I blog di Alessioempoli

Data 1 luglio 2017

INTRAMOENIA

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INTRAMOENIA = liste d’attesa infinite

 

 

Intra moenia (o intramoenia) è una locuzione latina che significa “tra le mura“, cioè “all’interno delle mura della città”. Solitamente è usata per indicare ciò che avviene all’interno di un edificio, o più propriamente, ciò che avviene all’interno di una comunità.

 

Nel mondo sanitario italiano

Nell’ambito del Servizio Sanitario Nazionale della Repubblica Italiana, l’attività cosiddetta “intramoenia” si riferisce alle prestazioni erogate al di fuori del normale orario di lavoro dai medici di un ospedale, i quali utilizzano le strutture ambulatoriali e diagnostiche dell’ospedale stesso a fronte del pagamento da parte del paziente di una tariffa. Il medico è tenuto al rilascio di regolare fattura e la spesa, come tutte le spese sanitarie, è detraibile dalle imposte. Le prestazioni sono generalmente le medesime che il medico deve erogare, sulla base del suo contratto di lavoro con il Servizio Sanitario Nazionale, attraverso la normale operatività come medico ospedaliero. Le prestazioni erogate in regime di intramoenia garantiscono al cittadino la possibilità di scegliere il medico a cui rivolgersi per una prestazione.

 

Mediamente il medico devolve alla struttura ospedaliera per l’utilizzo dei locali, dei servizi di segreteria, delle apparecchiature e di quant’altro sia necessario allo svolgimento della prestazione circa il 6,5% del suo fatturato: nel 2010 ad esempio i medici ospedalieri italiani hanno fatturato circa 1,13 miliardi di euro, devolvendo alle ASL circa 74 milioni.

Al medico, sulla base della legislazione esistente è concesso di operare anche all’esterno dell’ospedale (presso cliniche private ad esempio) in regime di intramoenia extramuraria. Le attività intramoenia sono state più volte oggetto di critiche politiche e mediatiche.

 

 

Intramoenia,la nuova disciplina

 

La Legge 8 novembre 2012, n. 189 “Conversione in legge, con modificazioni, del decreto legge 13 settembre 2012, n. 158, recante disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute”, per la libera attività intramuraria prevede:

 

# la proroga al 31 dicembre 2014 della realizzazione delle strutture per l’ attività libero professionale intramuraria (Alpi)

Le Regioni provvedono ad una ricognizione degli spazi disponibili e ad una valutazione dei volumi delle prestazioni effettuate negli ultimi due anni entro il 31 dicembre 2012.

Le Regioni, dove non siano disponibili spazi ad hoc, possono adottare, un programma sperimentale per svolgere l’Alpi presso studi professionali privati collegati in rete, previa sottoscrizione di una convenzione annuale rinnovabile tra il professionista interessato e l’azienda sanitaria di appartenenza, sulla base di uno schema tipo approvato con accordo sancito dalla Conferenza Stato – Regioni.

 

# l’attivazione, entro il 31 marzo 2013, di un’infrastruttura di rete telematica per il collegamento in voce o in dati delle strutture che erogano le prestazioni in Alpi per gestire prenotazioni, impegno orario del medico, pazienti visitati, prescrizioni ed estremi dei pagamenti, anche in raccordo con il fascicolo sanitario elettronico.

Le modalità tecniche per la realizzazione di tale infrastruttura sono determinate entro il 30 novembre 2012 con decreto del Ministro della Salute, previa intesa in Conferenza Stato – Regioni.

E’ possibile la temporanea prosecuzione dell’attuale svolgimento di attività libero professionali presso studi professionali  già autorizzati fino all’attivazione del collegamento in rete e comunque non oltre il 30 aprile 2013.

 

# il pagamento di prestazioni direttamente alla competente struttura tramite mezzi di pagamento che assicurino la tracciabilità della corresponsione di qualsiasi importo. Nel caso di singoli studi professionali in rete, la necessaria strumentazione è acquisita dal titolare dello studio a suo carico entro il 30 aprile 2013.

 

 

# la determinazione delle tariffe sulla base di importi  idonei a remunerare il professionista, l’equipe, il personale di supporto, i costi pro-quota per l’ammortamento e la manutenzione delle apparecchiature nonché ad assicurare la copertura di tutti i costi diretti ed indiretti sostenuti dalle aziende.

 

# il divieto di svolgere l’attività libero professionale presso studi professionali collegati in rete dove operano anche professionisti non dipendenti o non convenzionati del Ssn ovvero dipendenti non in regime di esclusività, salvo deroga dell’azienda del Ssn e a condizione che sia garantita la completa tracciabilità delle singole prestazioni.

Per i direttori generali che non organizzeranno l’attività è prevista la decurtazione dalla retribuzione di risultato pari ad almeno il 20% o, nel caso di grave inadempienza, la destituzione dell’incarico.

 

 

Intramoenia,tra ladri e furbi

 

Una delle “voci” più scandalose della sanità nazionale si chiama “intramoenia allargata“, che permette ai medici ospedalieri di esercitare la libera attività professionale appunto fuori del normale luogo di lavoro, l’ospedale. Il camice bianco può esercitare, coperto da queste due parole magiche, anche in clinica privata, visto che la Asl non gli mette a disposizione gli spazi per attuare l’intramoenia dentro le mura del nosocomio. Ma questa pratica sta portando alla luce episodi sempre più gravi di ladrocinio, di mascalzonaggine, di corruzione, di falso in atto pubblico, e nel migliore dei casi, di furbizia. Escludendo tutti quei bravi medici che applicano con rigore le regole , tuttavia i più rigorosi sono quelli che fanno l’intramoenia solo e soltanto dentro la struttura Asl , è proprio l’organizzazione di questa norma a permettere la truffa.

Perché mancano i dovuti controlli, perché le Asl non sono in condizioni di farli, perché bypassare le norme è molto facile.

Altrimenti non si capirebbe come sia possibile che un noto chirurgo plastico, Mario Dini, riesca ad aggirare le regole, ad intascare nel solo 2011  600mila euro – quelli dichiarati – grazie all’attività libero professionale autorizzata, e perché ora sia all’arresto con l’accusa di corruzione, concussione, eccetera. E questo è l’ultimo caso, molto grave. Nei giorni passati 13 medici sono stati denunciati a Napoli, dopo l’intervento dei NAS, I quali, tra l’altro, hanno sempre più spesso da fare nelle strutture ospedaliere.

Lo scandalo dell’intramoenia allargata ha comunque molti responsabili. In primo luogo di chi permette una pratica dentro la quale, con estrema facilità, si muovono furbi e ladri.

E il bello è che il ministero della Salute, ancora una volta, vuole prorogare questa iattura, una rovinosa pratica che sporca l’immagine dei camici bianchi onesti, che sono la maggioranza.

Forse dovrebbero essere gli stessi medici a dire basta, ad opporsi, a rifiutare di accettare una prassi che permette di rubare, a danno del cittadino.

Il quale è già costretto a rivolgersi all’intramoenia, a causa della inefficienza del sistema: più diventano lunghe le liste di attesa, più gli italiani che hanno bisogno di cure e diagnosi si rivolgono all’intramoenia, più ci guadagnano Asl e medici.

Sotto questo aspetto, l’intramoenia in sé è uno scandalo, perché costringe i pazienti ad accettare un passaggio obbligato e oneroso per le loro tasche. E tutto questo avviene con il beneplacito degli Ordini professionali, degli amministratori pubblici, dei responsabili delle Asl, del ministero della Salute, delle rappresentanze sindacali dei camici bianchi e rosa.

Ma intanto domando: visto che l’intramoenia allargata è la via maestra nella quale si incamminano i ladri e i furbi, quando verrà cancellata?

 

 

Intramoenia,che vergogna!

Intramoenia, e cioè prestazioni, esami, controlli, a pagamento,anche all’interno dello stesso ospedale deve essere proibita.

 

–  nei contributi che ho pagato per 40 anni di lavoro, nelle tasse che pago da sempre, non c’è anche il contributo per il Servizio sanitario nazionale?

 Perché allora non mi lasciano libero di scegliere se continuare a versarlo per non avere prestazioni in tempo reale?

E la tanto sbandierata intramoenia non è che alla fine crea un’ennesima barriera sociale?

–  quelli che si possono permettere di spendere centinaia di euro per curarsi in tempo e quelli che invece debbono aspettare mesi per curarsi

– e che prevenzione è quella che lascia i pazienti al loro destino se non hanno mezzi?

–  Non spende di più uno Stato che deve farsi carico di un malato e spende invece meno quello che previene le malattie dei suoi cittadini? La salute, se non lo avessimo capito, è diventata un valore. Economico, però.

l’intramoenia è una delle vergogne della sanità nazionale, voluta dai medici, dagli infermieri, dagli amministratori, dalle Asl. Ma non dai cittadini, almeno quelli che non possono permettersi di pagare di tasca propria una prestazione, quelli che rinunciano, pur avendo diritto al servizio.

L’intramenia è voluta soprattutto dai politici di merda che se ne fregano della povera gente !!!!!

Politici bastardi,ma un giorno il popolo verrà a prendervi a pedate nel culo e a bastonate nel collo,teste di cazzo!!

– L’intramoenia è una fonte di grande iniquità, discrimina i pazienti in base alle possibilità economiche. E siccome oggi in Italia dieci milioni di persone sono alle soglie della povertà, ciò significa che una parte di queste – non riusciremo mai a sapere quante – non si cura perché le liste di attesa sono spesso lunghissime e perché non ha i soldi per l’intramoenia.

Così chi non può si rassegna ad aspettare, con gravi conseguenze per la propria salute. Conseguenze che possono rendere la vita molto più difficile, o che addirittura possono essere mortali.

– Ebbene: in questi giorni tutti dicono di tutto sul decreto taglia prestazioni – che sarà forse rivisto dopo alcuni altolà, anche da parte del Pd – ma nessuno, nessuno che spenda una parola sull’ingiustizia che si determina con l’intramoenia.

Quando qualcuno solleverà il problema, non sarà comunque troppo tardi.

POLITICI DI MERDA!

l’intramoenia va abolita,produce corruzione

– abolendo la libera professione intramoenia,d’incanto spariranno le liste d’attesa

– chi lavora nel pubblico deve essere a tutti gli effetti un dipendente pagato dallo Stato e non può nè deve aprire bottega in proprio,è l’ora di finirla di lavorare per lo Stato e nello stesso tempo fare concorrenza allo stato stesso,questi signorini medici devono incominciare a lavorare sul serio 8 ore al giorno come tutti i lavoratori,altrimenti lascino lo stato e vadano a cacare dove vogliono!!!

– “In Toscana abbiamo due grandi medici indagati, il chirurgo toracico Macchiarini e il cardiochirurgo Stefàno. L’accusa è più o meno la stessa: avere sospinto i malati verso la libera professione a pagamento. Se hanno sbagliato dovranno pagare. Ma a quanti cittadini è capitato di sentirsi rispondere che a “pagamento si fa prima!“. Purtroppo, credo, a molti”.

Questi medici ladri e criminali devono pagare e devono essere licenziati in tronco,questi baroni di merda devono capire che non si possono  fare i propri interessi all’interno della struttura pubblica che dà loro da vivere. Se vogliono lavorare in proprio vadano in strutture private e lascino lo stato,si levino dalle palle perchè il popolo non ne può più di questa gente di merda! E se non lo fanno spontaneamente,qualcuno li convincerà a bastonate.

– Semmai è giusto che chi è bravo e lavora di più sia pagato di più,

– dobbiamo essere veramente uguali di fronte alla malattia

– dobbiamo affermare sempre e comunque il rapporto di lavoro esclusivo evitando che i cosiddetti  extramoenisti lavorino al mattino in una struttura pubblica e al pomeriggio in una privata verso la quale si sentono impegnati a portare utenza

 

riformare in modo serio e profondo si deve per dare futuro e credibilità alla sanità pubblica,

– è ora di cambiare,chi lavora nel pubblico non deve aprire bottega per conto proprio,

–  questo è stato un errore enorme della legge Bindi che purtroppo su questo punto ha ceduto alle corporazioni mediche

–  la gente non ne può più di soprusi , di ingiustizie e di ipocrisie. Cambiare vuol dire anche tutelare i medici onesti che lavorano con coscienza , competenza e onestà.

– troppi medici fanno i furbetti e tirano l’acqua al proprio mulino,proprio quei medici che si sono formati nelle struuture pubbliche e subito dopo fanno solo ed esclusivamente il loro interesse,ce ne sono molti assetati di denaro che venderebbero anche la mamma pur di arricchirsi e pensare che quei medici si sono formati nelle università pubbliche che sono pagate da tutti gli italiani,una volta arrivati alle loro specializzazioni,si sentono non grati al popolo italiano che ha permesso loro di diventare qualcuno,ma anzi,si sentono subito i padroni degli italiani che vogliono piegare al loro volere ed alle loro sporche truffe.

La politica deve intervenire drasticamente ed eliminare questa spazzatura dallo scenario nazionale una volta per tutte!

– i macchinari,di qualsiasi tipo devono lavorare 24h non stop con turni del personale,anche per dare lavoro ai giovani medici,

– a chi non piace questo stile di lavoro,fa bene a levarsi dai coglioni,ma questi medici sanno perfettamente che se andassero a lavorare in strutture private senza avere un nome di prestigio in strutture pubbliche,sarebbero una nullità e nessuno li cercherebbe più.

– quindi per favore adesso BASTA,la politica prenda in mano le redini del popolo italiano e licenzi chi non è daccordo,mandi a casa i ladroni a pedate nel culo e spazio ai giovani medici onesti e volenterosi.

 

DOVE CAZZO E’ RENZI,INVECE DI SPUTARE SEMPRE CHIACCHIERE INUTILI SI DIA DA FARE E DIMOSTRI DI DIFENDERE VERAMENTE LA POVERA GENTE E NON GLI INTERESSI DI MARCHIONNE!!!

 

NOTA

 

Ministro della salute : Beatrice Lorenzin

 

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-Costei è purtroppo il nostro Ministro della salute !

– essa è colei che dovrebbe risolvere i problemi della sanità italiana e primo fra tutti ELIMINARE  LA VERGOGNA DELL’INTRAMOENIA, ristabilendo così una vera GIUSTIZIA SOCIALE

– Titolo di studio: Diploma di liceo classico

– ditemi voi che cazzo ne sa di medicina ????

– quello che fa lo fa unicamente perchè è imboccata da tutti i suoi consiglieri ,affaristi,ciarlatani,politici di merda che tirano l’acqua al loro mulino e vanno in culo agli italiani

– quindi,mandiamo a casa questa donnetta insignificante e soprattutto ignorante in medicina,propongo di farla  ministro delle scuole elementari

– siete daccordo????

– BENE

– da domani speriamo che qualcuno ce la levi dai coglioni !!!!

Una replica a “INTRAMOENIA”

  1. throttles scrive:

    Whаt’s up, yup this post is ɡenuinely nice and I һave learned lot
    of things from it about blogging. thɑnks.

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