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Data 29 dicembre 2019

GRAMMATICA ITALIANA – 4

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USO CORRETTO DELLE PREPOSIZIONI

Le preposizioni servono a indicare i più vari rapporti e a formare i complementi indiretti .

Nella prima colonna sono indicati i vari complementi retti dalla preposizione in argomento; nella seconda colonna figurano esempi di frasi corrispondenti all’indicazione delle singole funzioni della preposizione , semplice o articolata .

 

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Complementi diretto ed indiretti

 

Si chiamano complementi quei nomi (o altre parti del discorso che svolgano la funzione di nome) che servono a compiere il senso di una frase, cioè a darle un senso compiuto. Essi possono completare il senso del soggetto, del predicato , dell’attributo , dell’apposizione  e di un altro complemento.

 

I complementi sono di tre specie:

a) il complemento diretto o complemento oggetto

Dante amò Beatrice. Luigi lavora i campi;

si ha con un verbo transitivo , esso risponde alla domanda: chi? che cosa?

Il complemento oggetto può essere rappresentato da un sostantivo e da qualsiasi parte del discorso che svolge la funzione del nome, e anche da un’intera proposizione  che si dice proposizione oggettiva:

egli diceva che ormai era tardi.

b) i complementi indiretti

Carlo dà lavoro agli operai. Io lavoro in fabbrica;

c) i complementi circostanziali (o di circostanza)

Il padre lo faceva venire ogni giovedì pomeriggio, su nella grande clinica ; dove i complementi ogni giovedì pomeriggio e su nella grande clinica precisano il tempo e il luogo in cui il padre faceva andare il figlio.

 

Il complemento oggetto interno è retto eccezionalmente da verbi intransitivi:

io vivo una vita serena, tu dormivi un sonno placido, ha pianto lacrime amare, abbiamo sofferto atroci dolori.

Quando il complemento oggetto è rappresentato da un verbo all’infinito , spesso si usa premettergli le preposizioni  di, a, da, le quali sono pleonastiche e quindi potrebbero essere facilmente tolte:

preferì di morire, preferì morire; chiese da bere, chiese il bere; domamdò da mangiare, domandò il mangiare.

 

Il complemento oggetto, quando indica non il tutto ma una parte, si costruisce facendolo precedere dai partitivi di, dei, dello, ecc.

Ho mangiato del (= un po’ di) riso; Ho bevuto del (= un po’ di) vino.

Ho colto dei (= alcuni) fiori; Hanno visto delle barche; Ha ascoltato delle romanze.

 

Il complemento evocativo viene usato per invocare, per chiamare, per rivolgere la parola. E’ spesso preceduto da o (oppure da “oh“):

O patria mia, mai più ti rivedrò

Il complemento esclamativo  seguito dal punto esclamativo (!)  indicante un sentimento in forma sintetica:

gran bella cosa, questa, in una donna!

il lupo, oh angoscia!,

 ah, come è bello!

 

Complementi indiretti

 

1) Complemento di specificazione

risponde alle domande: di chi? di che cosa?

Alessandro Magno era re (di chi? di che cosa?) di Macedonia

L’amore della madre (= che la madre ha) verso i figli (specificazione soggettiva)

L’amore dei figli (= amare i figli) da parte della madre, (specificazione oggettiva)

– E’ importante non confondere il complemento di specificazione con altri complementi retti dalla preposizione di, come il complemento oggetto:

ho visto dei quadri, desidero di mangiare,

– o con il complemento di causa: muoio di sete,

– o con certi casi di apposizione: la città di Roma

 

2) Complemento di termine

risponde alla domanda: a chi? o a che cosa?:

– Pensa a te stesso. Lasciò la casa alla moglie, Dar da mangiare agli affamati

– caro agli amici, idoneo allo studio

attenzione a non confondere:

– Questo libro non ti (= a te, complemento di termine) piace

– Carlo ci (= noi, complemento oggetto) ha invitati a cena

 

3) Complemento di agente

risponde alla domanda: da chi?

– Romolo e Remo furono adottati da una lupa

attenzione a non confondere:

–  Viene da nobile famiglia (complemento di provenienza);

– Arrivo da Milano (complemento di moto da luogo)

 

4) Complemento di causa efficiente

Se l’azione è causata non da una persona o da un animale ma da un essere inanimato,

– Il toro fu ucciso da un fulmine. Firenze fu allagata dallArno

 

5) Complemento di origine o provenienza

– Egli è nato da nobile famiglia, L’Arno nasce dal monte Falterona

 

6) Complemento partitivo

è uno speciale complemento di specificazione, in quanto specifica la parte di un tutto. E’ retto dalla preposizione di, fra o tra:

–  due di noi; parecchi di voi, qualcuno degli allievi deve essere interrogato.

– Qualcuno tra noi ha tradito; Pochi, fra gli allievi del corso, hanno superato l’esame

 

7) Complemento di qualità

è retto dalle preposizioni di , da, a , con:

– un uomo di carattere forte; ragazza dagli occhi azzurri, Ho acquistato una gonna a pantaloni, E’ un giovane pistard con garretti d’acciaio.

 

8) Complemento di materia

risponde alla domanda: di che cosa?

– statua di bronzo; anello d’oro

 

9) Complemento di argomento

risponde alle domande: di chi? di che cosa? intorno a chi? o a che cosa?

E’ retto dalle preposizioini di, su, circa, riguardo a, intorno a:

– parliamo di sport; un libro sulla storia antica;

– le mie osservazioni circa il progetto di nuove costruzioni; discutere intorno all’arte moderna.

 

10) Complemento di vantaggio e svantaggio

indica per chi o per che cosa avviene un’azione. E’ retto dalla preposizione per, o dalle locuzioni: in favore di, a sfavore di, nell’interesse di, a danno di, a profitto di, a svantaggio di e simili:

–  mi sacrifico per la famiglia; lavoriamo nell’interesse dell’azienda; preghiamo per i defunti; hai parlato a danno di me; quel trattamento è dannoso per le colture; è un pericolo per l’incolumità personale; ho perorato la causa a favore di tuo zio; il fumo è nocivo per i polmoni.

 

11) Complemento di abbondanza e privazione

E’ retto dalla preposizione di:

– sala piena di anziani, vite carica di grappoli, giovane ricco d’ingegno, la terra abbonda di acqua,

 

12) Complemento di limitazione

E’ retto dalle preposizioni a, da, di, in, per e dalle locuzioni in fatto di, a giudizio di, rispetto a, a parere di, riguardo a, e simili:

– bravo in matematica, generoso a parole, cieco di un occhio, stare male a quattrini, sordo da un orecchio, indegno di perdono, degno di considerazione, lodevole per il suo impegno, a mio parere sei forbito nel linguaggio, riguardo alla forma il componimento è buono, quel giocatore è abile nel dribbling

 

13) Complemento di paragone

–  Il diamante è più duro del vetro, il diamante costituisce il primo termine di paragone; mentre del vetro rappresenta il secondo termine.

a) di maggioranza: Egli è più bravo di te; il libro che mi hai regalato è più bello che

b) di minoranza:

in cui il complemento di comparazione è espresso da un aggettivo  preceduto dall’avverbio  meno; e il secondo termine di paragone da un nome o da un aggettivo preceduto dalla preposizione di o dalla congiunzione  che:

– l mio libro è meno bello del tuo.

c) di uguaglianza

in cui il complemento di comparazione è espresso da un aggettivo preceduto da tanto, così, non meno e simili; e il secondo termine di paragone da un nome o da un aggettivo preceduto dalla preposizione di o dalla congiunzione che o dagli avverbi come, quanto:

–  Tu sei tanto studioso quanto intelligente. Tu sei non meno studioso di Carlo.

 

14) Complemento di età

– Dante morì a cinquantasei anni; Gli elefanti raggiungono spesso l’età di centottant’anni;

Quando l’età è solo approssimativa si usano le preposizioni  su oppure circa, all’incirca o verso:

– Una signora sulla quarantina; Avrà avuto circa novant’anni; Un giovane diventa maturo verso i trent’anni.

 

15) Complemento di allontanamento o separazione

è retto dalla preposizione da:

–  Mi allontanai dalla famiglia; Ti separasti dai tuoi cari; Fu distolto dal suo lavoro; Furono liberati dalla prigionia; Le mie opinioni sono discordanti dalle tue; Aristide fu bandito dalla patria.

 

16) Complemento di unione

E’ retto dalla preposizione con; risponde alla domanda: con che cosa? insieme con quale cosa?

– Ho mangiato il pane con la marmellata; Ha mischiato il vino con l’acqua; Oggi si mangia la minestra con i fagioli; Sono uscito con pochi soldi.

Attenzione a non confonderlo con il complemento di mezzo: ad esempio:

–  Sono uscito con pochi soldi (complemento di unione);

–  L’ho comprato con pochi soldi (complemento di mezzo).

 

17) Complemento di luogo

a) complemento di stato in luogo

E’ retto dalla preposizione in, e anche dalla preposizione a:

–  Vivo a Roma; Noi abitiamo in città; Ha sede in Toscana; La mamma è a letto;

Pure usate sono le preposizioni su, sopra, sotto, dentro, davanti, presso:

– C’è un libro sul tavolo; E’ seduto davanti a me; Si era nascosto sotto il letto; Enzo stava dentro casa.

Abbiamo anche complementi di stato in luogo in senso figurato:

– Ho una pena nel cuore; Mi frullano strane idee nel cervello; Vive nella fiducia del prossimo.

b) complemento di moto a luogo

E’ retto dalle preposizioni a, da, su, per, sotto, verso e simili:

– Vado a Parigi; La nave giunse in porto; Verrà da te; Torno in paese; Salì sul tetto; L’attaccante si diresse veloce verso la porta; Partì per l’America; Andò a ripararsi sotto il balcone

Vi sono anche forme figurate:

–  E’ andato a finire nelle mani di un imbroglione; La maledizione è caduta sulla nostra casa; E’ precipitato nella più nera disperazione; L’ha mandato a quel paese.

 c) complemento di moto da luogo

E’ retto dalle preposizioni di, da:

–  Esco di casa; Vengo dalla scuola; Torno da Londra; Ritornavano dalla campagna; Dante fu esiliato da Firenze.

c’è anche l’uso figurato:

–  Mi è uscito dalla memoria; Se ne è andato dalla famiglia; Si è separato dalla moglie; E’ uscito dal partito; Carlo si è allontanato dalla religione; Finalmente mi sono liberato di un peso.

– Quando è chiara l’idea dell’allontanarsi o del separarsi da una persona o da una cosa, si può parlare anche di complemento di allontanamento o separazione.

– Affine al moto da luogo è anche il complemento di origine o provenienza, come si può ben osservare nei seguenti esempi:

– Quell’immigrato proviene dalla Tunisia; Luigi è di Bari; Quei vetri vengono da Murano; Ti è arrivato un regalo da tuo figlio.

d) complemento di moto per luogo

E’ retto dalle preposizioni per, attraverso, e simili:

–  Fuggì attraverso i campi; Passarono per una stretta via; Il ladro sgattaiolò in mezzo alla folla; Transitava per la via maestra;

anche qui ci può essere un uso figurato:

Attraverso lo studio si arriva alla scienza; Mi è passata un’idea per la mente; Nella vita ho attraversato un mare di guai.

 

18) Complemento di tempo

a) complemento di tempo determinato

esso risponde alla domanda: Quando?

E’ costituito da un sostantivo preceduto dalle preposizioni o locuzioni a, in, di, su, verso, circa, durante, intorno a:

–  Andrò a casa a mezzogiorno; Verranno alle sei di pomeriggio; Lavoro di notte; Ci rivedremo in estate; Andremo a cena verso le otto; Durante la guerra molte città vennero bombardate; Erano circa le sette quando lo salutai; In primavera la natura rinasce; Ci incontrammo sul far dell’alba.

b) complemento di tempo continuato

risponde alle domande: da quanto tempo? per quanto tempo?

è  preceduto dalla preposizione per,  da, durante, circa, su, intorno, verso:

–  Lo ascoltai a lungo; Ti ringrazierò eternamente; Visse lo spazio di un mattino; Pregammo per venti minuti; Ci aspettò per tutta la mattinata; La nonna visse novant’anni; Staremo qui fino a martedì; Mio padre lavorò in fabbrica per cinquant’anni; Resistemmo per circa un mese.

 

19) complemento di compagnia

è retto dalla preposizione con o dalle locuzioni insieme con, assieme con, in compagnia di:

–  Vivo con mio padre; Verrò a trovarti insieme con mia moglie; E’ uscito in compagnia del suo cane.

Se invece di un essere animato si tratta di una cosa, il complemento si dice di unione:

–  Va a scuola con la cartella sulle spalle; Mio nonno è uscito col cappello.

complemento di relazione, che indica rapporti fra le persone:

–  Giuseppe ha buoni rapporti con gli amici; Sono molto amico con Luca; L’Italia era in guerra con l’Austria.

complemento di esclusione:

–  C’erano tutti tranne Fulvio;

complemento di sostituzione:

– Comprò una rivista al posto di un giornale;

 

20) complemento di causa

risponde alla domanda: perché? per qual motivo?

E’ retto dalle preposizioni a, da, di, per o dalle locuzioni a causa di, a modo di, per motivi di, e simili:

–  Si tremava dal freddo o a motivo del freddo; Si soffre per il troppo caldo; Non sono uscito per la pioggia; Non sono andato a scuola per motivi di salute; Impallidì a quella vista; Ha dato le dimissioni per motivi personali.

 

21) complemento di fine o scopo

indica il fine per cui si compie l’azione, oppure la destinazione di un oggetto; risponde alle domande: a qual fine? per quale scopo? E’ retto dalle preposizioni a, da, per, in, che precedono il sostantivo indicante lo scopo, oppure dalle locuzioni a fine di, essere di, dare in, lasciare in, riuscire di:

Fu alzato un muro a difesa della città; I genitori lavorano per l’avvenire dei figli; Mi lasciò una foto per ricordo; E’ entrato nella sala da pranzo; Sul tavolo c’è un vino da pasto.

Una forma speciale del complemento di fine è quella di un sostantivo preceduto dalla preposizione da e unito ad altro nome per indicare a quale uso è destinata una cosa: ad esempio:

sala da ballo, camera da letto, carta da lettere.

 

22) complemento di mezzo o strumento

indica il mezzo o lo strumento con cui si compie l’azione espressa dal predicato; risponde alla domanda: per mezzo di chi o di che cosa? E’ retto dalle preposizioni con, per, di, a, in, mediante o dalle locuzioni per mezzo di, per opera di:

Il cane fu colpito con un bastone; Ci parlammo per telefono; Sollevarono mediante la gru il pesante carico; Si mise in contatto con noi tramite un amico; Per opera di tuo fratello ho salvato la barca; Partimmo tutti in macchina.

 

23) complemento di modo o maniera

indica il modo in cui si realizza una circostana; risponde alle domande: come? in che modo? in che maniera? E’ retto dalle preposizioni con, a, di, da, in, per:

Giulio mangia con appetito; Me lo disse in segreto; La mamma rimase di stucco; Gino andava di corsa; Puoi presentarti a fronte alta; Mio cugino fa una vita da principe.

Questo complemento può essere espresso anche:

a) da un avverbio o locuzione avverbiale di maniera: ad esempio:

Rispose molto cordialmente; Se ne andava lemme lemme; Sergio correva velocemente;

b) da un nome preceduto da come, a modo di, a guisa di, alla maniera di: ad esempio:

Correva come una lepre; Vestiva alla maniera di un inglese; Procedeva a modo di tartaruga; Loris portava un cappello a guisa di bombetta;

c) da un gerundio: ad esempio:

Camminava saltellando; Raccontò l’accaduto balbettando.

d) Molto spesso il complementio di modo è costituito da un’espressione complessa: ad esempio:

Passeggiava con le mani in tasca; Rispose con un gesto di stizza.

 

24) complemento di quantità

indica, in senso generale, una quantità: ad esempio:

Mio figlio è cresciuto troppo; Queste scarpe costano molto; Quella buca è assai profonda; Si allontanò di qualche passo; Somministrare il medicinale a piccole dosi.

 

25) complemento di misura

a) complemento di peso

Giorgio pesava cinquanta chilogrammi; Il carico pesa due tonnellate,pesava molti chili, pesava poco (molto), non pesava niente.

b) complemento di prezzo o stima

Ho comperato una penna per mille euro; La casa è stata venduta per trecentomila euro;

costa molti euro; vale pochi soldi;

costa molto, non vale niente.

La stima può essere tanto materiale quanto morale:

Il tuo romanzo è stimato molto; La diligenza è molto apprezzata

c) complemento di estensione

La pianura si estende per cinquanta chilometri; Quel campanile è alto trenta metri; Il grattacielo si innalza per venti piani; Il Po è lungo 652 chilometri; La voragine è profonda quaranta metri; la stanza è larga quattro metri.

d) complemento di distanza

E’ introdotto dalle espressioni: essere lontano, distare.

La spiaggia dista due chilometri dal paese; L’auto si è fermata a cinque metri dalla casa; Il cinema dista a cinquanta metri dalla piazza; Ostia è a pochi chilometri da Roma; Mi trovavo a poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente.

 

26) complementi giudicativi

a) complemento di colpa

risponde alle domande: di che cosa? per che cosa?

Fu accusato di furto; I militari saranno processati per tradimento; I nazisti si macchiarono di orrendi crimini; Socrate fu processato per corruzione; Fu dichiarato colpevole di omicidio volontario; Egli fu tacciato di menzogna;

b) complemento di pena

risponde alle domande: a che cosa? con che cosa?

Socrate fu condannato a morte; L’omicida fu condannato all’ergastolo; Durante il fascismo molti oppositori vennero condannati al confino; Fu multato di cinquecento euro.

Una replica a “GRAMMATICA ITALIANA – 4”

  1. Ocbar 34 scrive:

    This iѕ my first time go to seе at here and i am in fɑct happү to read everthing at alone place.

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