO.

 

Gli scienziati conclusero che GRAVITA’ ed ELETTROMAGNETISMO  non sono le uniche forze a governare l’Universo ,ma indagando sulla struttura dell’atomo scoprirono altre due forze:

 

FORZA NUCLEARE DI INTERAZIONE FORTE

 

che agisce come un forte collante che tiene insieme il NUCLEO dell’Atomo legando i PROTONI ai NEUTRONI. Questa forza è quella delle esplosioni nucleari. Scindendo l’atomo si libera una quantità enorme di energia distruttiva

 

FORZA NUCLEARE DI INTERAZIONE DEBOLE

 

che consente ai NEUTRONI  di trasformarsi in PROTONI con una conseguente emissione di RADIAZIONI,questa forza è responsabile della RADIOATTIVITA’.

 

La MECCANICA QUANTISTICA spiega come le forze della natura agiscono nell’infinitamente piccolo, ma non tratta della GRAVITA’.

 

Negli ultimi anni Einstein prese le distanze dal mondo della fisica e smise di leggere le pubblicazioni degli esperti,probabilmente non conosceva neppure la Forza Nucleare Debole,non se ne curava,continuò a lavorare sull’interrogativo che da sempre lo appassionava.

 

Quando i teorici della fisica cominciarono ad indagare sull’Atomo,Einstein scomparve dallo scenario in modo netto,come se avesse scelto di ignorare gli ultimi esperimenti di fisica,ciò significa che le leggi della meccanica quantistica non rivestono alcun ruolo nel proseguimento della sua ricerca. Nella memoria collettiva Einstein è lo scienziato geniale che ormai anziano ha dato il via ad una rivoluzione da cui però è stato tagliato fuori.

 

E’ come se un fenomenale squadrone di cavalleria cercasse di contrastare con i suoi uomini a cavallo un mondo fatto di mitragliatrici.

 

Il 18.07.1955 Einstein morì e per molti anni sembrò che il sogno di riunire tutte le forze in una sola teoria fosse morto con lui.

Lo studio dell’unificazione cade nel dimenticatoio della fisica ,quando Einstein muore negli anni 50,non ci sono altri fisici che si occupano seriamente della questione.

 

Da allora la fisica è divisa in due branche:

 

– una usa la TEORIA DELLA RELATIVITA’ per studiare oggetti grandi e pesanti come gli Astri,le Galassie e l’Universo nel suo insieme;

 

– L’altra usa la MECCANICA QUANTISTICA per studiare gli elementi più piccoli come Atomi e Particelle

 

è come avere due famiglie che non vanno daccordo e non si parlano mai pur vivendo sotto lo stesso tetto.

 

Sembra che non sia possibile conciliare la Meccanica Quantistica e la Teoria della Relatività in un’unica teoria in grado di spiegare l’Universo a tutti i livelli.

 

La comprensione dell’Universo ha comunque fatto negli anni enormi progressi,ma c’è un vicolo cieco,nel cosmo ci sono regni sconosciuti che non capiremo mai finchè non si trova una TEORIA UNIFICATRICE del tutto,questo diventa particolarmente evidente nelle profondità di un BUCO NERO.

 

L’astronomo tedesco KARL SCHWARZSCHILD (Francoforte sul Meno 9.10.1873 – Potsdam 11.05.1916) fu il primo a parlare di Buchi Neri,mentre era soldato al fronte nella prima guerra mondiale risolse le equazioni della Teoria della Relatività in un modo nuovo e sorprendente. Tra un calcolo e l’altro delle traiettorie dell’artiglieria,egli immaginò che una massa enorme di materia come quella di una Stella densa concentrata su una piccola superficie,avrebbe deformato così profondamente la struttura SPAZIO-TEMPO che neanche la LUCE sarebbe sfuggita alla sua attrazione gravitazionale. Per decenni i fisici furono scettici di fronte a questi calcoli,oggi i Telescopi satellitari che studiano le profondità dello spazio scoprono regioni con un’enorme attrazione gravitazionale che molti scienziati ritengono essere dei Buchi Neri.

La Teoria di Schwarzschild ora è una realtà.

 

Ora la domanda è la seguente: se si vuole capire che cosa succede nella profondità di un Buco Nero,dove un’intera Stella viene ridotta ad un granellino,si usa la Teoria della Relatività per via della massa della Stella o la Quantistica per via delle sue minuscole dimensioni?

 

Poichè il centro di un Buco Nero è sia PICCOLO che PESANTE,è inevitabile dover ricorrere ad entrambe le teorie  insieme,se si mettono insieme le due teorie nel contesto dei buchi neri,esse entrano in conflitto e si ottengono previsioni insensate,ma l’Universo deve avere una sua logica.

 

La QUANTISTICA  va bene per le cose PICCOLE,la TEORIA DELLA RELATIVITA‘ va bene per Astri e Galassie,ATOMI e GALASSIE fanno parte dello stesso UNIVERSO,ci deve essere una TEORIA applicabile a tutto,non si può avere una teoria per gli Atomi e una per gli Astri.

 

 

Con la TEORIA DELLE STRINGHE crediamo di aver trovato il modo per conciliare la teoria del grande con quella del piccolo e dare così una spiegazione logica dell’Universo su tutte le scale.

Al posto di un’infinità di particelle,la Teoria delle Stringhe sostiene che ogni cosa nell’Universo,dalle forze alla materia,è composta da un unico ingrediente,da minuscoli anelli di energia vibrante detti STRINGHE.

 

La Teoria delle Stringhe fu battezzata come LA TEORIA DEL TUTTO.

 

Le Stringhe sono elementi infinitamente più piccoli dell’Atomo,dei suoi elementi costituenti e persino dei Quark,sono anelli di energia vibrante e con le loro diverse vibrazioni conferiscono alle particelle le loro proprietà distintive,l’Universo appare così come una grande sinfonia cosmica.

 

 

FRASI CELEBRI DI EINSTEIN

 

– Chi non ammette l’insondabile mistero non può neanche essere uno scienziato.

– Se solamente avessi saputo,sarei diventato un orologiaio. (Riflessione dopo la bomba atomica)

– La Gravità non può essere considerata  colpevole se la gente si innamora.

– L’educazione è quello che rimane quando si dimentica tutto ciò che si è appreso in collegio.

– Cento volte al giorno ricordo a me stesso che la mia vita interiore ed esteriore è basata sul lavoro di altri uomini,vivi e morti e che io devo fare il massimo sforzo per dare nella stessa misura in cui ho ricevuto.

– Se la mia teoria della relatività avrà successo,la Germania mi dichiarerà tedesco,e la Francia dirà che sono un cittadino del mondo.

– Se la mia teoria risulterà sbagliata,la Francia dirà che sono tedesco e la Germania dichiarerà che sono ebreo.

– Da quando i matematici hanno invaso la teoria della relatività,io stesso non la capisco più.

– La mente umana deve prima costruire le forme,indipendentemente,prima di poterle trovare nelle cose.

– La scienza senza religione è zoppa;la religione senza scienza è cieca.

– Ognuno di noi visita la Terra involontariamente e senza invito. Per me è sufficiente interrogarmi sui suoi segreti.

– Non preoccupatevi delle vostre difficoltà in matematica,vi assicuro che le mie sono maggiori.

– La cosa più incomprensibile sul mondo è che sia comprensibile.

– Una bella signora conoscendo l’intelletto di questo distaccato scienziato,gli espose la seguente possibilità: “signore,con la sua intelligenza e con la mia bellezza potremmo avere dei figli perfetti”.

Al che Albert rispose: “signorina non ha pensato alla possibilità che vengano con la mia  bellezza e con la sua intelligenza?”.

– Quando ci è concesso l’insegnamento,questo si deve percepire come un prezioso regalo  e non come un duro compito,quì è la differenza del trascendentale.

– E’ possibile che tutto possa essere descritto scientificamente,ma non avrebbe senso,sarebbe come se descrivessimo una sinfonia di Beethoven come una variazione nelle pressioni di onde. Come descriveremmo la sensazione di un bacio o il “ti voglio bene” di un bambino?

– Una ragione per cui la matematica gode di una stima speciale su tutte le altre scienze,è che le sue leggi sono assolutamente certe e indiscutibili,mentre le altre scienze sono fino ad un certo punto discutibili e in pericolo costante  di essere abbattute da fatti appena scoperti.

– L’immaginazione è più importante della conoscenza.

– Se vuoi descrivere la verità,lascia l’eleganza  dal sarto.

– Davanti a DIO siamo tutti ugualmente saggi,ugualmente tonti.

– La cosa più bella che possiamo sperimentare  è il mistero;è la vera fonte di tutta l’arte e la scienza.

– A volte si paga tanto per cose che si possono ottenere per niente.

– Non so quale armamento si utilizzerà per la Terza Guerra Mondiale,ma la Quarta guerra Mondiale si farà con bastoni e pietre.

– I grandi spiriti hanno sempre incontrato violenta opposizione da parte dei mediocri. Questi ultimi non possono capire perchè un uomo non soccombe passivamente a pregiudizi ereditari ma,onestamente e con coraggio,usa la sua intelligenza.

– E’ più facile distruggere un Atomo che un pregiudizio.

– Ci sono solo due cose infinite: l’Universo e la Stupidità Umana,però non sono molto sicuro della prima;della seconda posso osservare come ci distruggiamo solo per dimostrare  chi è più forte.

– Ci sono due modi per vivere una vita: il primo è pensare che niente è un miracolo,il secondo è pensare che tutto è un miracolo. Ciò di cui sono sicuro è che Dio esiste.

– Il segreto della creatività sta nel dormire bene e aprire la mente alle possibilità infinite. Cos’è un uomo senza sogni?

– Non penso al futuro perchè arriverà anche troppo presto.

– Spero che non siamo un sogno che Dio sogna o il nostro futuro sarà molto relativo.

 

 

PRIMA CONCLUSIONE

 

EVOLUZIONISMO ( in senso materialista)

ATEISMO

– TEORIA DEL TUTTO

 

sono delle grandi stupidaggini; dell’Evoluzionismo e dell’Ateismo ho già parlato; perchè la Teoria del tutto è solo un’UTOPIA irraggiungibile lo dirò più avanti.

 

 

SCIENZA E FILOSOFIA

 

Einstein in un suo scritto fa un disegnino molto semplice in cui si vede una linea orizzontale indicata con la lettera E,un cerchietto in alto da cui traccia delle delle righette che chiama S-S’-S” ecc. dalle quali partono dei trattini che ritornano alla retta E,dalla retta E al cerchietto vi è inoltre una linea curva con una freccetta sul cerchietto.

 

Questo è un disegno molto sintetico ma estremamente esplicativo che vuole dire quanto segue.

 

E = rappresenta le esperienze empiriche immediate che possiamo avere e dice che da queste esperienze possiamo risalire al cerchietto che rappresenta gli ASSIOMI, che sono il punto di partenza di ogni teoria,ma questo processo non è un processo logico, ma è qualcosa di intuitivo,di extralogico,di psicologico.

 

Poi quando siamo a livello degli Assiomi,allora con la logica possiamo DEDURRE degli ENUNCIATI  speciali S-S’-S” ecc. che sono deduzioni matematiche e che forse possono anche essere veri. Ma come facciamo a saperlo? Li confrontiamo con la base empirica! Ma tutti i giochi si fanno a livello degli Assiomi dove si passa da una Teoria all’altra.

Siamo cioè nel MONDO DELLE IDEE.

 

E qui Einstein ha elogiato i grandi filosofi del passato come KANT,HUME,SPINOZA. Einstein credeva in una grande unità culturale fra scienza e filosofia che secondo lui erano un solo bagaglio di concetti e non due cose separate.

 

Einstein dichiara di cogliere la rivelazione di Dio nell’armonia di tutto ciò che esiste,questa religiosità cosmica è il motivo più profondo e nobile della ricerca scientifica. Per Einstein chi non è più in grado di provare stupore  osservando il mondo,è per così dire morto,i suoi occhi sono spenti.

 

Chi invece riesce a cogliere il lato misterioso della vita e ne scopre il mistero attraverso la mente,costruisce un’immagine del mondo attraverso gli strumenti  della pura ragione e con gli strumenti dell’arte. Anche l’Artista attraverso l’impulso alla contemplazione delle cose mira al superamento del proprio io a favore delle intuizioni del tutto.

 

Un essere umano è parte di un tutto che chiamiamo Universo,una parte limitata nel tempo e nello spazio.

 

 

Scoperto l’oggetto astronomico più grande dell’universo

Le dimensioni della struttura – un ammasso di quasar – sono così impressionanti da rappresentare una sfida alla nostra attuale comprensione del cosmo.

 

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Alcuni astronomi hanno scoperto una struttura talmente grande che secondo la moderna teoria cosmologica non dovrebbe neanche esistere. Utilizzando i dati provenienti dallo Sloan Digital Sky Survey, un team internazionale di ricercatori ha scoperto un ammasso di quasar – galassie giovani e attive – che si estende per 4 miliardi di anni luce.

 

“Questa scoperta è stata una grande sorpresa. Batte ogni record cosmologico in quanto a grandi strutture rilevate nell’universo noto”, ha dichiarato Roger Clowes, astronomo alla University of Central Lancashire che ha diretto lo studio. Giusto per fare un confronto, la nostra galassia, la Via Lattea, si estende solamente per un centinaio di migliaia di anni luce, mentre il Superammasso Locale di galassie (detto anche Superammasso della Vergine, che contiene il Gruppo Locale all’interno del quale c’è la Via Lattea), si estende solamente per un centinaio di milioni di anni luce.

 

 

Un grattacapo gigante

 

Che i quasar potessero formare immensi ammassi grandi più di 700 milioni di anni luce era noto da tempo, spiega Clowes. Ma la dimensione epica di questo gruppo di 73 quasar, che se ne stanno a circa 9 miliardi di anni luce di distanza, ha lasciato gli astronomi a grattarsi la testa. Questo perché gli attuali modelli astrofisici sembrano indicare che il limite superiore per le dimensioni di una struttura del genere dovrebbe essere non più di 1,2 miliardi di anni luce.

“I risultati dello studio rappresentano una sfida per la nostra attuale comprensione dell’universo. Ora come ora la presenza di questa struttura è un mistero”, ha detto Clowes. La struttura titanica, soprannominata Large Quasar Gruop (LQG), sembra contraddire anche le leggi di un altro principio cosmologico largamente accettato, secondo il quale l’universo dovrebbe apparire piuttosto uniforme se osservato alle scale più grandi. “Questo potrebbe significare che la nostra descrizione matematica dell’universo è il risultato di una semplificazione troppo netta”, spiega Clowes.

 

 

Decodificando l’evoluzione delle giovani galassie

 

Questa enorme struttura non è importante solamente per le sue dimensioni record. Potrebbe infatti anche far luce sull’evoluzione di galassie simili alla nostra Via Lattea. I quasar, che emettono potenti getti di energia, sono tra gli oggetti più brillanti e più energetici dell’universo giovane: rappresentano una delle prime, brevi, tappe nell’evoluzione della maggior parte delle galassie.

 

Secondo alcuni astronomi, questi colossali gruppi di quasar potrebbero essere i precursori dei superammassi di galassie dell’universo moderno, ma l’esatta natura della loro connessione è ancora un mistero. La scoperta, un grande risultato per le simulazioni al computer, avrà bisogno di essere confermata e mappata in modo più approfondito con nuove osservazioni tramite telescopi, ha detto Gerard Williger, astronomo presso la University of Louisville, in Kentucky, che non ha partecipato allo studio.

“Questa struttura è più grande di quanto ci aspetteremmo basandoci sulle onde d’urto formate nell’universo dopo il Big Bang”, ha detto Williger. “Molto probabilmente esiste un meccanismo che dà vita a quasar come questi su larga scala e in così poco tempo, che potrebbe essere collegato a qualche condizione particolare dell’universo primordiale”.

 

 

Due enormi “geyser” al centro della Via Lattea

Un team internazionale di ricercatori, guidati da un italiano, ha scoperto nel cuore della nostra galassia due enormi getti di particelle dovuti a processi di formazione stellare.

Il colpo d’occhio è sbalorditivo. Due nubi color acquamarina, pressoché simmetriche, si diffondono dal centro della nostra galassia per migliaia di anni luce. Il loro aspetto etereo non deve però trarre in inganno: questi chiari aloni sono in realtà getti estremamente potenti di particelle cariche. Flussi, mai osservati prima, con un’energia pari a un milione di volte quella prodotta da un’esplosione stellare.

 

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Questi flussi estremamente energetici di particelle si estendono per circa 50.000 anni luce e hanno una velocità enorme. “Viaggiano a mille chilometri al secondo. È tanto persino per gli standard astronomici”. E’ il  centro ricerche australiano Commonwealth Scientific and Industrial Research Organisation (CSIRO), alla guida dello studio che ha portato alla scoperta dei “geyser“. Fortunatamente i due getti non costituiscono un pericolo per il nostro sistema solare. “Non vengono emessi nella nostra direzione”, “si propagano salendo e scendendo perpendicolarmente rispetto al piano galattico”.

 

Il centro della Galassia è dunque un luogo piuttosto frenetico. Sarebbe stato difficile, d’altra parte, aspettarsi qualcosa di diverso trattandosi di una regione di formazione stellare che per di più ospita un buco nero supermassivo.

 

 

Il nostro Sole

 

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Il nostro Sole risplende in questa immagine a luce ultravioletta e raggi X. I raggi X ad alta energia sono mostrati in blu, quelli a bassa energia in verde; le regioni più attive s’infiammano di bianco.

 

Una Galassia

 

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Multiverso

 

– È possibile concepire spaziotempi disconnessi, esistenti ma incapaci di interagire l’uno con l’altro. Una metafora facilmente visualizzabile di ciò è un gruppo di bolle di sapone separate. Gli osservatori vivono all’interno di una “bolla” e non possono interagire con quelli in altre bolle di sapone, nemmeno in linea di principio. Secondo una terminologia comune, ciascuna “bolla” di spaziotempo è un universo, mentre il nostro particolare spaziotempo è indicato come “l’Universo”, così come indichiamo la nostra luna come la “Luna”. L’insieme degli spaziotempi è chiamato multiverso. In linea di principio, gli altri universi disconnessi dal nostro possono avere :

+ differenti dimensionalità e topologie spazio-temporali,

+  forme differenti di materia ed energia,

+  diverse leggi e costanti fisiche,

ma queste sono speculazioni

 

Noi non potremmo mai interagire con eventuali altri universi che abbiano delle realtà spazio-temporali ed energetiche diverse dal nostro.

 

La regione spaziale nella quale possiamo influire e dalla quale essere influenzati è denotata come universo osservabile.

Al di là dell’Universo osservabile potrebbe esserci un altro universo.

 

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il mio pensiero

 

Anche ammettendo ciò,potremmo avere tanti universi,uno dopo l’altro,che sarebbero come tante scatole cinesi,che porterebbero ad una sola conclusione: non ci può essere un’ultimo universo contenuto nel NULLA perchè il NULLA non può contenere nulla! Quindi il processo di un universo dopo l’altro ci porterebbe inevitabilmente al concetto di INFINITO ,cioè di infiniti universi,ma rimandare una soluzione all’infinito,NON E’ UNA SOLUZIONE.

 

– potremmo anche ammettere di procedere all’INFINITO con tanti universi,ma poichè infinito è solo l’ESSERE, inevitabilmente dovremmo ammettere che INFINITI UNIVERSI sono contenuti nell’INFINITA’ dell’ESSERE.

 

 

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