USO CORRETTO DELLE PREPOSIZIONI
Le preposizioni servono a indicare i più vari rapporti e a formare i complementi indiretti .
Nella prima colonna sono indicati i vari complementi retti dalla preposizione in argomento; nella seconda colonna figurano esempi di frasi corrispondenti all’indicazione delle singole funzioni della preposizione , semplice o articolata .
Complementi diretto ed indiretti
Si chiamano complementi quei nomi (o altre parti del discorso che svolgano la funzione di nome) che servono a compiere il senso di una frase, cioè a darle un senso compiuto. Essi possono completare il senso del soggetto, del predicato , dell’attributo , dell’apposizione e di un altro complemento.
I complementi sono di tre specie:
a) il complemento diretto o complemento oggetto
Dante amò Beatrice. Luigi lavora i campi;
si ha con un verbo transitivo , esso risponde alla domanda: chi? che cosa?
Il complemento oggetto può essere rappresentato da un sostantivo e da qualsiasi parte del discorso che svolge la funzione del nome, e anche da un’intera proposizione che si dice proposizione oggettiva:
egli diceva che ormai era tardi.
b) i complementi indiretti
Carlo dà lavoro agli operai. Io lavoro in fabbrica;
c) i complementi circostanziali (o di circostanza)
Il padre lo faceva venire ogni giovedì pomeriggio, su nella grande clinica ; dove i complementi ogni giovedì pomeriggio e su nella grande clinica precisano il tempo e il luogo in cui il padre faceva andare il figlio.
Il complemento oggetto interno è retto eccezionalmente da verbi intransitivi:
io vivo una vita serena, tu dormivi un sonno placido, ha pianto lacrime amare, abbiamo sofferto atroci dolori.
Quando il complemento oggetto è rappresentato da un verbo all’infinito , spesso si usa premettergli le preposizioni di, a, da, le quali sono pleonastiche e quindi potrebbero essere facilmente tolte:
preferì di morire, preferì morire; chiese da bere, chiese il bere; domamdò da mangiare, domandò il mangiare.
Il complemento oggetto, quando indica non il tutto ma una parte, si costruisce facendolo precedere dai partitivi di, dei, dello, ecc.
Ho mangiato del (= un po’ di) riso; Ho bevuto del (= un po’ di) vino.
Ho colto dei (= alcuni) fiori; Hanno visto delle barche; Ha ascoltato delle romanze.
Il complemento evocativo viene usato per invocare, per chiamare, per rivolgere la parola. E’ spesso preceduto da o (oppure da “oh“):
O patria mia, mai più ti rivedrò
Il complemento esclamativo seguito dal punto esclamativo (!) indicante un sentimento in forma sintetica:
gran bella cosa, questa, in una donna!
il lupo, oh angoscia!,
ah, come è bello!
Complementi indiretti
1) Complemento di specificazione
risponde alle domande: di chi? di che cosa?
Alessandro Magno era re (di chi? di che cosa?) di Macedonia
L’amore della madre (= che la madre ha) verso i figli (specificazione soggettiva)
L’amore dei figli (= amare i figli) da parte della madre, (specificazione oggettiva)
– E’ importante non confondere il complemento di specificazione con altri complementi retti dalla preposizione di, come il complemento oggetto:
ho visto dei quadri, desidero di mangiare,
– o con il complemento di causa: muoio di sete,
– o con certi casi di apposizione: la città di Roma
2) Complemento di termine
risponde alla domanda: a chi? o a che cosa?:
– Pensa a te stesso. Lasciò la casa alla moglie, Dar da mangiare agli affamati
– caro agli amici, idoneo allo studio
attenzione a non confondere:
– Questo libro non ti (= a te, complemento di termine) piace
– Carlo ci (= noi, complemento oggetto) ha invitati a cena
3) Complemento di agente
risponde alla domanda: da chi?
– Romolo e Remo furono adottati da una lupa
attenzione a non confondere:
– Viene da nobile famiglia (complemento di provenienza);
– Arrivo da Milano (complemento di moto da luogo)
4) Complemento di causa efficiente
Se l’azione è causata non da una persona o da un animale ma da un essere inanimato,
– Il toro fu ucciso da un fulmine. Firenze fu allagata dall‘Arno
5) Complemento di origine o provenienza
– Egli è nato da nobile famiglia, L’Arno nasce dal monte Falterona
6) Complemento partitivo
è uno speciale complemento di specificazione, in quanto specifica la parte di un tutto. E’ retto dalla preposizione di, fra o tra:
– due di noi; parecchi di voi, qualcuno degli allievi deve essere interrogato.
– Qualcuno tra noi ha tradito; Pochi, fra gli allievi del corso, hanno superato l’esame
7) Complemento di qualità
è retto dalle preposizioni di , da, a , con:
– un uomo di carattere forte; ragazza dagli occhi azzurri, Ho acquistato una gonna a pantaloni, E’ un giovane pistard con garretti d’acciaio.
8) Complemento di materia
risponde alla domanda: di che cosa?
– statua di bronzo; anello d’oro
9) Complemento di argomento
risponde alle domande: di chi? di che cosa? intorno a chi? o a che cosa?
E’ retto dalle preposizioini di, su, circa, riguardo a, intorno a:
– parliamo di sport; un libro sulla storia antica;
– le mie osservazioni circa il progetto di nuove costruzioni; discutere intorno all’arte moderna.
10) Complemento di vantaggio e svantaggio
indica per chi o per che cosa avviene un’azione. E’ retto dalla preposizione per, o dalle locuzioni: in favore di, a sfavore di, nell’interesse di, a danno di, a profitto di, a svantaggio di e simili:
– mi sacrifico per la famiglia; lavoriamo nell’interesse dell’azienda; preghiamo per i defunti; hai parlato a danno di me; quel trattamento è dannoso per le colture; è un pericolo per l’incolumità personale; ho perorato la causa a favore di tuo zio; il fumo è nocivo per i polmoni.
11) Complemento di abbondanza e privazione
E’ retto dalla preposizione di:
– sala piena di anziani, vite carica di grappoli, giovane ricco d’ingegno, la terra abbonda di acqua,
12) Complemento di limitazione
E’ retto dalle preposizioni a, da, di, in, per e dalle locuzioni in fatto di, a giudizio di, rispetto a, a parere di, riguardo a, e simili:
– bravo in matematica, generoso a parole, cieco di un occhio, stare male a quattrini, sordo da un orecchio, indegno di perdono, degno di considerazione, lodevole per il suo impegno, a mio parere sei forbito nel linguaggio, riguardo alla forma il componimento è buono, quel giocatore è abile nel dribbling
13) Complemento di paragone
– Il diamante è più duro del vetro, il diamante costituisce il primo termine di paragone; mentre del vetro rappresenta il secondo termine.
a) di maggioranza: Egli è più bravo di te; il libro che mi hai regalato è più bello che
b) di minoranza:
in cui il complemento di comparazione è espresso da un aggettivo preceduto dall’avverbio meno; e il secondo termine di paragone da un nome o da un aggettivo preceduto dalla preposizione di o dalla congiunzione che:
– l mio libro è meno bello del tuo.
c) di uguaglianza
in cui il complemento di comparazione è espresso da un aggettivo preceduto da tanto, così, non meno e simili; e il secondo termine di paragone da un nome o da un aggettivo preceduto dalla preposizione di o dalla congiunzione che o dagli avverbi come, quanto:
– Tu sei tanto studioso quanto intelligente. Tu sei non meno studioso di Carlo.
14) Complemento di età
– Dante morì a cinquantasei anni; Gli elefanti raggiungono spesso l’età di centottant’anni;
Quando l’età è solo approssimativa si usano le preposizioni su oppure circa, all’incirca o verso:
– Una signora sulla quarantina; Avrà avuto circa novant’anni; Un giovane diventa maturo verso i trent’anni.
15) Complemento di allontanamento o separazione
è retto dalla preposizione da:
– Mi allontanai dalla famiglia; Ti separasti dai tuoi cari; Fu distolto dal suo lavoro; Furono liberati dalla prigionia; Le mie opinioni sono discordanti dalle tue; Aristide fu bandito dalla patria.
16) Complemento di unione
E’ retto dalla preposizione con; risponde alla domanda: con che cosa? insieme con quale cosa?
– Ho mangiato il pane con la marmellata; Ha mischiato il vino con l’acqua; Oggi si mangia la minestra con i fagioli; Sono uscito con pochi soldi.
Attenzione a non confonderlo con il complemento di mezzo: ad esempio:
– Sono uscito con pochi soldi (complemento di unione);
– L’ho comprato con pochi soldi (complemento di mezzo).
17) Complemento di luogo
a) complemento di stato in luogo
E’ retto dalla preposizione in, e anche dalla preposizione a:
– Vivo a Roma; Noi abitiamo in città; Ha sede in Toscana; La mamma è a letto;
Pure usate sono le preposizioni su, sopra, sotto, dentro, davanti, presso:
– C’è un libro sul tavolo; E’ seduto davanti a me; Si era nascosto sotto il letto; Enzo stava dentro casa.
Abbiamo anche complementi di stato in luogo in senso figurato:
– Ho una pena nel cuore; Mi frullano strane idee nel cervello; Vive nella fiducia del prossimo.
b) complemento di moto a luogo
E’ retto dalle preposizioni a, da, su, per, sotto, verso e simili:
– Vado a Parigi; La nave giunse in porto; Verrà da te; Torno in paese; Salì sul tetto; L’attaccante si diresse veloce verso la porta; Partì per l’America; Andò a ripararsi sotto il balcone
Vi sono anche forme figurate:
– E’ andato a finire nelle mani di un imbroglione; La maledizione è caduta sulla nostra casa; E’ precipitato nella più nera disperazione; L’ha mandato a quel paese.
c) complemento di moto da luogo
E’ retto dalle preposizioni di, da:
– Esco di casa; Vengo dalla scuola; Torno da Londra; Ritornavano dalla campagna; Dante fu esiliato da Firenze.
c’è anche l’uso figurato:
– Mi è uscito dalla memoria; Se ne è andato dalla famiglia; Si è separato dalla moglie; E’ uscito dal partito; Carlo si è allontanato dalla religione; Finalmente mi sono liberato di un peso.
– Quando è chiara l’idea dell’allontanarsi o del separarsi da una persona o da una cosa, si può parlare anche di complemento di allontanamento o separazione.
– Affine al moto da luogo è anche il complemento di origine o provenienza, come si può ben osservare nei seguenti esempi:
– Quell’immigrato proviene dalla Tunisia; Luigi è di Bari; Quei vetri vengono da Murano; Ti è arrivato un regalo da tuo figlio.
d) complemento di moto per luogo
E’ retto dalle preposizioni per, attraverso, e simili:
– Fuggì attraverso i campi; Passarono per una stretta via; Il ladro sgattaiolò in mezzo alla folla; Transitava per la via maestra;
anche qui ci può essere un uso figurato:
– Attraverso lo studio si arriva alla scienza; Mi è passata un’idea per la mente; Nella vita ho attraversato un mare di guai.
18) Complemento di tempo
a) complemento di tempo determinato
esso risponde alla domanda: Quando?
E’ costituito da un sostantivo preceduto dalle preposizioni o locuzioni a, in, di, su, verso, circa, durante, intorno a:
– Andrò a casa a mezzogiorno; Verranno alle sei di pomeriggio; Lavoro di notte; Ci rivedremo in estate; Andremo a cena verso le otto; Durante la guerra molte città vennero bombardate; Erano circa le sette quando lo salutai; In primavera la natura rinasce; Ci incontrammo sul far dell’alba.
b) complemento di tempo continuato
risponde alle domande: da quanto tempo? per quanto tempo?
è preceduto dalla preposizione per, da, durante, circa, su, intorno, verso:
– Lo ascoltai a lungo; Ti ringrazierò eternamente; Visse lo spazio di un mattino; Pregammo per venti minuti; Ci aspettò per tutta la mattinata; La nonna visse novant’anni; Staremo qui fino a martedì; Mio padre lavorò in fabbrica per cinquant’anni; Resistemmo per circa un mese.
19) complemento di compagnia
è retto dalla preposizione con o dalle locuzioni insieme con, assieme con, in compagnia di:
– Vivo con mio padre; Verrò a trovarti insieme con mia moglie; E’ uscito in compagnia del suo cane.
Se invece di un essere animato si tratta di una cosa, il complemento si dice di unione:
– Va a scuola con la cartella sulle spalle; Mio nonno è uscito col cappello.
– complemento di relazione, che indica rapporti fra le persone:
– Giuseppe ha buoni rapporti con gli amici; Sono molto amico con Luca; L’Italia era in guerra con l’Austria.
– complemento di esclusione:
– C’erano tutti tranne Fulvio;
– complemento di sostituzione:
– Comprò una rivista al posto di un giornale;
20) complemento di causa
risponde alla domanda: perché? per qual motivo?
E’ retto dalle preposizioni a, da, di, per o dalle locuzioni a causa di, a modo di, per motivi di, e simili:
– Si tremava dal freddo o a motivo del freddo; Si soffre per il troppo caldo; Non sono uscito per la pioggia; Non sono andato a scuola per motivi di salute; Impallidì a quella vista; Ha dato le dimissioni per motivi personali.
21) complemento di fine o scopo
indica il fine per cui si compie l’azione, oppure la destinazione di un oggetto; risponde alle domande: a qual fine? per quale scopo? E’ retto dalle preposizioni a, da, per, in, che precedono il sostantivo indicante lo scopo, oppure dalle locuzioni a fine di, essere di, dare in, lasciare in, riuscire di:
Fu alzato un muro a difesa della città; I genitori lavorano per l’avvenire dei figli; Mi lasciò una foto per ricordo; E’ entrato nella sala da pranzo; Sul tavolo c’è un vino da pasto.
Una forma speciale del complemento di fine è quella di un sostantivo preceduto dalla preposizione da e unito ad altro nome per indicare a quale uso è destinata una cosa: ad esempio:
sala da ballo, camera da letto, carta da lettere.
22) complemento di mezzo o strumento
indica il mezzo o lo strumento con cui si compie l’azione espressa dal predicato; risponde alla domanda: per mezzo di chi o di che cosa? E’ retto dalle preposizioni con, per, di, a, in, mediante o dalle locuzioni per mezzo di, per opera di:
Il cane fu colpito con un bastone; Ci parlammo per telefono; Sollevarono mediante la gru il pesante carico; Si mise in contatto con noi tramite un amico; Per opera di tuo fratello ho salvato la barca; Partimmo tutti in macchina.
23) complemento di modo o maniera
indica il modo in cui si realizza una circostana; risponde alle domande: come? in che modo? in che maniera? E’ retto dalle preposizioni con, a, di, da, in, per:
Giulio mangia con appetito; Me lo disse in segreto; La mamma rimase di stucco; Gino andava di corsa; Puoi presentarti a fronte alta; Mio cugino fa una vita da principe.
Questo complemento può essere espresso anche:
a) da un avverbio o locuzione avverbiale di maniera: ad esempio:
Rispose molto cordialmente; Se ne andava lemme lemme; Sergio correva velocemente;
b) da un nome preceduto da come, a modo di, a guisa di, alla maniera di: ad esempio:
Correva come una lepre; Vestiva alla maniera di un inglese; Procedeva a modo di tartaruga; Loris portava un cappello a guisa di bombetta;
c) da un gerundio: ad esempio:
Camminava saltellando; Raccontò l’accaduto balbettando.
d) Molto spesso il complementio di modo è costituito da un’espressione complessa: ad esempio:
Passeggiava con le mani in tasca; Rispose con un gesto di stizza.
24) complemento di quantità
indica, in senso generale, una quantità: ad esempio:
Mio figlio è cresciuto troppo; Queste scarpe costano molto; Quella buca è assai profonda; Si allontanò di qualche passo; Somministrare il medicinale a piccole dosi.
25) complemento di misura
a) complemento di peso
Giorgio pesava cinquanta chilogrammi; Il carico pesa due tonnellate,pesava molti chili, pesava poco (molto), non pesava niente.
b) complemento di prezzo o stima
Ho comperato una penna per mille euro; La casa è stata venduta per trecentomila euro;
costa molti euro; vale pochi soldi;
costa molto, non vale niente.
La stima può essere tanto materiale quanto morale:
Il tuo romanzo è stimato molto; La diligenza è molto apprezzata
c) complemento di estensione
La pianura si estende per cinquanta chilometri; Quel campanile è alto trenta metri; Il grattacielo si innalza per venti piani; Il Po è lungo 652 chilometri; La voragine è profonda quaranta metri; la stanza è larga quattro metri.
d) complemento di distanza
E’ introdotto dalle espressioni: essere lontano, distare.
La spiaggia dista due chilometri dal paese; L’auto si è fermata a cinque metri dalla casa; Il cinema dista a cinquanta metri dalla piazza; Ostia è a pochi chilometri da Roma; Mi trovavo a poche centinaia di metri dal luogo dell’incidente.
26) complementi giudicativi
a) complemento di colpa
risponde alle domande: di che cosa? per che cosa?
Fu accusato di furto; I militari saranno processati per tradimento; I nazisti si macchiarono di orrendi crimini; Socrate fu processato per corruzione; Fu dichiarato colpevole di omicidio volontario; Egli fu tacciato di menzogna;
b) complemento di pena
risponde alle domande: a che cosa? con che cosa?
Socrate fu condannato a morte; L’omicida fu condannato all’ergastolo; Durante il fascismo molti oppositori vennero condannati al confino; Fu multato di cinquecento euro.
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