ILLUSTRATOR – 2
Strumento Trasformazione Libera
Tra le varie novità di Adobe Illustrator CC, una delle funzioni più gradite dai designer sarà certamente il rinnovamento dello strumento di Trasformazione Libera. Nelle versioni precedenti del software, una simile funzionalità era infatti disponibile tramite la combinazione dello strumento Trasformazione e il tasto destro del mouse, con il menu contestuale delle opzioni correlate. Il metodo, fin troppo laborioso, obbligava a un’operazione lenta e tutt’altro che agevole.
Con la Creative Cloud tutto cambia: richiamando lo strumento in questione viene attivata una palette delle opzioni, che comprende la trasformazione libera, la trasformazione prospettica, la trasformazione distorta e la distorsione libera. Il tutto è illustrato in Figura:
Inoltre, sull’oggetto da trasformare apparirà una cornice con punti di controllo contestuali, che permettono di agire senza indugi sulla modifica. Intervenendo sui manici di questi punti di controllo, infatti, è possibile ruotare, ridimensionare e deformare la sagoma in modo intuitivo. In Figura , un esempio pratico:
Operando sui punti angolari possiamo ruotare l’oggetto, oppure ingrandirlo o rimpicciolirlo a nostro piacimento. Tenendo premuto il tasto Shift, non ultimo, la trasformazione manterrà le proporzioni. Questo passaggio è evidente in Figura :
L’occhio attento avrà notato, invece, come agendo sui punti di controllo laterali – posti a metà di ciascun lato dell’oggetto – la trasformazione applicata non mantenga le proporzioni, così come svelato in Figura . Dunque altezza e larghezza dell’immagine possono essere modificate in modo indipendente:
Selezionando l’opzione di distorsione prospettica dalla palette dello strumento Trasforma, si può notare come appaiano solo i punti di controllo angolari. Agendo su uno di essi possiamo trasformare l’oggetto in modo prospettico: quest’ultimo allargherà o restringerà il lato su cui operiamo, come in Figura :
Oltre alla distorsione prospettica abbiamo a disposizione anche lo strumento di distorsione libera, che ci permette di lavorare sui punti di controllo angolari e di distorcere completamente la dimensione del nostro oggetto. L’effetto finale è disponibile in Figura :
L’ultima opzione offerta è il blocco delle proporzioni: se utilizzato in abbinato con l’opzione trasformazione libera, ci permetterà di preservare le proporzioni durante la modifica dell’oggetto, senza bisogno di mantenere premuto il già citato tasto Shift. L’esempio è riportato in Figura :
Il blocco delle proporzioni, tuttavia, funziona solo con i punti angolari: se proviamo ad alterare l’oggetto attraverso un punto laterale, noteremo come si modifichi solamente in altezza o larghezza, ovviamente a seconda del lato selezionato. Se operiamo su un punto angolare con lo strumento di blocco delle proporzioni, e contemporaneamente teniamo premuto il tasto Alt, otteniamo però una trasformazione basata sul centro dell’oggetto. Questa funzionalità, illustrata in Figura , supera i limiti dell’impostazione di default con angolo fisso:
In conclusione, Illustrator CC rinnova lo strumento trasformazione libera facilitando la creatività del designer, con setting da tempo attesi, semplici e immediati.
Immagini esterne, collegate e incorporate
Proseguendo il nostro percorso nelle novità introdotte da Adobe Illustrator CC, incontriamo una funzionalità molto importante, che finora era rimasta prerogativa del software di impaginazione InDesign: l’importazione di immagini multiple nel nostro documento Illustrator.
Nelle versioni precedenti del software era possibile inserire un’immagine esterna una per volta, ora l’edizione Creative Cloud di Illustrator permette di agevolare il nostro flusso di lavoro, selezionando più immagini in un’unica azione.
Inserimento multiplo di immagini esterne
Nell’esempio seguente importeremo due immagini in un’unica azione e, quindi, le posizioneremo a piacere nel nostro documento. Dopo aver scelto un livello, selezioniamo l’opzione Inserisci del menu File, come mostrato in Figura :
Sempre nella finestra di dialogo Inserisci, ci viene mostrato il nostro disco: sfogliamo i nostri file e selezioniamo due immagini tenendo premuto il tasto CTRL (o ⌘/COMMAND su Mac), quindi impostiamo il check sull’opzione Collega e confermiamo con l’apposito tasto. Il processo è illustrato in Figura :
A questo punto, sul nostro foglio di lavoro visualizzeremo un’icona a forma di freccia, che ci servirà per posizionare i file. Inoltre, tale icona ci ricorda la quantità di immagini che stiamo importando e, non ultimo, ci mostra una miniatura dei file:
Il posizionamento avviene una foto alla volta perciò, dopo che avremo rilasciato la prima immagine, l’icona rimarrà visibile – come illustrato in Figura – e ci indicherà il numero dei contenuti mancanti:
Questa funzionalità è tanto semplice quanto utile, soprattutto se stiamo lavorando all’impaginazione di un libro fotografico, oppure alla grafica di un sito e dobbiamo inserire in essa molte icone o molti elementi grafici esterni. Vale la pena, a questo punto, esplorare le diverse opzioni di inserimento di un’immagine, la differenza tra immagine collegata o incorporata e le feature Template, Sostituisci e Mostra opzioni di importazione.
Differenza tra immagine collegata e immagine incorporata
Quando inseriamo un elemento grafico nel nostro documento, ciò che vedremo è una versione del file in risoluzione schermo, utile anteprima che ci serve come riferimento per posizionare al meglio l’immagine. L’elemento grafico vero e proprio viene inserito con due modalità: può essere collegato oppure incorporato nel documento di Illustrator. In Figura viene mostrata la finestra di dialogo, che ci offre la possibilità di gestire proprio le caratteristiche di collegamento o incorporazione:
L’elemento grafico collegato è connesso al documento, rimanendo tuttavia indipendente da esso. In questo modo la dimensione del nostro file rimane ridotta, anche quando si ha a che fare con numerose immagini esterne. La grafica collegata può essere modificata nella sua dimensione e negli effetti che a essa posso essere applicati, ma non sarà possibile selezionare e modificare i suoi singoli componenti.
Attraverso la feature collegamento si può poi ricorrere a più copie di uno stesso elemento grafico, senza aumentare in modo significativo le dimensioni del documento. Infine, questa modalità permette di aggiornare tutti gli elementi collegati in una sola volta, andando a modificare il file originale, qualsiasi sia il software con cui è stato creato. Quando esportiamo o stampiamo, infine, viene recuperato sempre il contenuto d’origine, di conseguenza l’output sarà particolarmente fedele rispetto alle caratteristiche base dello stesso.
L’elemento grafico incorporato viene copiato all’interno del documento, mantenendo la risoluzione del file originale. Questo processo aumenta la dimensione del documento finale, ma ci permette di modificare l’elemento con gli strumenti tipici di Illustrator.
Sfruttando il pannello Collegamenti è possibile distinguere se un elemento sia collegato o incorporato. Come si può vedere in Figura , per un elemento collegato rimangono attive le icone degli strumenti Aggiorna Collegamento e Modifica originale:
Immagini in modalità Template
In questa seconda parte della panoramica sull’importazione di elementi grafici in un documento di Illustrator, esploreremo la modalità di inserimento Template e le opzioni disponibili nella finestra di dialogo Inserisci, utili soprattutto quando si importa un file PSD.
Inserimento di un elemento grafico in modalità Template
Nell’esempio seguente importeremo nel nostro documento un’immagine in modalità Template. Apriamo un nuovo foglio Illustrator e posizioniamoci su un livello, selezioniamo il menu File, quindi Inserisci e scegliamo un’immagine dal nostro disco. Il tutto assicurandoci di spuntare l’opzione Template, come mostrato in Figura :
Nel documento l’immagine verrà inserita su un livello speciale chiamato appunto Template, bloccato alle modifiche, e sarà visibile sul foglio con una leggera opacità. Se volessimo spostare questa immagine o modificarne la dimensione, basterà sbloccare il lucchetto sul livello. La procedura è evidenziata in Figura:
Questa modalità di lavoro è molto utile quando si vuole sfruttare un’immagine come riferimento per un ricalco tramite tracciato, ad esempio nella creazione di silhouette, oppure di icone basate su un oggetto reale. In Figura , un esempio pratico:
Opzioni di importazione di un’immagine
Questa funzionalità è utile quando si importano file che in origine hanno più livelli: è il caso, ad esempio, dei PSD generati da Photoshop. Sempre attraverso la funzione Inserisci del menu File, scegliamo dal nostro disco un file PSD e spuntiamo la scelta Mostra opzioni di importazione. La finestra di dialogo sarà simile alla Figura , con piccole differenze a seconda del sistema operativo utilizzato:
Giunti a questo punto, la finestra di dialogo che compare svela se il file di Photoshop abbia più livelli, quindi permette di specificare quale versione dell’immagine importare. In Figura è possibile visualizzare tutte i setting messi a disposizione in Opzioni di importazione Photoshop:
Spuntando l’opzione Mostra Anteprima possiamo visualizzare la composizione di livelli selezionata. Nell’area denominata Commenti, appariranno le eventuali note inserite nel file PSD di origine.
L’opzione Aggiorna il collegamento specifica, invece, la visualizzazione dei livelli del file qualora lo stesso fosse inserito come collegamento. In questo caso la modifica dovrà essere effettuata in Photoshop e, di conseguenza, l’immagine sarà automaticamente aggiornata all’interno di Illustrator.
Infine, abbiamo a disposizione due opzioni di conversione dei livelli del file PSD. La prima opzione, Converti i livelli in oggetti, mantiene separati i layer del PSD, trasformandoli in oggetti. All’interno di Illustrator il documento apparirà, perciò, su un unico livello. Se esplodiamo questo livello, tuttavia, notiamo che ogni oggetto sia posizionato su un sottolivello dedicato. Ognuno di questi sarà selezionabile in modo indipendente e, quando possibile, i livelli di testo rimarranno modificabili. Il tutto è mostrato in Figura :
La seconda opzione converte i layer di Photoshop in un unico livello all’interno di Illustrator, mantenendo l’aspetto del testo. Ciò significa che Illustrator importerà il PSD come immagine bitmap singola. Il documento convertito non mantiene i singoli oggetti, tranne eventuali tracciati di ritaglio: non sarà perciò possibile intervenire alla modifica di elementi isolati.
L’opacità è infine mantenuta come parte dell’immagine principale, ma non risulterà modificabile. Sarà inoltre possibile importare i livelli nascosti, tuttavia questa opzione non è disponibile quando si sceglie un file in modalità collegamento.
Strumento Ritocco Testo
Tra le novità di Illustrator CC, la miglioria più apprezzata per chi lavora con il testo è sicuramente il Touch Type, detto anche ritocco del testo.
In generale, lavorare all’impaginazione di un testo richiede precisione. Gli elementi che lo rendono leggibile e piacevole alla vista sono molti: la scelta del carattere tipografico, la spaziatura e l’interlinea tra i più importanti. Sfruttare le potenzialità dei testi è sempre stato possibile usando Illustrator, ma ora Adobe ha migliorato ulteriormente le funzionalità di intervento sul carattere, rendendo il worflow ancora più facile e intuitivo.
Pannello Carattere e Strumento Ritocco Testo
Che si tratti di un lavoro di impaginazione o di graphic design, quando si deve intervenire sulla tipografia non c’è programma migliore di Illustrator. Una volta selezionato il testo su cui lavorare, attraverso il pannello Carattere è possibile formattarlo, scegliendo il font e lo stile dello stesso, la dimensione, l’interlinea, la crenatura, l’avvicinamento, aumentare o diminuire la scala verticale e orizzontale, spostare la linea di base, ruotare i caratteri e molto altro ancora. In Illustrator CC è stata inserita la funzione Ritocco testo, illustrata in Figura :
In Figura viene messa a confronto una stessa immagine, prima e dopo dell’elaborazione del suo testo. Dal paragone è facile notare la differenza applicata tramite lo strumento Ritocco Testo: la possibilità di intervenire sulla prima di paragrafo, infatti, rende il blocco più sofisticato:
Per capire come questa feature funzioni, si ricorrerà a un esempio. Si ipotizzi di voler impaginare un documento per una rivista botanica, come mostrato in Figura : abbiamo una figura e un paragrafo perfettamente formattato, ma il risultato è ancora lontano dall’essere soddisfacente. Per accedere allo strumento Ritocco Testo esistono due modalità. La prima attraverso il pannello Strumenti, cliccando l’icona dello strumento Testo, scorrendo quindi tutti i sotto-strumenti e selezionando l’ultimo disponibile. Il percorso è mostrato sempre in Figura :
La seconda modalità è più semplice e diretta: basterà selezionare il pulsante Strumento Ritocco Testo direttamente nel pannello Carattere, come evidenziato in Figura :
Una volta selezionato lo strumento, apparirà un messaggio informativo (“Fate clic su un carattere per selezionarlo”), accompagnato da un’icona a “T” al centro di un quadratino e una freccia annessa. Posizionando quella freccia sul carattere che si desidera modificare, si può finalmente operare il ritocco, nel nostro caso la prima lettera del paragrafo.
Utilizzando le maniglie agli angoli del carattere selezionato è possibile scalarlo in altezza e larghezza, mantenendo o meno la proporzione, quindi spostarlo o ruotarlo. In Figura viene dimostrato come l’ingrandimento della prima di paragrafo sia tanto semplice quanto efficace. Inoltre, l’esempio conferma come anche tutto il paragrafo subisca la transizione, insieme al carattere modificato, poiché evidenziato di rosso:
Concludendo, lo strumento di Ritocco Testo ci permette di controllare caratteri individuali all’interno del paragrafo in cui sono inseriti, variandone contemporaneamente la spaziatura dalle lettere contingenti e, di conseguenza, adattando la dimensione del paragrafo stesso. Rispetto alle versioni precedenti di Illustrator, in cui la modifica di un singolo carattere andava eseguita a parte estrapolandolo dal testo d’origine, si tratta di un deciso passo in avanti: una funzione indispensabile per tutti i designer.
Griglia Prospettica
Lo strumento Griglia Prospettica è disponibile da tempo all’interno di Illustrator, tuttavia è solo dalla versione CC del software che ha subito un miglioramento tangibile. Gli oggetti disegnati o depositati sulla griglia prospettica – e la griglia stessa -sono ora connessi: per modificare la prospettiva di un disegno basterà intervenire su quest’ultima affinché gli oggetti si aggiornino automaticamente, il tutto in modo molto rapido.
Griglia Prospettica: panoramica
Lo strumento Griglia Prospettica è raggiungibile direttamente nel pannello degli strumenti, oltre che dal menu Visualizza. Vediamo ora come si presenta il nostro documento una volta selezionata la griglia. Come illustrato in Figura , possiamo notare come sul nostro foglio appaia un insieme di assi cartesiani: si tratta ovviamente di una sovrapposizione visibile temporaneamente, un ausilio al nostro lavoro. Quando non sarà più necessaria, potremo disattivarla per farla scomparire:
Sempre in Figura troveremo evidenziato, in alto a sinistra, un widget che ci segnala quale piano cartesiano sia attivo: quando importeremo la grafica o cominceremo a disegnare, perciò, gli elementi si ancoreranno al piano selezionato. È possibile intervenire sulla prospettiva trascinando i punti per la gestione degli assi cartesiani, evidenziati sempre nella precedente immagine. Infine, è utile sottolineare come, una volta impostata una griglia prospettica che ci soddisfi, sia possibile salvarla per un uso futuro.
Griglia Prospettica e Selezione Prospettiva: esempi d’utilizzo
Lo strumento Griglia Prospettica è molto semplice, ma spesso succede che ne venga ignorato completamente l’utilizzo in favore di software di elaborazione 3D, sicuramente più adatti quando lo scopo del nostro lavoro è una renderizzazione in tre dimensioni. Per uno strumento così sottovalutato, tuttavia, esistono diversi impieghi. Ad esempio, per citarne un paio, possiamo applicare una prospettiva a una mappa vettoriale o creare un’anteprima di un packaging da mostrare a un cliente. Prendiamo proprio questo secondo esempio per esplorare le funzionalità dello strumento. Apriamo un nuovo documento e selezioniamo lo strumento Griglia Prospettica dal pannello strumenti, come illustrato in Figura . Sul nostro foglio compariranno gli assi cartesiani e, appunto, la griglia:
In un secondo documento abbiamo preparato velocemente il materiale per un ipotetico packaging: apparirà schiacciato sul foglio, come se si trattasse di una scatola aperta. In Figura , un esempio comodo per comprenderne le fattezze:
Copiamo e incolliamo il primo elemento grafico nel foglio con la griglia prospettica e selezioniamo lo strumento Selezione Prospettiva, come illustrato in Figura :
Trasciniamo il nostro elemento grafico, facendolo appoggiare sull’asse di sinistra: notiamo come l’oggetto cambi la sua forma assumendo la prospettiva della griglia. La trasformazione è evidente in Figura :
Eseguiamo lo stesso procedimento per il secondo lato della nostra scatola, facendo attenzione a selezionare il piano a cui vogliamo si ancori la grafica dal widget in alto a sinistra. La funzione è mostrata in Figura :
Concludiamo l’importazione degli ultimi due elementi, sempre facendo attenzione ad attivare il piano attraverso il widget, così come illustrato in Figura :
Una volta importati tutti gli elementi grafici sulla griglia, possiamo finire il lavoro aggiustando le ombre, per dare un effetto di tridimensionalità all’oggetto. In Figura sono mostrate le regolazioni per il nostro esempio: la scatola avrà un lato in ombra e uno in luce, infine il coperchio proietterà un’ombra su entrambi i lati visibili:
Quando saremo soddisfatti dell’elaborazione applicata all’oggetto, e vorremo spegnere la griglia prospettica, basterà deselezionare lo strumento dal pannello. Così facendo, la griglia presente sul foglio come guida scomparirà:
Esportazione CSS
Illustrator CC finalmente stringe la mano ai web designer: ora è infatti possibile disegnare layout web all’interno del programma e, allo stesso tempo, generare codice CSS e SVG da copiare o importare nell’editor HTML preferito.
Creazione del codice CSS
Per illustrare le capacità di creazione del codice CSS con Illustrator CC, prendiamo come esempio il layout web mostrato in Figura :
Possiamo notare come nella pagina vi siano degli oggetti, evidenziati in Figura , contenenti del testo. Non è più necessario creare la grafica da importare nel nostro HTML: quel laborioso taglia e cuci di immagini è obsoleto nella maggioranza dei casi. Questo perché sarà possibile estrapolare le informazioni CSS direttamente con Illustrator, che le elabora proprio in formato codice: crea la classe, i selettori e le proprietà della dichiarazione di stile. Potremo quindi copiarle e importarle nel nostro editor HTML. In questo modo, riprodurremo l’elemento grafico avvalendoci di un più leggero codice HTML:
Nel menu Finestra troviamo l’opzione Proprietà CSS: selezionandola apriremo il pannello dove sarà possibile visualizzare le impostazioni CSS di un oggetto selezionato. Il procedimento è mostrato in Figura :
Finché non selezioniamo un oggetto del layout non vedremo informazioni nel pannello, che risulterà quindi grigio. Una volta selezionato un elemento, invece, appariranno le informazioni che lo riguardano. Il risultato è descritto in Figura :
Come si vede nell’esempio, il codice CSS che viene riportato nel pannello corrisponde a una classe specifica, in questo caso .box_1_. È molto importante, di conseguenza, assegnare un nome specifico a ogni livello della nostra grafica. In caso contrario non verrà creato alcun CSS e apparirà un messaggio di notifica dell’errore, visibile in Figura . Questo perché, in questo caso, Illustrator non è in grado di specificare una classe di appartenenza per le dichiarazioni di stile:
Detto questo, se diamo un’occhiata alla classe appena creata in Figura , possiamo notare come manchino alcune proprietà, ad esempio le dimensioni dell’oggetto (“width” e “height”):
Spostiamoci quindi nell’angolo in alto a destra del pannello Proprietà CSS e apriamo l’apposito menu, illustrato in Figura , da cui selezioneremo le Opzioni di Esportazione:
Questa azione aprirà una finestra di dialogo contenente le opzioni, in cui si potrà notare come Posizione e Dimensioni non siano espresse, quindi non sono incluse nelle dichiarazioni di stile. Selezioniamo la spunta dell’opzione Dimensioni e confermiamo la scelta, come illustrato in Figura :
Esportazione del codice CSS
Esistono un paio di modalità d’esportazione del codice CSS appena creato. La prima variante, illustrata in Figura , prevede l’apertura del menu del pannello Proprietà CSS e la scelta dell’opzione Esporta CSS Selezionato. Il codice verrà salvato in un file .css
La seconda modalità prevede la selezione dell’icona Copia Stile Selezionato, che si trova sulla barra inferiore del pannello Proprietà CSS: per individuarla fate riferimento alla Figura :
Una volta copiati, questi dati possono essere inseriti nell’editor HTML che usiamo abitualmente.
Strumento Penna riprogettato
Per molti grafici, lo Strumento Penna è il tool più importante di Illustrator. Una volta che si impara a padroneggiare questo utile strumento e i suoi tracciati, diventerà un mezzo imprescindibile del nostro lavoro, permettendoci di creare, revisionare e migliorare gli oggetti grafici in modo veloce e preciso. L’ultima versione di Adobe Illustrator CC ha migliorato fortemente questo tool, perfezionando anche l’opzione Converti Punto di Ancoraggio e consentendo maggiore flessibilità nella creazione di un tracciato vettoriale:
Anteprima e punti di ancoraggio
La prima miglioria è la possibilità di verificare in anteprima la forma del tracciato che stiamo disegnando, ancora prima di rilasciare il punto di ancoraggio: questa utilità garantisce un senso di maggiore controllo su ciò che stiamo creando. Un esempio tangibile è mostrato in Figura :
Questa funzione ci permette di controllare con precisione dove andrà il segmento successivo del nostro tracciato: risparmieremo tempo, non dovendo risistemare quanto di prodotto in uno step successivo.
La seconda miglioria è la possibilità di rilasciare un Punto di Ancoraggio con maniglie di lunghezza differente. Nelle versioni precedenti di Illustrator, quando si disegnava un tracciato ogni punto di ancoraggio era caratterizzato da maniglie di uguale lunghezza: era quindi necessario aggiustare ogni singolo ancoraggio una volta terminato il disegno:
Rilasciando il punto di ancoraggio, e quindi tenendo premuto il tasto Alt, è possibile controllare l’andamento delle maniglie: così facendo, si otterrà un maggiore controllo sulla direzione della successiva curva.
Ancoraggio alla griglia
Una delle preferenze di lavoro che possiamo attivare è l’ancoraggio dei punti di un tracciato ai pixel della Griglia, senza che le altre maniglie si ancorino alla stessa. Abilitiamo la griglia dal menu Visualizza > Mostra Griglia, quindi ancoriamone i punti attraverso il menu Visualizza > Allinea alla Griglia. Il procedimento è interamente mostrato in Figura :
Non è però tutto: la nuova versione di Illustrator CC sgancia definitivamente le maniglie dalla griglia, quindi il punto si aggancia mantenendo però le prime libere, come evidenziato in Figura :
Chiusura facilitata dei tracciati
Illustrator CC fornisce anche maggiori possibilità nella chiusura dei tracciati, mostrando un’apposita icona della penna con la cifra “0” quando ci si troverà nei pressi del punto di partenza. In questo modo, il software ci avvisa che, cliccando sul quel punto, andremo a chiudere il tracciato. Il tutto è mostrato in Figura :
Infine, premere la barra spaziatrice mentre si chiude il tracciato permetterà di agire sulla posizione di quel particolare punto. Potremo spostarlo contemporaneamente all’azione di chiusura del tracciato, semplicemente trascinandolo. Il tutto senza dover intervenire su di esso in un secondo momento, come da noiosa consuetudine delle versioni precedenti del software.
(CONTINUA)
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